Continuano le azioni di salvaguardia del patrimonio architettonico palermitano a cura del G.O.D. (gruppo operaio de cor azioni) che questa volta si è occupato della famosa Madonna del Cassero
Ecco qualche accenno storico che riguarda questo affresco:
Protesse, ma ben poco il rivoluzionario Pietro Amodei che nel lontano 12 gennaio del 1848, ai suoi piedi sparò la prima schioppettata, ma fu il primo ad essere impallinato dalla scarica borbonica in via dell’Università.
Questo è come si presentava l’opera prima dell’intervento del G.O.D. (gruppo operaio de cor azioni)
Ed ecco come si presenta oggi, dopo l’intervento dei volontari che armati di scala, qualche spugna hanno accuratamente ripulito la vetrina che copre l’affresco e sistemato le lampadine elettriche.
Complimenti a chi ha risistemato l’edicola. 😀
Gli stessi che hanno tolto i manifesti dai basamenti di alcuni palazzi di via Maqueda, ripulito le fontane della Porta di Vicari alla Stazione (c’ero anche io, situazione vomitevole), tolto delle scritte a pennarello dalla facciata di san Francesco d’Assisi, eliminato le bandiere del Palermo dalla statua di Vincenzo Florio al Foro Italico, eliminato gli ormai fatiscenti drappeggi risalenti alla visita del Papa presenti ancora in alcuni punti di via Maqueda e Corso Vittorio Emanuele. C’è altro ma non ricordo, e prevedono di fare altro (spero di essere più libero stavolta) 🙂 ci vuole più gente così, meno lamentele e più operatività in prima persona.
Bravissimi questi volontari! Le città che contano sono sempre quelle fatte da cittadini che non si perdono soltanto in sterili lamentele e sciocchi fatalismi sul web o nei bar ma che scendono in strada per mostrare la propria indignazione per le cose che non vanno e/o che si adoperano in prima persona, da volontari, con iniziative simili a questa.
Se per esempio i timori relativi allo stop dei lavori per la rete tranviaria dovessero essere confermati, bisognerebbe rimboccarsi le maniche per organizzare una protesta tale, coinvolgendo l’intera città, da rimanere negli annali.
Caro Maqueda, siete da lodare e portare ad esempio a chi viene pagato dall’amministrazione comunale e dovrebbe fare al posto Vostro queste cose. Perche’ sono sicuro che ci sara’ qualcuno preposto, ma il sind. Orlando latita. DELUSIONE.Se potessi farei te sindaco che almeno avresti a cuore le bellezze della nostra citta’ che sono le prime cose che un turista vede. Da queste trae le conclusioni sulla nostra civilta’ come Palermitani.
Grazie, ne sono lusingato 🙂
Ma non durerei molto, pesterei i calli a troppe persone, come minimo mi farebbero fuori 😀
Comunque scherzi a parte, io in prima persona non ho grandi meriti all’interno del gruppo G.O.D. anzi proprio nessuno, alla fine sono riuscito a partecipare solo alla ripulitura di una delle fontane della Porta di Vicari (l’altra miracolosamente era pulita), un letamaio di moscerini, acqua morta, melma, appena abbiamo iniziato ad arrivare più in profondità è sbummichiata una puzza che non ti dico, che ha appestato mezza piazza. Inutile dire che i passanti, non vedendoci in abiti da operai ci guardavano come fossimo pazzi.
Le altre volte o per dimenticanza o per impegni non sono riuscito ad unirmi, ed è un vero peccato, perchè non capita tutti i giorni di vedere dei restauratori all’opera nella pulitura di un marmo.
La cosa ottima è che si sono unite pure appunto delle restauratrici, che hanno permesso quindi la ripulitura di alcuni marmi, come ad esempio quello della Buca della Salvezza (che avevo scordato) ricoperta di colore spray blu, interventi altrimenti impossibili da effettuare senza fare danni.
Piccoli interventi ma che fanno la differenza, fatti da chi sente Palermo anche come casa, come un qualcosa da amare, non solo come un insieme di strade dove fare i propri porci comodi.
Ragazzi, ovviamente chiunque volesse unirsi è bene accetto, non servono chissà quali requisiti, solo un forte amore per Palermo, spirito d’iniziativa, un pizzico di intraprendenza, olio di gomito e la convinzione che se vuoi che una cosa sia fatta bene, devi fartela da solo 🙂 I suggerimenti sono ben accetti, purchè si tratti di cose fattibili.