18 anni dopo è sempre vivo il ricordo di chi cercava di vivere nella legalità in questa città.
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vorrei che Palermo non si ricordasse di Falcone solo il giorno della sua morte, ma che si ricordasse SEMPRE per cosa è morto, perché questa città sembra essersene dimenticata…o semplicemente non interessa più a nessuno.
ci sono eventi organizzati?
Quanto hai ragione…
La MAFIA e’ il CANCRO di questa citta’, della Sicilia tutta, radicato sempre piu’ che mai nel cervello della gente.
Quattro esseri inutili, ignoranti e vigliacchi in mezzo secolo hanno disintegrato la cultura, le bellezze naturali e la reputazione di un’isola che sin dai tempi dei Romani era il centro del mondo!
Bisogna ricordare lui così come tutti coloro sono morti nella lotta per la legalità non solo in questi giorni, ma nella vita quotidiana…perchè altrimenti si diventa meramente ipocriti.
Solo eroi come Falcone e Borsellino avevano le forze per debellare questa piaga. Non ci potrà essere nessuno come lui. Come ironicamente dissero i ragazzi di Locri “e adesso ammazzateci tutti”. Beh, prima si abbatte la cupola, più rapidamente si elimina la sporcizia per le strade della città (è una metafora). Ci vorrebbe una bella “pulizia di primavera” e riportare veramente il senso della legalità a tutta Palermo.
Voglio solo pubblicare un link a youtube, molto triste… Forse è vero… E potrebbe benissimo applicarsi a Giovanni Falcone
http://www.youtube.com/watch?v=TYsg3ouzjvs
La giornata è stata ricchissima di eventi, a partire dalle 2 navi arrivate all’ alba con 2500 ragazzi (bambini !) provenienti da tutta Italia e non ancora finiti.
Vi invito caldamente a leggere dalla prima all’ ultima parola quanto scritto da Manfredi Borsellino
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2010/05/22/news/la_mia_vita_tra_due_stragi_a_capaci_mor_anche_mio_padre-4255159/
I negozianti parlano, scatta il blitz antimafia
intercettati attentati e minacce del racket.In manette sono finiti Marcello Campagna, 42 anni; Massimo Di Fiore, 36 anni; Pietro Pipitone, 30 anni; Diego Ciulla, 49 anni. È proprio quest’ultimo la sorpresa dell’operazione condotta dal Reparto Operativo dell’Arma, diretto dal tenente colonnello Paolo Piccinelli. Ciulla è un commerciante molto noto in città, titolare di una catena di negozi di pelletterie e abbigliamento con l’insegna “Hessian”…..(!!!!!)Ciulla chiedeva una cifra di denaro da pagare a titolo di aiuto ai carcerati, che necessitavano di finanziamenti per loro e per il pagamento degli avvocati”. Il commerciante estorsore continuava a condurre una doppia vita: fra gli incontri di mafia e le richieste di pizzo si occupava dei negozi “Hessian” e preparava il suo matrimonio. L’arresto l’ha sorpeso a due giorni dalle nozze.
Io oramai non mi meraviglio più di nessuno.!