Penultimo weekend per la chiusura parziale della Favorita, e che terminerà la prossima settimana. Molte le opinioni su questo provvedimento che, seppur sperimentale, ha suscitato non poche critiche in città da parte di chi è rimasto bloccato nel traffico a Pallavicino o in qualche strada limitrofa; non mancano nemmeno i favorevoli. Ma oramai sembra più assumere i contorni di una guerra ideologica e se al dibattito si aggiunge anche la questione cabine, diventa semplicemente un muro contro muro.
E la stampa? Vi proponiamo gli articoli di alcune testate locali proprio su questo argomento.
Sul Giornale di Sicilia del 16/06/2014
Più critico nei confronti degli automobilisti La Sicilia del 15/06/2014
Live Sicilia del 16/06/2014 punta il dito contro il caos a Pallavicino.
Repubblica-Palermo invece si sofferma sull’incuria della spiaggia, fra disservizi e inciviltà.
Anche qui opinioni diverse, fra chi da la colpa agli automobilisti che si rifiutano di sfruttare i percorsi alternativi o i mezzi pubblici, e chi punta il dito contro questi provvedimenti calati dall’alto che generano caos.
Nei prossimi giorni approfondiremo il dibattito sulla Favorita: cosa è necessario per renderlo un parco davvero fruibile, da dove bisogna cominciare e ripartire, quali soluzioni a breve e cosa programmare per il futuro.
La verità è che il trasporto pubblico cittadino fa letteralmente schifo. Se ci s’impiegano due ore per raggiungere Mondello, magari dovendo aspettare mezz’ora sotto il sole cocente alla fermata, con quale coraggio si può chiedere alla gente di lasciare l’auto a casa?
I percorsi alternativi sono tappi per gli automobilisti (Viale dell’Olimpo a Parte, ma anche lì, arrivaci!).
Adoro gli articoli dei giornaletti nostrani, sono così arroganti e provinciali allo stesso tempo… soprattutto costruttivi, visto che criticano soltanto il malcostume dei palermitani (sarà malcostume, ma a mio avviso dettato dall’inefficienza dei trasporti pubblici, si legga l’articolo: 2 ore per arrivare a mondello dalla stazione. Non parliamo di raggiungere l’Addaura…
Dalle foto sembrerebbe un paradiso pieno di ciclisti: ma vogliamo capire qual è la funzione della pista ciclabile? MOBILITÀ da un posto all’altro della città, una normale porzione di strada! Una pista ciclabile Non è un vialone asfaltato dove muoversi avanti e indietro! Non esistono piste ciclabili che dalla città portino fin dentro al parco!
Quoto in pieno guarino1 e, come detto in altre precedenti occasioni, ribadisco che lasciare libera una strada asfaltata ai ciclisti della domenica o a qualche famigliola che fa la sua passeggiata non significa rendere il parco vivibile!! Gran parte della sua superficie è totalmente all’abbandono, pieno di rifiuti e sterpaglie. Molti vialetti sono completamente oscurati dalla fitta vegetazione; Più che un parco è un bosco lasciato al suo destino e questi provvedimenti sicuramente non ne aumentano la sua frequentazione ne forniscono un’alternativa ai podisti o ai ciclisti che normalmente lo popolano; Chi corre li dentro preferisce di gran lunga i sentieri sotto gli alberi e non una strada asfaltata e chi vuole giocare o rilassarsi si accontenta tranquillamente della villetta Florio che è sempre ben frequentata da famiglie con bambini e animali!
Il tutto si puo’ sintetizzare dicendo: QUESTA CITTA’ E’ UN VERO SCHIFO….!!!!!!
vogliono la favorita aperta perchè i trogloditi hanno l’urgenza di andare a mondello per ridurla così http://www.mobilitapalermo.org/mobpa/wp-content/uploads/2014/06/Repubblica-16-06.jpg
MA CHE VADANO A FARSI FOTTERE
@guarino1
Sono d’accordissimo con te sul discorso piste ciclabili, che devono essere uno strumento per MUOVERSI in città, non solo una zona protetta dove fare il giretto la domenica, che iniziano dal nulla e finiscono nel nulla. Ma questo problema non c’è solo a Palermo comunque…
La pista ciclabile che arrivai in Favorita esisterebbe pure, partendo da via Crispi, sale su per via Montepellegrino. Ma vi sfido a usarla. Tra auto posteggiate, venditori abusivi, rifiuti e sterpaglie d’ogni genere…
Ma anche quand’era nuova, appena realizzata, il numero di utenti credo si aggirasse intorno all’unità l’ora, per cui di che stiamo parlando? Purtroppo il problema è anche che a Palermo non c’è una vera base di utenti delle due ruote. E’ la cultura all’uso della bicicletta come valido mezzo di spostamento che dovrebbe essere creata, prima d’ogni altra cosa. Certo che un’amministrazione comunale che mostrasse un minimo d’attenzione reale al riguardo non farebbe male.
Sono davvero curioso di vedere se il progetto di bike sharing andrà in porto.
@huge
La situazione è molto diversa da qualche anno fa. Io nel 2010 ero praticamente da solo in strada, un piccolo davide in lotta contro i Golia-SUV (non che ci fosse molto da combattere contro un nemico praticamente immobile!) oggi c’è decisamente molta più gente che va in bici, per fortuna. Evidentemente qualche neurone funzionante a Palermo c’è ancora, sono fiducioso.