Circonvallazione gestita dall’Anas. Che ne pensate?

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Cosa ne pensate se la gestione della circonvallazione di Palermo, meglio conosciuta come viale regione siciliana, passasse in mano all’Anas? Credete possa cambiar qualcosa? L’idea non è male, nel senso che negli ultimi anni l’Anas sta appaltando diverse opere, in special modo nella nostra regione, con minor lasso di tempo rispetto al passato. I soldi che il ministero delle Infrastrutture mette a disposizione all’Anas sarebbero direttamente gestiti da quest’ultima. L’arteria ha bisogno di nuovi svincoli, PMV, segnaletica orizzontale e verticale di nuova concezione. Insomma, nell’attesa della fatidica nuova tangenziale, non possiamo continuare a sperare che il comune si adoperi per migliorarla, viste le condizioni delle casse comunali.

A voi i commenti…

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15 Thoughts to “Circonvallazione gestita dall’Anas. Che ne pensate?”

  1. Micky_pa

    Se ciò servisse per avere finalmente una circonvallazione degna di tale nome allora dico SI! Ma poi faccio l’autostrada PA – CT e mi ricredo…..
    😛

  2. cirasadesigner

    Magari!!!! Hai ragione a parlare della PA – CT, ma li i problemi sono di altra natura… invece volendo fare degli esempi calzanti, pensa alla circonvallazione di Catania anche quella gestita dall’anas, li si che si ragiona. Se passasse all’Anas, non avremmo semafori o passaggi pedonali che tangano con i rispettivi comitati di quartiere che difendono le cause della “nonna ciccina”… Peccato che sia solo un sogno nella Palermo decadente del Sindaco… Scusate se lo continuo a chiamare cosi Cammarata…. VAI A CASA!!!!!!!!!!!!!!!

  3. Lele

    a CT hanno aperto da poco la circonvallazione che da P.zza Indipendenza porta all’autostrada, che era bloccata da anni, con tanto di inaugurazione in pompa magna con Lombardo al seguito. per non parlare delle tangenziali ed altre bretelle.

  4. Daniele

    Catania è tutto un altro mondo, ci sono stato qualche settimana fà .. tutto estremamente curato, per non parlare della segnaletica, anche quella orizzontale!

  5. Metropolitano

    Vi dirò, l’ANAS, la società che gestisce l’A19 fa vacillare tutti i buoni propositi per gestire un’autostrada così importante: qualche volta percorro quell’autostrada e vedo i tratti con scambi di carreggiata e guardrail da riparare (tuttavia interventi non eterni).
    Ma per gestire quella urbana, la circonvallazione forse sarebbe meglio che sia l’Anas a farlo. c’è un detto che dice meglio tardi che mai. Insomma se viale Regione avesse l’attributo “Anas” credo proprio che non vedremmo ciò che si deve vedere in fotografia o quando la si percorre. Ossìa prima o poi (perchè anche l’Anas ha i suoi tempi morti) vedremmo tutti i guardrails riparati in meno di un anno forse, e non di diversi anni come accade ora perchè gestita solo dal Comune, che per l’appunto sono degli inetti senza speranza. Avremmo una segnaletica esaustiva degna di un’autostrada urbana, avremmo più sicurezza. E quell’incrocio di via Perpignano, che taglia l’arteria in due come una lama di un coltello e che provoca disagi a Palermitani e non (cioè a tutta la provincia da Cefalù all’Aeroporto e non solo…), sicuramente sarebbe un ricordo da almeno un decennio.
    La circonvallazione o tangenziale (se collega direttamente due autostrade in entrambe le estremità opposte) di Catania è gestita dall’Anas e funziona bene, è sopraelevata in certi tratti e non può avere incroci, lo stesso dicasi per quella di Messina. La tangenziale di Palermo invece nasce a raso e poi ha perso tale funzione, divenendo strada urbana per colpa delle precedenti amministrazioni. Ma ora si è arrivati quasi alla conclusione (se non c’è immobilismo assoluto da parte di Scoma e del Comune) che levano l’ultimo tappo, con o senza sottopasso non importa, e così la circonvallazione riacquisirà la sua naturale e antica funzione di tangenziale interna.

    Per caso abbiamo altre notizie aggiornate sulla tanto attesa soppressione dell’incrocio di via Perpignano e sul varco d’uscita che stanno realizzando tra le corsie centrali e laterali ?

  6. pepposki

    Se la circonvallazione fosse gestita dall’anas non cambierebbe nulla rispetto all’attuale stato, avete visto in che stato sono le autostrade siciliane? lasciamo stare…..serve una seria programmazione economica per garantire interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

  7. Io sono d’accordo, ma bisogna essere consapevoli che prima o poi l’ANAS farà pagare un pedaggio in ogni tratta di sua competenza.

  8. trunk

    Tutto ciò che amministra il Comune di Palermo è allo sfascio e allora non ci resta che provare. Sono d’accordo.

  9. Real

    La città è alla deriva!
    Non so quanto convenga che una strada urbana sia sotto il controllo del gestore della rete stradale ed autostradale italiana.
    Già è assurdo che un’autostrada (circonvallazione) tagli in due la città, invece di trasformarla in una via a carattere più urbano la si vuole dare in gestione all’anas così diverrà una vera e propria autostrada. Non mi sembra una soluzione.
    Ci vuole l’autostrada PA – CT .

  10. Luca

    Ragazzi, scusate, ma di che stiamo parlando?
    Circonvallazioni, tangenziali, e strade a scorrimento veloce non fanno mai parte del tessuto di mobilità urbana.
    Si chiamano Tangenziali perchè “tangenti” e servono la cintura cittadina. Circonvallazioni, o “Ring”, perchè avvolgono la citta’ e ne permettono l’ingresso da vari punti.
    E a Palermo e provincia?
    Sono stradoni da dove passa tutto il traffico e da dove non si puo’ entrare in citta’! Altro che sottopassi Perpignano e via dicendo, o Ponti di Focault, qui siamo a mare piu’ che mai.
    Quella strada era pensata per attraversare Palermo da un punto all’altro e permettere uno scorrimento veloce per chi da Trapani va verso ME-CT. Di certo non era pensata come l’indecente e indercorosa strada urbana che e’ oggi.
    Vogliamo poi parlare dell’hinterland? Andare a Carini o Bagheria? Autostrada, o ti spari. Ovviamente con conseguente congestione! W chi progetta la mobilita’ di Palermo!

    ANAS, o altro gestore cosa cambiera’? E’ l’uso della strada che non va!!!

  11. Metropolitano

    Appunto, Luca. E’ per questo che ne stiamo parlando. Si discute su chi sarebbe meglio che la gestisca per ripristinarne totalmente l’uso strategico per il quale l’arteria è stata fatta.

    PS: il “Ring” di cui tu parli ha un nome, e si chiama GRA, presente solo a Roma.

  12. Simix

    Io sarei d’accordo

  13. Calò

    E a cosa dovrebbe servire? L’Anas non mi sembra che gestisca molto meglio le strade di sua competenza. Per le opere da realizzare servirebbero sempre fondi statali o regionali e quindi i palermitani le vedrebbero tra 20 anni lo stesso.

  14. klone123

    MAGARI!!! Però..più verde, più mangia-smog, più mangia-rumore, più segnaletica. Se posso, vorrei proporre un mio intervento passato che credo nessuno abbia letto visto che era isolato e forse un pò fuori tema:

    <>

  15. klone123

    Salve a tutti. Volevo condividere con voi alcuni pensieri e annotazioni per il rilancio e il miglioramento di viale Regione Siciliana. So già che chi come vive a pochi metri da questa “aorta” stradale potrà condividere in tutto o in parte questi miei appunti, mentre molti troveranno quello che scriverò bislacco, fantascientifico, una perdita di tempo e di denaro, insomma un sogno irrealizzabile. Visto e considerato che ormai viale Regione Siciliana è stata assorbita quasi interamente dal tessuto urbano e che ha perso ormai la sua caratteristica di strada extra-urbana o di passaggio, per risanare questa arteria piena di smog bisogna partire da due punti fondamentali: vivibilità dei cittadini che vivono quotidianamente lungo la strada; facilità e velocità di percorrenza degli automobilisti che vi transitano. Ciò che mi è sempre stato a cuore di questo stradone è innanzitutto il fatto che smettesse di essere una fabbrica di smog e un posto invivibile per chi vi passa o vi vive. Da quello che ho appreso da voi “attualmente viale Regione Siciliana assorbe mediamente 70.000 veicoli al giorno circa per un totale di quasi 26 milioni di veicoli annui”. Contro questa ciminiera che uccide i polmoni (e non solo) dei cittadini ci sono varie possibilità: eliminarla del tutto (ipotesi assurda); costruire una tangenziale ex novo, da Carini a Bagheria (ipotesi prospettata sia da voi che dalla provincia regionale), ma serve molta ma molta pecunia; limitare il transito da viale Regione Siciliana (ipotesi difficile da realizzare), tramite o appositi divieti (ZTL) o tramite disincentivi economici (es. caselli a pedaggio) ma questo convoglierebbe il traffico verso altre zone non risolvendo il problema; rendere viale Regione Siciliana un posto un pò più “civile” e limitando ogni tipo di smog. Come? Consideriamo viale Regione Siciliana da via Belgio a via Giafar, dall’inizio dell’A-29 (Palermo-Mazzara del Vallo) all’inizio dell’A-19 (Palermo-Catania), il tratto in cui la doppia carreggiata a 2 corsie ciascuna è di competenza comunale e non ANAS: in totale 12 km circa.

    Vediamo di abbattere innanzitutto la concentrazione di polveri sottili. Misure:
    1. Riasfaltare in toto le carreggiate (le due centrali e quelle laterali) con bitume e Iter TiO2, un composto antismog “spalmato” sull’asfalto che mangia letteralmente il biossido di zolfo e quello di azoto (due delle sostanze più dannose prodotte dalla combustione della benzina) e la cui efficacia è stata testata e certificata da diverso tempo; l’Iter TiO2 ha bisogno di un asfalto steso in diverso modo per poter essere utilizzabile, quindi la sua sola introduzione nell’attuale asfalto di viale Regione non garantirebbe l’azione antismog desiderata.
    2. Ripiastrellare zone pedonali strategiche di viale Regione con Oxigena, una speciale mattonella brevettata dalla Gambarelli che si basa sull’identico principio dell’Iter TiO2, trasformando i biossidi di azoto e zolfo in sali fotocatalitici capaci di produrre ossigeno; il suo utilizzo magari può essere limitato a zone densamente abitate e particolarmente soleggiate visto che il processo catalizzatore necessita dei raggi solari.
    3. Effettuare una totale ripiantumazione degli alberi nello spazio intercorrente le due carreggiate centrali (e magari pure quelle laterali), togliendo gli alberi con radici superficiali o avventizie (es. pini marittimi, pini a ombrello, ecc) e piantando alberi in maniera abbastanza fitta a fusto colonnare, stretto, con radici profonde e fittonanti, per non ostacolare in alcun modo la circolazione, sempreverdi (per evitare anche le foglie secche) e con un medio indice di area fogliare per una buona ossigenzione dell’aria di giorno e non proiettare troppa ombra sulle carreggiate (es. cipressi, ginepri o anche ficus nitida).
    4. Monitorare le zone con il più alto tasso di benzipirene e costituire “aree”, sempre nello spazio centrale tra le due carreggiate, magari fra un albero e l’altro, con piante del genere tillandsia, senza radici e capaci di metabolizzare questo agente inquinante e cancerogeno in buona quantità.

    Vediamo di abbattere pure l’inquinamento acustico. Infatti quanto è fastidioso quel continuo brusio che si sente passando anche solo a 50 metri da viale Regione, figuriamoci per chi vi abita a ridosso. Misure:
    1. Già di per sè la piantumazione di una vasta area insonorizza parecchio, il legno è infatti un ottimo insonorizzante.
    2. Installazione di pannelli stradali fonoassorbenti (anche trasparenti) e barriere acustiche lungo tutti i guardrail (magari con sostituzione degli stessi ove è necessario), compresi svincoli e rotatorie dove è possibile. Questo sarebbe fattibile in quanto stiamo parlando di una strada urbana continua in cui l’impatto estetico e ambientale di tali elementi verrebbe compensato da altri interventi o dallo studio architettonico di barriere capaci di adattarsi all’arredo e al contesto urbano.

    E adesso passiamo alla viabilità, pedonale e veicolare. Poche semplici idee di cui già voi avete parlato. Misure.
    1. Ponti pedonali ogni 400-500 m. Basta coi semafori pedonali. Il cittadino deve andare oltre la via, il viale, il vicolo o la superstrada. Deve potersi riappropriare del proprio spazio e del proprio tempo senza sottostare alle logiche semaforiche che, oltretutto, danneggiano il traffico veicolare. I ponti di Perrault non erano una cattiva idea ma purtroppo sappiamo tutti dove sono andati a finire. Certo che solo quelli non risolvono la situazione dell’attraversamento pedonale di viale Regione. C’è bisogno di più sottopassi e ponti pedonali da parte a parte.
    2. Risolvere il nodo via Perpignano facendo passare via Perpignano sotto viale Regione Siciliana e non viceversa. Abbassare le corsie laterali di viale Regione Siciliana a 50 m dall’incrocio al livello del sottopassaggio di via Perpignano e studiare possibili rotatorie o simili (lo spazio laterale per queste possibili alternative secondo me c’è tutto). (Mi dispiace ma su via Perpignano non ho molte idee, è dura…)

    Ovviamente tutte queste mie idee devono essere comprensive di studi preliminari e manutenzione, senza contare il totale rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale, il posizionamento di punti luce strategici e il recupero delle zone verdi o abbandonate lungo il percorso della circonvallazione.

    Spero di scatenare un dibattito prolifico e amichevole.

    Link utili:

    -Barriere antirumore
    http://it.wikipedia.org/wiki/Barriera_antirumore
    http://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:XRKjcqmeWjwJ:www.inquinamentoacustico.it/_dowload/Barriere%2520antirumore%2520-%2520baistrocchi.pdf+pannelli+fonoassorbenti+stradali+abbattimento+rumore&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESiS6XIi5GGgKYXd20U28f1lN-TzaTMBDRMgY3mARwDtk6ATO31Zeck-vc87k8M-UjNr_Ctyvb6XghliQ-YSI7lshFN0HUSZXnU1ezwd-jyMEhwTaz9JJrSpFdixSY-krXsOq74b&sig=AHIEtbSalvDhdY69Vk4WomF4BcbDeYGs-w

    -Tillandsia
    http://it.wikipedia.org/wiki/Tillandsia
    http://www.repubblica.it/online/auto_prima/pianta/pianta/pianta.html
    http://www.twenga.it/dir-Giardinaggio-Bricolage,Alberi-Arbusti-e-Piante,Tillandsia
    http://www.ciao.it/Tillandsia__91438

    -Oxigena
    http://www.rainews24.rai.it/it/news_print.php?newsid=41800
    http://www.gambarelli.it/eng/products/oxigena/index.php

    -Iter TiO2
    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/02/21/asfalto-antismog-in-viale-regione.html
    http://www.lamiaaria.it/news/aria-nel-mondo/messo-a-punto-nuovo-asfalto-antismog-10109.aspx
    http://current.com/groups/ambiente/92368849_l-asfalto-che-mangia-lo-smog-funziona.htm
    http://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:kwO0xV7qLMQJ:www.iterchimica.it/public/download_upl.asp%3Fdtl%3D455%26id%3D377%26dt_fl%3Ditertio2.pdf+Iter+TiO2&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESheLv8FRbhkSipS7XsM9yuLkb673QsBr_OHAFfzLE1f9VRY7WFTJGb6kreYRKHdk2auR80znSee559yKGnjlT_3zvjneSqrtN1lYnhS_5M2Ahic8YoJDvdJWEAPlrF3bxe8YX7D&sig=AHIEtbRXd4qciM568pLTll61ZrgN54fi7Q

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