Mercatino, o forse è meglio dire “anarchia”.
Siamo in via Libero Grassi e quella al centro è un’area di cantiere dove si sta realizzando l’isola spartitraffico. Sono evidenti le recinzioni, perimetrali al cordolo giallo.
Il venerdì serve spazio, alcuni “barbari” aprono il cancello, oppure gli viene aperto, e posteggiano dentro il furgone. Forse, spostano la recinzione per poter allocare i propri ombrelloni al di sopra del cordolo giallo, come si vede benissimo dalle foto.Ringraziamo Coriolano per la segnalazione.
Al termine dei mercatini gli operai del Coime vengono puntualmente a ripristinare l’area di cantiere. L’amministrazione è dunque connivente e tollera lo stato delle cose??
Mi domando cosa accadrà quando le aiuole verranno ultimate. A quel punto non sarà più possibile spostare nulla. Cosa faranno gli “educatissimi” proprietari di furgoni e camioncini? Ci saliranno di sopra? Demoliranno quanto fatto? Devasteranno le piantumazioni?
Urge secondo me trovare una sistemazione alternativa al mercatino. Questo è un problema già segnalato alla circoscrizione ma per il quale attualmente mi pare non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Faccio notare, a tal proposito, che sulla zona insistono due parcheggi pressochè inutilizzati (Nina Siciliana e Libero Grassi) che il Venerdì potrebbero essere, in parte, utilizzati per il mercatino.
Ma se qualcuno si fa male con gli strumenti di cantiere o ne fa uso improprio, chi si prende la responsabilità?
Il malcapitato? Il comune che non vigila sul cantiere e che, FORSE, lo mette a disposizione del mercatino?
ti sei risposto da solo: saliranno sulle piante con i mezzi e distruggeranno tutto in modo da ripristinare la loro legge…
Questo è niente: Abito in Via Brigata Verona, tronco da Viale Campania a Via E. restivo. In questa strada si è spostato da alcuni anni il mercatino del mercoledì di Piaza Unità d’Italia (dove, evidentemente, dava un gran fastidio a qualche pezzo da 90 o alla sua rispettabile signora). Ebbene, domenica 2 dicembre mi accorgo che avevano montato il mercatino, ovviamente “chiudendo” tutte le macchine regolarmente parcheggiate nella via Brigata Verona. Cerco di mantenere la calma, scendo e per prima cosa vado a controllare i cartelli stradali: nessun avviso del cambio di giorno. Allora mi rivolgo al tizio che aveva montato il suo banco intorno alla macchina di mia moglie. Spiegazioni vaghe, mi dice che comunque non avrebbero chiamato il carro attrezzi (sic!), che l’avviso c’era (a mezza bocca, che avevano loro stessi, i commercianti, lasciato degli avvisi “informali” sulla cancellata del verde Terrasi), che comunque avrebbero fatto in modo da farmi uscire, e così è stato. Evidentemente avevano quello che a bergamo si chiama “carvuni vagnatu”. In altre parole, si era verificato l’ennesimo abuso, nel silenzio della “nuova” amministrazione comunale (nessuno rispondeva al numero dei vigili). Avevo una certa fretta, ho preso la macchina, e sono andato via, e così hanno fatto altre persone, ma mi sono pentito di non essere andato a sporgere denuncia presso la polizia, intendo quella vera, o i carabinieri. Credo che neanche a Brazzaville o Kinshasa si verifichino cose del genere. La spiegazione è stata che il mercatino era stato spostato perchè a Santo Stefano, che cadeva di mercoledì, non si sarebbe tenuto. Cari amici, di fronte a cose surreali come questa, secondo me non c’è speranza.
Regolamentazione e’ una parola sconosciuta alle amministrazioni.
Ancora una volta si evidenziano le carenze della polizia municipale, che non controlla i mercatini in modo adeguato. Chissa’ quanti sono gli abusivi che fanno affari alla faccia di coloro che accanto vendono la merce in regola e con regolari licenze.
Parliamo del mercato del rubato a Ballaro’? Non ne sanno nulla?
Fermo restando che stiamo parlando di barbari, come gia’ scrito nell’articolo…
come succede al CEP, salgono sulla rotatoria e la spazzatura va sulle aiuole e sui binari del tram
@Luca S.
Tu parli di carenze della polizia municipale?
Io vorrei correggerti col dire l’inettitudine di questo corpo di polizia inutile che dovrebbe essere smantellato completamente e rifatto dalle sue fondamenta…che schifo!
Smantellato si. E chi non vuole perdere il posto, entri nella polizia (vera) o nei carabinieri, ovviamente seguendo l’adeguata preparazione e addestramento.
Non ho mai capito perché non allestiscono il mercatino nel vicino parcheggio vicino il sovrappasso, invece di occupare strade e suolo pubblico creando un disagio alla circolazione e ai residenti di questa via. D’alta parte così avviene in viale Francia e su Piazzale Giotto. Non è che ci voglia un genio per mettere un pò di ordine….
@Pikacciu
..scherzi?? Poi gli acquirenti dovrebbero fare 250 metri in più!!!
Comunque anche nei casi da te citati vige la più completa anarchia: l’ultima volta che sono passato nei pressi di Via Giotto di sabato (giorno del mercatino), le bancarelle avevano invaso Via Galilei fino quasi all’incrocio con Via Leonardo da Vinci!!
L’unica sarebbe l’abolizione di questi “mercatini” fatti da incivili, più che da commercianti: personalmente ritengo i mercatini anacronistici, per non dire medievali.
Per la coltivazione delle tradizioni e della memoria storica ci sono già i mercati storici che hanno una prerogativa fondamentale: sono stabili, e non arrecano alcun disagio alla normale circolazione.
P.S. molti difendono i mercatini in favore della “spesa a km zero”, che per ora va tanto di moda: mi permetto di fare notare che con “spesa a km zero” si intende l’acquisto quanto più vicino possibile al luogo di produzione (ad esempio la verdura acquistata dal contadino ai margini del campo), risparmiando sui costi di distribuzione… e non vuol dire assolutamente che il contadino deve venire a farti il mercatino posto casa!!
Resto sempre basito, 1580 persone nella municipale e vederne solo una decina per strada!
Carissimo Portacarbone noto con piacere che il testo del tuo articolo è esattamente uguale a quello del commento da me postato sull’articolo relativo al parcheggio di Via Libero Grassi (risalente a qualche settimana fa), ma mai pubblicato (adesso mi spiego anche il perchè) e anche le foto sono le mie; io collaboro molto volentieri con voi perchè ritengo che il lavoro che stiamo portando avanti sia di fondamentale importanza per la città; ma magari la prossima volta mi aspetto un riferimento al fatto che quell’articolo sia stato scritto da un altro e che le foto vi siano state, anche quelle, gentilmente passate da un altro.
Grazie.
@Coriolano:
Dato che ti avevo già preannunciato privatamente tramite e-mail che avrei utilizzato la tua preziosa segnalazione per farne un articolo, pensò sia evidente che si tratta soltanto di dimenticanza. Ho pure riportato le parole della tua e-mail originale, quindi nessuna appropriazione voluta .
😉