Sono stati reinstallati i cordoli su via Libertà, nel tratto compreso fra piazza Vittorio Veneto e l’incrocio con via Notarbartolo.
Rimossi per consentire la posa del nuovo manto stradale, sono disposti lungo la corsia lato monte e consentiranno ai bus di transitare più celermente e senza intoppi, visti anche i frequenti incolonnamenti che si creano in prossimità dell’incrocio con via Notarbartolo. Siamo sempre favorevoli al transito delle biciclette all’interno della corsia preferenziale e alla creazione di una nuova ZONA 30.
Ottima notizia!
Una domanda: i motocicli possono transitare nelle corsie preferenziali?
@thesearcher, non possono transitare i motocicli.
Le bici nella corsia preferenziale? E quando un autobus vuole sorpassarti?
Premetto di essere assolutamente inesperto in materia, però a prima vista l’asfalto e comunque tutto il rifacimento del manto stradale in via liberta mi pare fatto veramente bene.
Miata, i cordoli non sono continui, se sei un ciclista accorto ti scansi quando hai via libera o ti accosti un attimo al marciapiede. Questo succede nel caso in cui un bus non si fermi ad ogni fermata e abbia il tempo di acquistare velocità. Ma l’autobus in via Libertà spesso si ferma a ogni fermata e difficilmente sta dietro a una bici che si muove a velocità costante, in direzione politeama poi è in discesa e non è difficile stare a 30 km/h, che è il limite che ci auspichiamo. Con un po’ di attenzione reciproca l’accesso alle corsie preferenziali alle bici potrebbe essere un temporaneo surrogato delle piste ciclabili, in attesa che si faccia qualcosa di concreto. Spero piuttosto che le auto che invadono le corsie preferenziali vengano finalmente multate.
@miata, di sicuro l’autista non potrà mai metterti sotto 🙂
Scherzi a parte, l’autobus ha delle fermate ogni 100/150mt circa mentre la bici ha un’andatura più uniforme e costante.
Secondo me è la soluzione più ragionevole. Contrario a rifarla nei marciapiedi, visto che si rischia di incontrare ripetutamente “ostacoli”.
UNA COMUNICAZIONE VA FATTA A TUTTI GLI AUTOMOBILISTI, CHE NON APPENA VEDONO IL CORDOLO SI PIAZZANO NEL MEZZO DELLA CORSIA CREANDO FILE INTERMINABILI, GUARDANDO IL CENTRO DELLA CALANDRA DELL’AUTO SI DEVE VEDERE SCORRERE LA STRISCIA BIANCA PIU’ ESTERNA O QUELLA PIU’ VICINA AL CENTRO DELLA CARREGGIATA, SOLO COSI’ SIETE SULLA DESTRA DELLA CARREGGIATA STESSA.
dovrebbero metterli su entrambi i sensi giusto per evitare che i signorotti, e soprattutto le signorotte, parcheggino sul marciapiede!!
Onestamente non capisco perchè ci si impunta a voler legalizzare la pista ciclabile che già esiste in via Libertà, invece di crearne una vera e propria. E’ sotto gli occhi di tutti come già oggi la maggioranza dei ciclisti che passa da via Libertà transita sulla corsia preferenziale, ragion per cui questa non la reputo una proposta ma solo rendere legale qualcosa che già c’è.
Sono convinto, inoltre, che una pista ciclabile non deve convivere con una corsia dei bus. Il bus andrà pure a una non elevata velocità media, ma non si può/deve imporre a una velocità minima a chi va in bicicletta. Io personalmente, dato che ritengo inopportuno arrivare sudato a destinazione, in bici cammino a una velocità “da passeggio”, molto spesso inferiore ai 10 Km/h!
Mi spiace ma le corsie preferenziale non devono coincidere con le piste ciclabili!
inoltre, nessun sindaco o assessore autorizzerà mai qualcosa del genere. La pista ciclabile viene percorsa anche da bambini ed io sfido chiunque a lasciare serenamente pedalare i propri figli insieme ad un autobus. Come vedete, troppo spesso i commenti affrontano le problematiche in maniera molto soggettiva esulando dal contesto oggettivo e razionale.
In tutti i casi, viva la bici, comunque e ovunque! Le piste ciclabili, serie, però si devono reclamare a gran voce, questo è il momento più propizio.
Un caro saluto
Massimo
@Otto Mohr
In UK in molte delle corsie degli autobus circolano anche le bici
@Antony977
Grazie! Mi hai tolto un dubbio.
Spero che prima o poi installino delle telecamere che monitorino velocità e trasgressioni sulle corsie preferenziali. E’ un MUST!
In questo paese, le corsie preferenziali e le piste ciclabili sono due cose distinte e separate. Il motivo del perchè a Palermo vedete circolare un ciclista o un gruppo o un’associazione di ciclisti nelle corsie preferenziali è che quì i vigili sono occupati per fare le multe e videomulte, pouttosto che multare un ciclista, e quest’ultimo si sente libero di fare ciò che vuole, come succede nel caso in cui si rischia la multa in doppia fila e i vigili non intervengono, inducendo il trasgressore alla tranquillità di fare le sue azioni incivili. Purtroppo spesso mi capita di vedere chi passa col rosso in bici, chi invade il marciapiede scambiandola per la corsia ciclabile contrassegnata dalla pavimentazione rosa e chi perfino va contromano.
Anche i ciclisti dovrebbero rispettare le norme del codice della strada. Quando per esempio uno deve attraversare il Viale Regione con la bici e non a piedi gli conviene fare il giro dal ponte sopraelevato più vicino anzichè bloccare l’autostrada a centinaia di automobili sia pure per un solo minuto, e io infatti preferisco fare il giro anzichè tagliare la strada per mezzo di quei dannati semafori pedonali sul Viale Regione (grrrr, li detesto).
Le due ruote in sostanza non sono un attenuante per le contravvenzioni. Le corsie preferenziali non si intendono “di preferenza” perchè uno non può decidere di percorrere quelle. Circolano solo i mezzi pubblici e autorizzati lì.
@Metropolitano
Il ciclista, se scende dalla bici e conduce il veicolo a mano, è equiparato a un pedone, art. 182 comma 4:
http://www.patente.it/normativa/articolo-182-cds
Di conseguenza, i ciclisti così facendo possono attraversare i passaggi pedonali, art. 377 comma 2:
http://www.patente.it/normativa/articolo-377-regolamento
Te lo dico perché una volta ho avuto un acceso battibecco con un sedicente vigile urbano e poi mi sono andato a documentare. 😉
Avevo sollevato il dubbio perché di solito evito di transitare nelle corsie preferenziali. Un giorno in via libertà ho scelto di provare (mi sentivo leggermente più sicura) e ricordo bene una signora in auto col pass disabili che mi ha superato non proprio a velocità contenuta. Nelle corsie autobus non ci sono solo autobus ma taxi, auto blu, ecc ecc…
@lorenzo80: utili queste info, perché l’altro giorno pur di non fare la rotatoria di via Bolivar ho proseguito su via lanza di scalea, son scesa dalla bici ed ho utilizzato il semaforo pedonale per cambiare senso di marcia. Almeno so di essere ufficialmente nel giusto 🙂
..andare in bici deve essere conveniente.
In caso contrario pochi la sceglieranno come mezzo.
Mi dispiace, ma finchè non ci saranno piste ciclabili serie e capillari, io continuerò a trasgredire, andando contromano sui marciapiedi etc.
Mio figlio in mezzo alla strada, a Palermo non me lo porto.
A Londra stanno, in ogni caso, sperimentando l’andatura contromano delle bici nelle strade principali. Sono pazzi, o conoscono le vere esigenze dei ciclisti, che, ovviamente tendono sempre ad accorciare il percorso, non ad andare come muli appresso alle macchine.
Io concordo con se68. Le regole del codice della strada sono belle, ma per me quando sono in bici per strada a Palermo vale una sola ed unica regola: LA MIA VITA PRIMA DI TUTTO.
Quindi, se posso andare sul marciapiedi perche’ per strada rischio la vita, ci vado, anche se so di non essere nel giusto. Se lo faccio vado a velocita’ contenuta e certo non rischio di ammazzare nessun pedone e do la precedenza a loro in qualsiasi situazione, ma prefersico questo al rischio di essere ucciso mentre pedalo. Se in un tratto mi conviene prendere la corsia preferenziale contromano perche’ la ritengo piu’ sicura, ben venga, lo faccio, se un vigile mi dovesse fermare gli spieghero’ che preferisco una multa al rischio di morire.
ricordo che anche Palermo Ciclabile si è espressa favorevolmente alla circolazione all’interno delle corsie preferenziali
Concordo con se68. E’ chiaro che la cosiddetta “trasgressione” non viene fatta con la mentalità furbastra che è possibile vedere ogni giorno nel panormosauro motorizzato, ma solo per puro scopo di sopravvivenza dato che purtroppo non abbiamo strutture adeguate ai ciclisti. Io in realtà rarissimamente salgo sui marciapiedi ne tantomeno vado contromano (non lo farei mai nemmeno se fosse concesso per legge) ne passo col rosso, ma non solo perché voglio essere corretto, ma soprattutto perché è pericoloso. E la cosa più importante di tutte non è litigare col maiale di turno cercando di avere la meglio, ma piuttosto arrivare sani e salvi a destinazione. L’unica cosa che mi concedo è di cercare in tutti i modi di fermarmi il meno possibile una volta che ho acquistato velocità e ho trovato il ritmo che mi fa stancare meno, in quanto ogni ciclista sa bene che è molto meno faticoso pedalare a 25 km/h costanti, magari con la 48 davanti, che fermarsi e ripartire.
Il passare, con estrema attenzione e uso della testa e solo quando necessario, sulle corsie preferenziali (qualora queste non siano già invase abusivamente) deve essere visto solo come una tolleranza temporanea in mancanza di strutture adeguate e non come la soluzione al problema dei ciclisti, sia ben chiaro. Ripeto: a me non piace come soluzione, però se fatta con estrema attenzione e massimo rispetto per chi è davvero autorizzato a passarci potrebbe essere una soluzione di compromesso che non deve allentare la pressione su chi di dovere per avere delle piste ciclabili decenti, quantomeno in quelle strade abbastanza larghe da permetterlo.
Essere ciclisti urbani in una città senza piste ciclabili (per correttezza, diciamo quasi…) e con tanto traffico ed automobilisti ignoranti delle regole e maleducati, è un esercizio più mentale che fisico. Bisogna sempre prevedere cosa faranno le auto davanti a se, aspettarsi che con la strada libera le auto decidano in ogni caso di sfiorarti o di superarti anche se poi devono svoltare a destra davanti a te constringendoti a frenare, guardare sempre moooolto avanti perché se cammini a destra in certe strade inevitabilmente ti imbatti in tombini con un dislivello di parecchi centrimetri e così via…ecc ecc. Eccome se mi farebbe piacere usare le corsie preferenziali. Però a questo punto penso dovrebbero essere allargate seppur di poco. Però in fondo più che le regole, sarà il nostro buon senso ad aiutarci.
A rigor di logica (e di esperienza) le ciclabili andrebbero ricavate o sui marciapiedi con apposita segnaletica orizzontale e verticale o tra la carreggiata e il marciapiede con la realizzazione di un corridoio (rialzato o a piano strada) dedicato al transito delle due ruote.
Ora, a Palermo, che è risaputamente una città le cui amministrazioni sono state attente a pianificare la viabilità a misura di auto, i marciapiedi sono spesso molto stretti per poterci mettere su una ciclabile (e infatti quelle nuove sono state realizzate erodendo carreggiata – Via Zandonai, Porto, etc) e le carreggiate spesso della misura appena adatta a contenere due sensi di marcia.
Indi per cui, o si procede ad una radicale trasformazione dell’impianto viario (nella maggior parte dei casi) oppure le ciclabili uno se le inventa!
Propongo di installare analoghi cordoli su tutta la via Notarbartolo, a segnare la linea di mezzeria, visto che nessuno la rispetta e soprattutto le moto sono sempre fuori mano.
Non condivido la proposta di far circolare bici e a maggior ragione moto nelle corsie dei bus. I bus sono già lenti così.
@Miata sono assolutamente d’accordo con te, non avrei saputo descrivere meglio la mia esperienza! Concentrazione, prevenzione, occhi anche dietro, essere un tutt’uno con la bici conoscendone perfettamente equilibrio e prestazioni. Personalmente, più che essere lisciato dalle auto il mio incubo peggiore è rappresentato dalla “trappola” numero 1: la portiera che si apre scriteriatamente. Ho già inventato alcune strategie che mi hanno permesso più volte di prevenire il problema e di schivarlo! Potrei scriverci un libro!
@antony977
Lo so, perchè il titolare di PalermoCiclabile ha insistito perchè le corsie degli autobus vengano usate come piste ciclabili. Ma è l’unica cosa in cui non sono d’accordo con lui.
Se io fossi egoista direi la stessa cosa poichè non mi importerebbe nulla se creassi intralcio e facessi ritardare i mezzi pubblici per un andatura che un ciclista comune si aggira intorno ai 10-15 km/h (la metà della velocità media di un autobus).
In via Libertà quando sono in bici percorro sempre la corsia centrale non quelle preferenziali mai oltre la striscia gialla; stessa cosa con l’auto.
Comunque le corsie ciclabili esistono anche a Palermo ed io prendo posizione in favore della ciclabilità se qualche incivile parcheggia con la moto, con la bici, o addirittura con le loro auto sulla sede ciclabile, inducendo i ciclisti ad invadere la sede pedonale della banchina ovvero il marciapiede. Purtroppo anche i pedoni stessi sono indisciplinati quando scambiano la corsia ciclabile rosa come un marciapiede. Perchè non leggono i segnali d’obbligo. Non c’è ordine pubblico quì !
Inoltre se uno ha uno scooter o una bici può attraversare le strisce pedonali giù dalla sella portando il proprio mezzo a due ruote trainandolo a braccio. Ma non sul Viale Regione, non lo farei passare perchè non dovrebbe attraversare in assenza di ponti o tunnel per regola (ma quella di Perpignano è un’eccezione). I sovrappassi pedonali sono fatti peri pedoni, ma un pedone a piedi può portare con se anche le valigie, i trolley, e anche le biciclette a mano. Magari qualche pazzoide usa il sovrappasso pedonale per salire con la propria bici in ascensore e farsi le pedalate sul cavalcavia che è solo pedonale. Ma le telecamere sono in funzione per cui non oserebbe in teoria !
meglio senza.
La pista ciclabile nei marciapiedi di viale della Libertà, avrebbe notevoli problemi. Oltre ai continui ostacoli (auto in primis), ti passerà il tempo a suonare il campanello della bici per non intralciare il percorso ciclabile. Che hai concluso?
@Metropolitano
Le corsie ciclabili esistono solo in teoria, dai un’occhiata qui:
http://pisteciclabilipa.altervista.org/foto.html
Vogliamo parlare del “Montezemolo” in via Gabriele D’Annunzio che ha allestito sedie e tavolini sulla pista ciclabile?
http://pisteciclabilipa.altervista.org/gabriele4.html
Scusate se insisto..
Ma questa, secondo me, non è una proposta! Le bici già oggi circolano sulla corsia dei bus, quindi al limite si renderebbe legale qualcosa che già c’è. Da un punto di vista pratico, operativo, non ci sarebbe alcun cambiamento….
HO SEMPRE PENSATO CHE LE PISTE CICLABILI VANNO ASSOLUTAMENTE DISTINTE DALLA SEDE DEL MARCIAPIEDE PER I PEDONI E SOPRATUTTO VANNO FATTE BENE.UN ESEMPIO:http://farm6.static.flickr.com/5304/5702240767_69f78c00fc_o.jpg.QUESTE SONO PISTE CICLABILI, A PALERMO SONO STATE FATTE MALISSIMO.URGONO INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E AMPLIAMENTO DELLA RETE PISTE.DOVE NON FOSSE POSSIBILE PER MOTIVI DI SPAZIO, SI DOVREBBE PRENDERE IN CONSIDERAZIONE LA PROMISCUITA’ CON GLI ALTRI MEZZI(VEDI CORSIE PREFERENZIALI).
Piero68, concordo, ma c’è anche da considerare che l’esempio che porti in foto sembra tanto essere quello della costiera ligure da Imperia a Bordighera, lungo la quale è stata ricavata una pista ciclo-pedonale sul vecchio tracciato della linea ferroviaria costiera. In quel caso, è stato recuperato spazio inutilizzato. Che non è sempre è disponibile nel posto giusto.