Procedono spediti i lavori per il raddoppio della strada statale 640 Agrigento-Caltanissetta, eseguiti dalla società Empedocle scarl di cui fa capogruppo la CMC spa di Ravenna. Ricordiamo che il I° lotto riguarda il tratto che va da Grottarossa, nei pressi dello svincolo Nord di Canicattì fino alla vicina rotonda di Villaggio Mosè sulla s.s.115. Stanno sistemando la viabilità esistente nei pressi di Racalmuto per innestarla nel nuovo tratto che vogliono aprire al transito entro l’estate. I lavori del secondo lotto sono iniziati qualche mese fa e riguardano la fase preparatoria. FOTO DATA 15/04/2011
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Non ho capito bene quale tratto apriranno d’estate….da Racalmuto a Porto Empedocle?
Visto che molti di quelli che scrivono sono ingegneri o futuri tali, volevo sapere da profano se e quali sono i vantaggi nel realizzare un viadotto con le travi in metallo rispetto alle travette precompresse. Cosa cambia in termini di costi, di rapidità di produzione, manutenzione (vanno tinteggiate?), di peso che possono reggere ecc. ecc..
caro arabesk cercherò di essere quanto più semplice possibile:
A) convenienza operativa – la ditta nel porre in opera una struttura metallica si trova a gestire una struttura più snella, e di posa in opera più immediata, inoltre poca differenza strutturale, trave, giunti, viti, bulloni sono tutti in acciaio, immediatamente visionabile in caso di lesioni costruttive, atmosferiche, meccaniche per movimentazione, ecc…
B) strutturale – nella realizzazione di opere in cemento armato il conglomerato cementizio (l’impasto) è resistente agli sforzi di compressione, mentre l’acciaio (tondino ad aderenza migliorata) resiste agli sforzi di trazione, se osservi uno spago che tieni fra le mani tu noti che fa una curva se questo spago lo dividi idealmente a metà nella sezione lunga avrai diviso la parte inferiore che è estremamente tirata (trazione) dalla parte superiore estremamente “compressa”, ecco perché oggi, quando possibile, si realizzano direttamente acciaio sotto e cemento sopra.
C) manutentivo – i costi sono notevolmente inferiori, (se realizzati costantemente) rispetto alla realizzazione di impalcati su opere murarie, in quanto sull’acciaio si opere la sabbiatura (asportazione di ruggine) e verniciatura, invece sul C/A si deve asportare il cemento per controllare lo stato dei ferri spazzolare a mano, verniciare con minio o vernici epossiliche ricoprire con cemento, da sostenere con opere di carpenteria alcune volte fatte a misura
D) manutenzione speciale – sostituire una parte metallica, mediante taglio, sbullonatura e riattacarlo con saldatura o avvitamento è sicuramente più semplice che smantellare un’unica trave di C/A e sostituirla, inoltre la trave in acciaio si rimanda in fonderia, mentre la trave in C/A si può portare solo in discarica e sperare che siano forniti di macchina macinatrice per il recupero dell’acciaio, il conglomerato non è più utilizzabile, se non per fondi stradali.
Spero di essere stato semplice nella spiegazione.
Speriamo proprio che finalmente sia la volta buona. I tempi per ora sono stati paragonabili a ere geologiche. Probabilmente (mi riferisco agli anni passati, non al presente) neanche in Botswana (absit iniuria verbo) si sarebbe dovuto aspettare così tanto tempo per un’opera che tutto è tranne che titanica.