L’argomento è quanto mai attuale: Palermo ha bisogno di aria pulita. Conosciamo bene le cause che hanno portato alla nostra città in fondo alla classifica delle aree urbane più vivibili d’Italia. Vogliamo adesso promuovere una soluzione altamente tecnologica che potrebbe dare una grossa mano a ripulire tutto lo schifo che ci circonda.
Per fortuna la scienza può venire in soccorso laddove le scriteriate politiche e lo scarso spirito ecologico dei siciliani hanno portato solo pessimi risultati per l’economia della Sicilia e la salute dei suoi abitanti. Stiamo parlando di APA (Air Pollution System), sviluppato dalla IsTech Corporate di Roma.
APA è un sistema filtrante che utilizza come liquido di abbattimento in primo stadio una soluzione salina in grado di separare polveri, gas e vapori dall’aria, dedicato in particolare all’abbattimento del particolato, degli IPA, metalli, polveri, ozono, polline, spore e parzialmente NOx ed SOx.
Un secondo stadio, attraverso un processo elettrochimico controllato, è funzionale all’ossidazione degli idrocarburi leggeri (metano, benzene, ecc.), al sequestro dei metalli ed alla riduzione e dissociazione di composti inorganici, quali residuali NOx e SOx, a forme non nocive per la salute e l’ambiente.
Un terzo stadio, infine, mineralizza chimicamente gli ossidi di carbonio, tra cui l’anidride carbonica, in forma di bicarbonato di sodio, stabili anche in assenza di acqua.
APA è provvisto di una centralina elettronica di gestione, che controlla tutti i parametri di processo del sistema, ne governa il funzionamento e gestisce le avarie ed emergenze. Tutti i dati di processo, acquisiti in tempo reale, sono trasmessi ad una centrale operativa.
Parallelamente alla struttura di controllo dei parametri di processo e di funzionamento, il sistema è dotato di una serie di sensori per il monitoraggio della qualità dell’aria, in continuo.
I sensori a semiconduttore, opportunamente calibrati, permettono il monitoraggio in tempo reale della concentrazione in aria di gas “leggeri” quali CO, NOx, SOx, C6H6, CH4, del particolato atmosferico PM0,5-PM1, PM1-PM3, PM3-PM5, PM5-PM10, PM>10, e di dati chimico-fisici dell’aria quali temperatura ed umidità relativa.
I dati sono acquisiti in continuità ed il pacchetto d’informazioni completo è trasmesso in tempo reale alla centrale operativa che li raccoglie, li classifica e rende disponibile le informazioni sulla qualità dell’aria in situ, analizzata su web-server.
L’analisi dei dati di processo e dei dati ambientali è gestito off-line e, attraverso delle elaborazioni, può essere utilizzato di concerto con il Governo territoriale per validare e proporre nuovi modelli ambientali. Il sistema, in continuità, è controllabile, gestibile e visibile da remoto.
Si parla di soglie di abbattimento in percentuali che superano l’80%. APA può essere utilizzato sia indoor che outdoor, e nel secondo caso, con tre macchinari in fila si è in grado di ripulire un’area di 100 metri di diametro. APA è anche silenzioso, dato che è meno rumoroso di un condizionatore. I dispositivi sono inoltre abbastanza longevi, se si considera che il sistema ha una durata complessiva di circa 7 anni. Questi interessanti risultati potrebbero spingere eventualmente la nostra amministrazione a sperimentare il sistema anche a Palermo, così come già fatto a Roma e Frosinone? Voi che ne pensate?
Per maggiori informazioni tecniche su APA, ecco un ulteriore link
benissimo, fa al caso palermitano proprio in questi giorni:
ne piazziamo un centinaio messi stretti nel perimetro di Bellolampo, un altro centinaio in un perimetro più ampio che arriva fino a Borgo Nuovo.
E per metterci al sicuro dai fumi di bellolampo altri 500 in un perimetro più ampio che arriva fino al viale Regione Siciliana.
Vediamo che succede.
Chiediamo all’azienda di darceli in prova, se i palermitani non sentiranno più la puzza allora si può dire che funzionano e li paghiamo altrimenti se li riprendono.
A me sembra una stron*ata. Mi ricorda il gatto elettronico: http://www.mobilitapalermo.org/mobpa/2012/01/21/imminente-arrivo-delle-cat-generatore-di-energia-elettrica-a-fusione-fredda/
@sebastièn
hai un punto di vista interessante. Ce ne fossero di approcci così costruttivi
Non so se l’e-cat sia o meno una stron*ata (non ho approfondito, non mi piace approfondire senza dati certi su cui dare le mie valutazioni), ma presto forse ne potremo sapere di più, è infatti di poche ore fa la notizia che l’apparecchio in questione verrà presentato l’8 ed il 9 settembre al Technopark di Zurigo. Staremo a vedere…
Per quanto riguarda l’apparecchio oggetto dell’articolo invece l’unico dubbio che mi rimane è la copertura. Si dice che tre in fila bastano per un’area pari a un cerchio con un diametro di 100 m. Quest’area sarebbe pari a circa 0,008 km quadrati. Considerando di voler coprire ad esempio solo l’area del centro storico di Palermo (circa 2,5 km quadrati) servirebbero circa 936 apparecchi, non si scrive il costo di un’unità…ipotizzando un costo di 5.000 euro saremmo già a 4.680.000 Euro. Non voglio nemmeno pensare di coprire l’intera area urbanizzata pari a circa 110 km quadrati perchè servirebbero 41.250 apparecchi che al costo stimato di 5.000 Euro a unità sarebbero circa 206 milioni di euro. Con i quali potremmo completare il finanziamento della metropolitana leggera per intenderci.
Ovviamente può essere che io abbia sbagliato i calcoli o dimenticato qualcosa…consideriamo sempre che ci sono 40 gradi e il cervello non è alla sua temperatura ottimale…
@ blackmorpheus
Ho troppa stima di te, di tutti quelli che collaborano al sito e di quelli che ci scrivono e non voglio polemizzare. Diverse volte ho risposto semplicemente con ironia e non mi sembra che il mio comportamento sia stato mai censurato. Se i pareri devono essere costruttivi mi adeguo. Mi rendo conto che il mio lessico possa avere offeso te, voi o la comunità e quindi mi scuso con tutti, non volevo. Comunque a me sia il gatto elettronico che questo aggeggio non mi sembrano degni di interesse e spero tanto di potermi ricredere.
SCUSATE MA…
Un aggeggio simile non c’è già al Politeama, vicino al tempietto?
E’ una casetta verde con un display ormai tutto spento.
magari rilascia anche aria pulita con essenza al gelsomino?? per rendere anche l’atmosfera + piacevole… hahaha ma per carità
davvero non capisco tutti questi commenti disfattisti…per il livello di questo sito mi aspetterei qualche argomentazione in più a sostegno delle perplessità. Questo atteggiamento mi sembra alquanto immaturo, soprattutto a fronte dei gravi problemi che sta vivendo la città in termini di qualità dell’aria
potrebbe essere di chiarimento il filmato di Geo&Geo Scienze:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b0207759-a364-4f06-ab92-aa2490372343.html?refresh_ce