Penso che tutti noi passando dalla Favorita abbiamo sospirato malinconicamente nel vedere un campo rom al suo interno che di fatto priva la cittadinanza di uno spazio ampio e potenzialmente verde.
Premesso che la sistemazione dei campi rom nelle grandi città è un problema che andrebbe affrontato in maniera più programmatica, è altrettanto vero che quello spicchio di Favorita è sacrificato ad un ruolo non suo.
Uno dei pochi spazi aperti ricavati e tenuti decorosamente è quello di Case Rocca, dove la gente corre e si rilassa.
L’area rom è proprio a fianco. Dunque sorge spontaneo il desiderio, ad esempio, di veder estesa questa grande area verde ben oltre gli attuali confini, possibilmente riconvertendo l’area rom (che ricordiamo ricade all’interno di un parco) in zona verde attrezzata contigua alla prima.
Sarebbe l’occasione giusta per rigenerare uno spazio degradato e trovare un’ubicazione più decorosa alla comunità rom che, tra le altre cose, si va sempre più svuotando (vedi Repubblica Palermo)
In quanto occhi vigili in città, che area suggerireste per questo spostamento? E come riconvertireste l’area in questione?
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commento? è veramente un’indecenza. non ci sono altre parole.
L’articolo espone un problema e chiede un contributo propositivo, e invece adesso via col razzismo…
Penso che il problema non sia “dove” sistemarli, ma “come”. Sarebbe necessaria un’area effettivamente attrezzata, con bungalow o strutture simili, con programmi di scolarizzazione (obbligatoria) e – se possibile – d’inserimento lavorativo. E quindi l’area potrebbe essere scelta tra quelle che da PRG sono destinate all’edilizia popolare. Non credo che la Favorita abbia tale destinazione, credo ne esistano diverse aree così destinate. Basta crederci e volerlo.
Per risolvere il problema a breve periodo li farei spostare lontano dal centro urbano, direi nell’entroterra in campagna… non saprei dove di preciso ma non mancano le zone basta vedere google heart. Nel lungo periodo invece il governo dovrebbe convincerli a cercarsi un lavoro ad integrarsi e ad abbandonare il campo e a vivere come tutti gli altri italiani se rifiutano allora fuori dai confini nazionali, dopotutto sono nomadi.
La Favorita potenzialmente potrebbe essere uno dei più belli parchi urbani del mondo tra l’altro conduce ad una località altrettanto bella e invidiata da tutti. Da ragazzo ( ora ho 48 anni ) frequentavo abitualmente la Favorita per praticare sport e ho avuto quindi la possibilità di apprezzarlo. Ho sempre sognato un parco libero dalle auto e consegnato per la totale fruizione alla cittadinanza palermitana. Ho molto riflettuto circa le soluzioni e sono arrivato alla conclusione che con interventi relativamente economici si potrebbe dirottare il traffico automobilistico proveniente da Mondello fuori dal parco. Infatti immaginate di percorrere Viale Regina Margherita verso il centro città, la medesima strada con doppia carreggiata potrebbe seguire il percorso attuale ( non svoltare a sinistra) proseguire per il museo Pitrè – palazzina cinese e prima del piazzale girare a sinistra interrandosi per circa 200 m per affiorare a piazza Niscemi dove si innesterebbe in direzione stadio nella carreggiata attuale ma allargata tanto quanto quella di viale del Fante. Immaginate il parco libero dalle auto e destinato alle biciclette anche noleggiate in loco…… eventuali chioschi dedicati alla ristorazione etc.
Il campo rom andrebbe trasferito ( penso in periferie e con strutture degne di un paese civile ) e la villa attuale ( discretamente curata ) prolungata sino a villa Niscemi.
In corrispondenza dello stadio delle palme si potrebbe allargare il pargheggio da utilizzare per le strutture sportive appunto e a servizio del capolinea Amat della linea 101.
E’ solo un sogno?
loro non vogliono lavorare….è proprio una mentalità la loro, una cultura, stanno bene così, vivendo da veri parassiti della società (almeno per la maggior parte è così). Nell’immediato si dovrebbero spostare, ma al momento non so definire un’area….ci penserò e in caso vi scrivo.
Quoto Antonio. Io realizzarei a Case Rocca (questo è il nome dell’area occupata dai rom) un’area verde attrezzata di viali e capanni di legno, dove organizzare esposizioni permanenti di prodotti tipici siciliani e, a Natale, ospirare espositori di decorazioni e prodotti della tradizione nordeuropea. Così anche Palermo avrebbe il suo mercatino natalizio con la M maiuscola, e non quello squallore che organizzano tutti gli anni in tendoni binchi e pieno di robaccia cinese e dei soliti oggetti etnici.
So di averla proposta ormai tante e tante volte, ma la mia idea di Favorita rimane sempre questa: http://www.youtube.com/watch?v=bu83VSGIHhM&feature=mh_lolz&list=FLSrKU22yPo6yP-2mLjsgF0A
Errata corrige: “ospitare espositori”, “tendoni bianchi” e, soprattutto, il link corretto è questo: http://www.youtube.com/watch?v=bu83VSGIHhM&list=FLSrKU22yPo6yP-2mLjsgF0A&index=1
Scusate 🙂
Google ? heart ?
non ho idea di dove possano andare i rom in alternativa….ma mi viene un dubbio: non erano stati stanziati 14 mln di euro per la riqualificazione del parco?? che fine hanno fatto?
@ Prometeus:
Il video è uno spettacolo, sarebbe meraviglioso! Sarò pessimista, ma con la mentalità che c’è in questa città non succederà mai… purtroppo
I Rom non dovrebbero stare in quel posto. I Rom dovrebbero essere trasferiti in un’area periferica, dare loro dei prefabbricati tipo container, sicuramente meglio delle loro roulotte, e fornire loro acqua, luce e servizi igienici. E dopo di che assicurarsi che non creino degrado.
Vorrei ricordare che molti Palermitani vanno a scaricare immondizia illegale nel loro campo, e spesso e volentieri si additano loro come responsabili.
Infine, mi ricollego ad alcuni post precedenti. Vivo a Monaco di Baviera. Qui si stanno costruendo tunnel per le auto che attraversano tutta la citta’. In sostanza, si vogliono levare le auto dalla superficie. Non e’ utopia. Altrove si fa. Parlo di tunnel di kilometri.
La Favorita dovrebbe essere lasciata libera dalle auto. Costruire un tunnel si puo’, e sarebbe in parte la soluzione alla prostituzione e in toto la soluzione alla presenza delle auto nel parco. Non e’ utopia.
loro non vogliono lavorare….è proprio una mentalità la loro, una cultura, stanno bene così, vivendo da veri parassiti della società _ propio oggi mentre facevo benzina al distributore di piazza leoni 2 zingari stavano chiedendo soldi al benzinaio (“li ho messi in cassaforte ora vedo quelli che sono rimasti”, la risposta). sicuramente una forma di pizzo a cadenza regolare perchè il benzinaio non era spiazzato dalla richiesta, anzi. a questo episodio fresco di giornata , aggiungo che l’anno scorso sempre degli zingari hanno rubato l’audi a mio zio e gliela data indietro dopo pagamenteo di 500 euro. senza considerare i continui furti nei villini a mondellocon gli i zingari spesso “protagonisti”, basta leggere le cronache. quindi al marcio che abbiamo già non vedo propio perchè dobbiamo sopportare anche questi
tengo a specificare che “chiedevano soldi al benzinaio” non era certo l’elemosina.
@ Orazio, il problema dei Rom è un problema ambiguo ci sono problemi a livello
integrativo, a differenza dei clandestini africani che vengono nel nostro paese a fare fortuna o per scappare dalle persecuzioni e che cercano di integrarsi,
i Rom se lo sognano non vogliono che i loro figli vengano educati per paura che le loro tradizioni scompaino, vogliono vivere solo con la loro comunita, non riescono a
trovare più lavoro perchè il loro lavoro di artigiani sta scomparendo nelle grandi e piccole città.
Noi dovremmo dare le rulott nuove quando non ci sono soldi per dare le case hai palermitani che aspettano le case popolari!!!
Però anche nell’articolo si dice che “alcuni vorrebbero lavorare, soprattutto i giovani” e “l’unica possibilità rimane avere una nuova casa e trovarsi un lavoro”, ora tutto ciò significa solo una cosa, che finora non hanno mai voluto lavorare e hanno provato a vivere sulle spalle della società. Va bene che il lavoro non si trova ma loro nemmeno lo cercano e il lavoro è la cosa primaria in ogni società, dire che l’unica possibilità è rimasta il lavoro equivale a dire che hanno provato a vivere in un altro modo senza riuscirci e sono costretti ora a lavorare!!
Secondo un vecchio dato del 2008 dell’assessorato alle polithce sociali della provincia di Palermo, in città esistono circa 25 mila immigrati e decine di comunità straniere tra cui quelle di Tunisia, Marocco, Sri Lanka, cingalese, albanese, mauriziana, cinese, polacca, eritrea, filippina.
Qua leggo commenti del tipo “spostiamoli ma diamogli questo, diamogli quest’altro”…ma dove è scritto che dobbiamo dargli qualcosa? non possono fare come tutti gli altri immigrati e fare lavori di fortuna, per potersi così permettere una casa anche se piccola?
la mia soluzione è semplice basta creare una quindicinia di micro aeree di sosta camper-ruolotte (max 10 posti) con sosta breve massimo di 15 gg attrezzate con w.c. e doccie distribuite in tutta la città pagamento della sosta. semplice limpido e regolare.
quella dei rom è una situazione davvero difficile da comprendere.. io sinceramente in questa città dove manca di tutto e di più, dove non vi è ancora nemmeno un sufficiente servizio di metropolitana e mezzi di trasporto, dove c’è ancora un po di inciviltà ( un po ) e per di più in uno stato come il nostro indietro anni luce rispetto all’Europa la considero un’impresa ardua dare aiuto ai rom..
Credo che bisogni ridefinire la parola “zingaro” o “rom”.. per tale motivo un gruppo di disoccupati provenienti dall’africa si potrebbero oggi definire “zingari africani” e avere diritto di casa, area attrezzata, e cibo.. e scusate, perchè no, non possiamo immaginare un gruppo di palermitani disoccupati definirsi anche “zingari palermitani disoccupati” e avere diritto a casa ,camper, elemosina, area attrezzata ed edifici prefabbricati??
Un tempo chiedendo ai più anziani , gli zingari avevano piccole attività artigianali, lavoravano il legno e le pelli.. oggi purtroppo non fanno più un tubo ( non ho mai sentito parlare di fiera artigianale dei rom ) per cui sono cittadini del mondo senza nazione senza lavoro e purtroppo con la consueta “tradizione” del furto ai non nomadi. Io avrei piacere stessero ben lontani dalla città riqualificando quella zona della favorita ad area verde per i cittadini. L’integrazione dei bambini rom è molto molto difficile.. i genitori impartiscono loro insegnamenti che noi potremo ritenere magari ignorantemente da “selvaggi” e non sono in pochi a rubare..
Anche questo tema meriterebbe una class action.
Veramente uno scandalo senza fine. Non si può più aspettare inermi.
Ma è mai possibile che non si riesca ad individuare un’area fuori città dove collocare le roulotte?
E’ veramente così infleunte questa comunità rom da bloccare ogni idea dii trasferimento?
Non esistono aree in periferia sacarsamente abitate dove poter collocare il campo rom senza che qualche comitato cittadiino venga costituito?
Non può intervenire la protezione civile con lavori di somma urgenza dato il pericolo per la salute umana a seguito delle evidenti carenze igieniche?