Continuano le segnalazioni sul parcheggio selvaggio lungo la pista ciclabile di via Giusti, ad opera di residenti e commercianti. Stessa scena che si presenta da svariati mesi e stesso copione: zero controlli equivalgono a zone franche.
Ed è sempre attuale la nostra proposta di istituire una particolare squadra di vigili urbani in bicicletta con il compito di monitorare i percorsi ciclopedonali. Ricordiamo come sempre che la pista ciclabile è già regolata con ordinanza n.898 del 31/08/2011.
Agli occhi di tutti passa un messaggio di IMPUNITA’ e di zone che sembrano essere IMMUNI dai controlli. Ma quando mancano controlli e controllori, si rischia di abituarsi a questi scenari.
il comune potrebbe fare un sacco di soldi.
a quando piste ciclabili fino all’aspra? a mondello? a sferracavallo?
quella sul porto è resa inutilizzabile dalla stupidità dello stesso comune. paletti che rendono la pista inaccessibile alle bici stesse!
…il comune nella mia zona (Fiera) non esiste, quindi non può fare soldi multando chi considera la pista ciclabile posto dove mettere la panelleria mobile, il negozio di frutta mobile, la merce dei negozi fissi in esposizione, motocicli ed auto con quattro ruote sopra…
…il comune nella mia zona non esisteva quando sindaco era l’Innominabile Cammarata e non esiste adesso dopo due anni dal ritorno del Redentore Orlando…
…gli ultras di quest’ultimo se ne facciano una ragione… almeno nella mia zona…
Squadre di vigili con le bici? Così gli fregano pure queste!
Credo che il titolo sia errato, quello giusto è
PARCHEGGI ASSENTI E LE PISTE CICLABILI VENGONO INVASE.
Dove i parcheggi ci sono, come al Tribunale e a piazzale Ungheria, le doppie file ingorgano ugualmente il traffico in Via Volturno, alle spalle del Teatro Massimo e in via Aragona. Qui l’unica soluzione è elevare multe a raffica ogni giorno finchè non passa il vizio. Punto.
@caudino, che FESSERIA colossale che hai scritto. I parcheggi ci sono e sono esattamente gli stessi perchè basta mettere l’auto giù dal marciapiedi. Si scantano che siccome la strada è piccola chi passa possa graffiarla e quindi la mettono su…ma lo spazio c’è, provato con la mia auto. Basta parcheggiare correttamente. Se si parcheggia correttamente sia da un lato che dall’altro in via Giusti lo sapzio per passare rimane perfettamente. E’ che il palermitano si fissa, vede uno co…ne che parcheggia così e tutti dietro a parcheggiare allo stesso modo.
Ditemi voi. Su 1800 vigili urbani che alle dipendenze della municipale, non se ne riescono a trovare 20, 10 coppie, che su due turni, mattina e pomeriggio, ogni giorno battano a tappeto determinate zone della città? 1800-20 fa 1780. Mi sembra un numero ancora sufficiente per coprire tutti gli altri ruoli.
Ma siamo sempre al punto di partenza: manca la volontà. Il comune di Palermo non ha alcuna intenzione vera e seria di fare una lotta senza quartiere contro questo tipo d’infrazioni.
Senza considerare l’aspetto più importante della questione parcheggio selvaggio. Dei controlli seri, costanti, soprattutto nelle arterie più critiche dal punto di vista del traffico, eliminerebbero doppie e triple file, posteggi in curva, sulle strisce, ecc… permettendo flussi veicolari molto più snelli e di fatto riducendo notevolmente il traffico, pur con le stesse auto in circolazione.
Huge hai ragione, manca la volontà dell’amministrazione comunale. Ormai siamo arrivati al punto che ognuno fa quello che ca..o gli pare, tanto non ci sono controlli.
Ma la cosa che più mi fa imbestialire è che quando la PM, una tantum, comincia a fare multe a tappeto con lo street control, si devono sentire e leggere i commenti degli idioti palermitani: “E certo il comune deve fare cassa”.
Non sono d’accordo sul fatto che il Comune non ha voglia di contrastare la violazione del CdS. Piuttosto, il Corpo di Polizia Municipale non ha voglia di affrontare un altro problema, ovvero la gestione della contestazione violenta degli automobilisti.
Ci sono casi in cui poi la Municipale non fa il suo lavoro, pur essendo presente, semplicemente perchè segue le regole del “quieto vivere” (per loro), ed è questo che dà veramente fastidio al cittadino.
Lorsignori, dunque, dovrebbero guadagnarsi lo stipendio elevando la contravvenzione a CHIUNQUE commetta un’infrazione.
Lancio una proposta: quando qualcuno vede una pattuglia di municipale che assiste indolentemente ad episodi palesi di violazione del CdS (posteggio sulle strisce, dislocazione fuorilegge di baracchini durante i mercati rionali, doppie e triple file impunite), chiamare il 113 o il 112 e denunciarli per “omissione d’atti d’ufficio” e “interruzione di pubblico servizio”.
So che c’è un problema legale e di autorizzazioni, ma bisognerebbe trovare il modo di affidare le multe per infrazioni al codice della strada legate al posteggio selvaggio ad ausiliari del traffico assunti apposta, con l’incentivo di una commissione sulla percentuale di multe elevate (che sappiamo tutti farebbe volare la produttività a livelli mai visti).
Gli incassi ottenuti coprirebbero più che abbondantemente le spese salariali per i nuovi assunti.
Il fatto che non siano vigili urbani, ma ausiliari assunti per quel ruolo specifico sarebbe essenziale, perché eviterebbe il classico passaggio a lavori di scrivania dopo un po’, ritrovandoci nuovamente con i ruoli scoperti.
Intanto ripeto quello che scrivo sempre sotto questi articoli; lasciamo stare il caso specifico perché non ci sono scuse, lo spazio per posteggiare in strada c’è quindi è una violazione evitabile e quindi da sanzionare.
Generalmente, lo spazio per parcheggiare in modo regolare non c’è perché tutti i palazzi e le casettine sono state costruite a testa di cavolo senza un piano regolatore serio e progetti urbanistici adeguati che tengano conto della superficie necessaria per abitante ( vedi il caso della Noce). In parole povere, la città ha mantenuto l’urbanistica di quando non esistevano le macchine, per cui di fatto l’80% delle strade non sono state progettate per ospitare auto, ma soprattutto per posteggiarle. Mentre negli anni molte città si sono adeguate per risolvere il problema Palermo è rimasta indietro anni luce ed ora ne piangiamo le conseguenze.
Se mancano i posti auto per i residenti figuriamoci per tutti gli altri che per ovvi motivi si spostano in città. Poi il circolo diventa vizioso,poiché anche volendo lasciare la macchina in periferia la situazione non cambia. Dove sono i parcheggi? Non esistono, ed ammesso di riuscire a trovare un posto, dove sono i mezzi di trasporto? Non ci sono.
Soluzioni? Creare le aree di scambio intermodale come tutte le città europee. Realizzare parcheggi multi piano di capienza spropositata nei punti strategici e potenziare il sistema di trasporto pubblico urbano. Qualcosa si sta muovendo sul fronte trasporti, tram e passante ferroviario apporteranno miglioramenti inimmaginabili, ma il passo fondamentale è usare il cervello e sfruttare ogni centimetro disponibile per ricavare posti auto. Ci sono tanti di quegli spazi abbandonati sparsi per la città, anche nei quartieri più congestionati che se solo si decidessero ad usarli con interventi piccoli e pococ costosi eseguiti dal COIME, il problema posteggio si risolverebbe in pochi mesi in modo definitivo.
Soltanto allora, sarà il momento di cominciare a multare senza pietà tutti quanti perché non ci sarebbero scuse accettabili.
@xemet credo che in via giusti la sosta sia consentita solo su un lato, dall’altro invece è divieto di sosta proprio per evitare che la via sia troppo stretta.
Beh,mancano parcheggi?ok.La polizia municipale non fa controlli?Vero.Il panormosauro ormai fa quello che vuole,impunito?Altrettanto vero,purtroppo.L’amministrazione comunale sembra sorda?verissimo.Ma vogliamo anche parlare di come sono state fatte queste piste?Sembrano quattro mattoni rossi messi li’ per caso, che l’incivile di turno scambia per marciapiede e quindi da buon cittadino, ci posteggia sopra.Bisogna rimodulare queste piste gia’ esistenti,staccandole dal marciapiede ad un livello diverso,ben visibili,io le farei blu e con una buona segnaletica che le evidenzi(al foro italico ed in via lincoln se passi in bici ti guardano male, perche’ pensano di stare sul marciapiede piuttosto che su una pista ciclabile).E poi pensare anche ad un ampliamento della rete di piste che serva zone strategiche di questa citta’, pero’ fatte bene per favore.
@quoto piero68 sulla qualità delle piste, ma qui si parla di altro, che sia pista ciclabile o marciapiede poco cambia.
C’è un problema che secondo me è fondamentale, e stà proprio nell’organizazione di tutto il corpo della PM.
Andrebbe seondo me ristrutturato da capo a fondo, e rioganizzato per le esigenze cittadine, che negli anni cambiano.
Renderlo dinamico e strutturato sulle nuove tecnologie, che potrebbero far risparmiare tantissime cosiddette “scrivanie”, e portare per strada centinaia di vigili assiepati negli uffici.
Ma la volontà appunto non cè, perchè appena si accenna ad un minimo cambiamento che riguardi gli impiaghi pubblici, apriti cielo, saranno scioperi e proteste a gogo.
Conosco quella zona, sbocca proprio in via Sciuti. Il fatto che non fano controlli non significa che siano Zone Franche, C’è l’ordinanza. Il problema è che si dovrebbero segnalare i Vigili Urbani, e non le piste ciclabili a questi ultimi. I Vigili Urbani hanno la stessa mentalità dei cittadini, anche loro sono cittadini Palermitani. Ma vai a trovare qualcuno d’accordo a nominare un vigile urbano proveniente da altre città ! Tutto ‘no schifo !
Ragazzi i vostri ragionamenti mi ricordano una canzone di De Andrè che fa.. C’hanno insegnato la meraviglia
verso la gente che ruba il pane
ma ora sappiamo che è un delitto
il non rubare quando si ha fame
Cioè voglio dire che prima di stupirci dei vigili che non fanno le multe, dovremmo stupirci dell’amministrazione che non ha una visione della città a città. Qui non si ragiona a rendere funzionali gli spazi. Non c’è una visione reale dei problemi di Palermo, e peggio, di come risolverli. La prova delle prove sono i cantieri infiniti di opere già obsolete quando vengono approvate. Figuratevi quando saranno terminate.
Forse potrebbe interessare il fatto che in altri paesi europei, da sempre all’avanguardia nel campo delle piste ciclabili, sia iniziata un’inversione di tendenza: si cercano strade alternative alla classica soluzione della striscia di asfalto recuperata al marciapiede. Molti studi infatti provano che per i ciclisti sia più sicuro pedalare sulla strada con la compresenza delle auto, che sulle classiche piste ciclabili. Le statistiche sulla quantità e tipologia degli incidenti lo dimostrano inequivocabilmente! È forse anche interessante sapere che la pista ciclabile è un’invenzione del nazismo, preoccupato di togliere dalla strada i mezzi più lenti, le bici appunto, per non ostacolare un traffico veloce e “moderno” come quello delle auto. Una questione d’immagine, insomma. Oggi la stessa Germania inizia a non rendere più obbligatoria l’utilizzazione di tali piste da parte dei ciclisti, forte appunto delle esperienze in materia. Semmai si tende a ritagliare delle corsie sulla strada stessa, magari colorandole di rosso per evidenziarle meglio. Diverse associazioni di ciclisti consigliano, se la scelta è consentita, di preferire la strada normale. Inoltre si progettano e realizzano (gli ultimi casi a Copenhagen e addirittura a Londra) “autostrade” ciclistiche, del tutto autonome dai percorsi delle auto, di grande larghezza, senza semafori e con uscite simili a quelle delle autostrade per automobilisti, in modo da evitare incroci, o rallentamenti particolarmente fastidiosi per chi si muove con la sola forza dei muscoli. A Londra tali autostrade si stanno progettando su palafitte. Naturalmente mi arrabbio anch’io se le poche piste ciclabili palermitane sono invase dalle auto e se non v’è – come sempre – speranza di controlli e inversione di tendenza. Ma forse stiamo sprecando energie per qualcosa di antiquato e inutile. A chi conosce il tedesco consiglio la lettura di questo catalogo di comportamento per i ciclisti: http://bernd.sluka.de/Radfahren/10Gebote.html
Purtroppo i nostri virgili urbani latitano spesso e volentieri, mi spiace per chi fa il proprio dovere, ma quando il sabato sera in viale della libertà vedo 1 parcheggiatore abusivo orgni 10 metri, mi vien da pensare che le multe vengono fatte solo a chi è “solvibile” in modo da ingrassare le casse del comune, e non certo come deterrente per far rispettare la legge. Così magari chi parcheggia nelle strisce blu per cinque minuti senza contrassegno (sbagliato in ogni caso ovviamente) nelle vie “in” di palermo si ritrova immediatamente una bella multa, invece i parcheggiatori abusivi (tralaltro il loro è anche un reato penale…) sono sempre lì imperterriti (e si possono pure permettere di scioperare, impuniti, in piazza a manifestare il loro “diritto” di chiedere il pizzo agli automobilisti). Quando finirà questo schifo?
@sachverhalt
in germania funziona, a palermo no.
assolutamente pericoloso mettere le bici insieme alle auto. una qualsiasi distrazione e il ciclista vola-
nella nostra città la segnaletica orizzontale non esiste e non viene considerata.
In occasione delle giornate di primavera de FAI ho avuto modo di parlare con un ex vigile il quale si lamentava dell’operato dell’attuale comandante del corpo, che non sta fecendo altro che proseguire sul sentiero, disastroso, tracciato dal suo predecessore. Lo stesso ex vigile ricordava invece, i tempi in cui comandante era un Carabiniere che aveva fatto FUNZIONARE il corpo della Polizia Municipale di Palermo!!! C’è altro da dire?
La designazione del comandante dei Vigili Urbani è fatta “intuitu personae” cioè si fonda su un rapporto di fiducia tra il designato e il Sindaco
@ Metropolitano
Guarda che i vigili non si nominano: vincono i concorsi
@ medoro
se puoi pagare una multa sgnifica che ti devi togliere una risorsa dalla tasca e la prossima volta ci penserai due volte prima di ripetere la medesima infrazione (e quindi la funzione preventiva, da deterrente, viene esercitata).
Se fai la multa a chi risulta nullatenente quale funzione deterrente ottieni? Nessuna, se non addirittura il controeffetto di essere spernacchiato da tali soggetti i quali se la ridono delle armi spuntate che ha lo Stato!
Mi sta venendo il dubbio che Cammarata non ha fatto realizzare piste ciclabili adhoc proprio per dare la possibilità fisicamente di far parcheggiare i veicoli con o senza autorizzazione dal comune. Nei piccoli paesi e città queste porcate sono assai rare. Da me la segnaletica orizzontale con le strisce e le righe di fermata e precedenza agli incroci, la stanno rifacendo ex-novo dopo aver rifatto il manto stradale in pietra lavica.
[…] Una nuova segnalazione sul parcheggio selvaggio lungo le piste ciclabili. Questa volta siamo in via Ammiraglio Rizzo, di fronte il Don Orione. Stessa scena che si presenta da svariati mesi e stesso copione: zero controlli equivalgono a zone franche. Non cambia di molto la situazione in prossimità di piazza Cascino, dove addirittura un bar sfrutta un tratto della ciclabile per i propri tavolini. […]
@punteruolo rosso
Mettere insieme biciclette e auto sarà forse per Lei soggettivamente pericoloso, le statistiche dicono però altro, non soltanto in Germania. Altrettanto soggettivamente potrei dire di sentirmi più sicuro nel pedalare a Palermo che in qualsiasi città tedesca, cosa che risponderebbe a verità, in quanto nessuno più di me può sapere come mi sento io. Ma neanche questo avrebbe rilevanza statistica. Piuttosto ho dovuto ascoltare l’argomento della pericolosità per decenni quale scusa per non rinunciare all’auto, accoppiato all’altra leggenda secondo la quale sarebbe più avvelenante respirare l’aria inquinata durante l’attività fisica, che non seduti in un abitacolo. Anche questo dato è stato ampiamente contraddetto da numerosi studi. La verità è a mio modesto avviso che Palermo non avrà mai una rete di piste ciclabili degna di questo nome in tempi commensurabili all’esistenza umana. E quando finalmente fossero realizzate e la battaglia contro il parcheggio su di esse fosse vinta, si scoprirebbe che sono superate per via dei motivi che citavo nel precedente post. Mi ricordo molto bene dell’inaugurazione della pista ciclabile alla Favorita più di due decenni fa e rimasta inutilizzabile per incuria probabilmente fino ad oggi. I tempi sono biblici, meglio mettersi in sella subito. Il clima e le distanze sono ideali, più sensato mi sembrerebbe istituire una rete capillare di parcheggi custoditi. Costerebbero molto meno dei “parcheggi per le auto travesti da pista ciclabile” e risolverebbero il vero problema della problematicità dell’utilizzo delle bici a Palermo: i furti delle stesse!
“il problema della problematicità”… scusate l’assurdo bisticcio di parole!