E’ di qualche giorno fa la notizia circa una proposta di legge contro i posteggiatori abusivi avanzata da un deputato della Camera.
Vi abbiamo già messo a conoscenza in passato circa la complessità dell’argomento, aggravata dal fatto che ad oggi non esiste alcuna normativa che contempli la figura del “posteggiatore abusivo” e lo identifichi nel suo ruolo di esercizio illegittimo.
Non si conoscono ancora i dettagli della proposta, sempre che verrà portata effettivamente avanti. Sta di fatto che si è parlato di carcere per i recidivi. Sebbene, detta così, non significhi proprio nulla, la nostra posizione ci trova assolutamente a favore di tale provvedimento qualora se ne trovassero le modalità giuridiche.
Pensiamo che il carcere sia una misura assolutamente adeguata a reprimere un fenomeno che coinvolge migliaia di persone assoldate in un giro di malaffare che fa incassare alla criminalità organizzata centinaia di migliaia di euro all’anno.
Ci fanno di contro sorridere le dichiarazioni di Francesco Scoma, ex-assessore al Traffico del Comune di Palermo, oggi senatore di Forza Italia, il quale afferma “Sono convinto che sia necessario un inasprimento della pena, anche se la galera mi sembra un provvedimento estremo. In Italia, spesso, in galera non ci va nemmeno chi commette i reati più gravi”.
In parole povere: visto che in Italia in galera non ci va nessuno, figuriamoci se devono andarci i posteggiatori abusivi.
Scoma non è nuovo a questo tipo di dichiarazioni, quando anni fa lo interrogammo sul perché i vigili urbani non facessero controlli ed elevassero verbali, si limitò a rispondere “noi i raid li facciamo, ma poi vedete che il giorno dopo ognuno fa di nuovo quello che vuole”. Come se dovessimo spiegare noi all’assessore al traffico del Comune di Palermo che serve costanza nei controlli perché questi siano efficaci.
In ogni caso, continueremo a seguire la vicenda per capire se ci sono spiragli per sviluppi concreti sulla realizzazione di una legge che consenta finalmente alle forze dell’ordine di agire con più autonomia nei confronti dei posteggiatori abusivi e che possa tutelare i diritti dei cittadini senza più paura di ritorsioni e isolamento in questa lotta che perdura da anni.
Assolutamente d’accordo, c’è un buco normativo che deve essere colmato assolutamente.
Anche io sono d’accordo, alla galera, comunque ci possono essere pene alternative, come i servizi sociali ecc….pecuniarie no, perché spesso i posteggiatori sono nulla tenenti….certo questo non deve prescindere da formulare nuove politiche che aiuti queste persone a non delinquere più e a trovare modalità che li aiuti ad auto sostenersi…..
Rimango sconvolto dalle dichiarazioni del sig. Scoma. Cosa significa: “Sono convinto che sia necessario un inasprimento della pena, anche se la galera mi sembra un provvedimento estremo. In Italia, spesso, in galera non ci va nemmeno chi commette i reati più gravi”.
Quindi, secondo lui chiunque può delinquere perchè tanto nessuno va in galera. Allora da oggi in poi giustifichiamo ladri, assassini, corruttori, malversatori, stupratori, etc.etc. perchè tanto nessuno va in galera. Ma non lo capisce che una piccola ferita a un arto se non curata può incancrenirsi per infezione e poi sarà necessario amputare per salvare il soggetto malcurato? Se a una macchina non viene fatta la manutenzione e viene abbandonata a se stessa usandola solamente, alla fine ti lascerà per strada. Sig. Scoma, lasci stare le simpatie che si vuole guadagnare da parte dei posteggiatori e ragioni da persona illuminata.
D’accordo! Serve una legge che inserisca nel codice penale il reato di posteggiatore abusivo.
Attenzione però. Se diventa reato ai sensi del codice penale, allora l’automobilista che gli da l’euro può essere accusato di favoreggiamento.
@drigo: Così finalmente si levano il vizio 🙂
Non sono molto ottimista in merito, visto che si va verso la direzione opposta, ossia depenalizzazioni,misure alternative alla carcerazione etc per svuotare le carceri.
Non ho capito cosa dice questa proposta di legge anche perchè non ho trovato nulla al riguardo sul web. Allora, se viene fatto un intervento della polizia che ferma un posteggiatore già schedato come tale in una situazione precedente, l’accusa per l’arresto quale dovrebbe essere?
a) poichè stai continuando l’attività di posteggiatore, nonostante ti avessimo già schedato in precedenza, ti buttiamo in galera.
b) poichè fai il posteggiatore e hai estorto sicuramente del denaro ti buttiamo in galera anche in mancanza di denuncia di estorsione.
Nel primo caso, in considerazione del sistema giudiziario del nostro belpaese, il posteggiatore dopo un’ora è già fuori e pronto a reiterare il reato, poi dopo X mesi si farà il processo in tribunale, ingolfando sempre di più il sistema giudiziario, e “decreto svuota carceri” permettendo, lo camperemo con le nostre tasse per X mesi.
Nel secondo caso la situazione è più complicata perchè la prova dell’estorsione non si può assumere ( gli avvocati rampanti non aspettano altro) a meno che non ci sia la denuncia, e siamo al punto di partenza.
Forse, e ripeto forse, quanto ha detto il comandante Messina nell’articolo del GdS potrebbe essere l’unica via percorribile e cioè potenziare il servizio di rimozione auto e fare tabula rasa dei parcheggi “inventati”, così come hanno fatto anni fa a Piazza Borsa.
Comunque sono molto pessimista al riguardo.
Non sono affatto d’accordo.
La galera per la semplice attività di posteggiatore abusivo, quando non si configura alcun reato d’estorsione, è assurda. La pena deve essere commisurata al reato, e in questo caso certamente non lo sarebbe.
Senza contare che le carceri sono già sovraffollate adesso. Pensate cosa succederebbe se ci dovessimo infilare anche qualche migliaio di posteggiatori abusivi. E vi siete mai chiesti quanto costa allo stato italiano (e quindi a noi) mantenere quotidianamente un carcerato? Oltre alla beffa il danno.
No, non sono d’accordo. Molto meglio pensare direttamente a pene alternative, come lavori socialmente utili, che non solo impediscano al posteggiatore di continuare a svolgere la propria attività, ma gli impongano di ripagare materialmente la società.
In effetti, vista la situazione, ci vorrebbe un carcere grande quanto un quartiere solo per tenerci i posteggiatori abusivi… Che poi mangerebbero a sbafo a spese nostre. Sì, meglio i lavori socialmente utili, ma conoscendo gli elementi, devono essere costretti a farli, ovvero sotto sorveglianza armata.
Sì meglio condanna a pene alternative al carcere; in ogni caso è necessaria una previsione ad hoc. Si potrebbe pensare ad un art. 629bis c.p. o ad un esercizio abusivo della professione di parcheggiatore (cioè di colui che ha uno spazio apposito per la destinazione in oggetto) con occupazione abusiva di suolo pubblico?