La città del disordine inutile

Spread the love

Ogni qual volta giro per le strade della nostra bella città non posso fare a meno di pormi una domanda. “perchè tutti questi pali sparsi anche in pochissimi metri di marciapiede?!”. Si vede di tutto, dalla disastrata segnaletica stadale a pali, una volta utilizzati per la pubblicità oggi tristemente abbandonati. Ho fotografato questo tratto di marciapiede a piazza San Domenico perchè mi sembra emblematico del problema.

In poco più di venti metri di marciapiede ben sette pali, sei con segnaletica stradale e uno che una volta reggeva la targa con il nome della piazza oggi inutilizzato. Io mi chiedo se fosse possibile razionalizzare la segnaletica in modo da inserire più cartelli stradali riferiti ad un medesimo luogo in meno pali.

Il risultato è di un disordine sconcertante che concorre con i soliti motorini e le decine e decine di vasi per piante (tutti rigorosamente l’uno diverso dall’altro) messi sui marciapiedi dai vari negozianti come a “marcare il territorio”, a stringere spazi già angusti, con buona pace dei poveri passanti costretti a fare lo slalom in mezzo.

Purtroppo è un problema che non affligge solo i disastrati mandamenti antichi, ma un poco tutta la città, piazza Verdi, Politeama, via Leonardo da Vinci, via Sciuti etc etc, dove anzi il problema sembra addirittura acutizzarsi. Tutti penso avrete fatto caso alle aree di marciapiede, di proprietà del condominio antistante, accuratamente recintati da catene, vasi, paletti e quant’altro sia possibile utilizzare, riducendo il marciapiede calpestabile solitamente a ridicolissime striscioline (sempre affollate dalla solita onnipresente segnaletica).

Il caso più eclatante è quallo di via Marchese di Villabianca, nel tratto tra le vie Laurana e via Streva, dove il marciapiede, di fatto abbastanza ampio è diviso in due parti. La parte interna, proprietà privata e la parte esterna di transito pubblico che si e no è larga poco più di un metro, ingombra di pali, cestini,vasi e neglie varie.

In più aggiungiamoci le strutture ormai tanto comuni tra bar pub, coperte a ‘mo di veranda che altro non fanno se non intasare i nostri già tanto stretti marciapiedi. La situazione è senza via d’uscita? Non c’è qualcuno a cui rivolgersi al Comune per che ne so creare una “squadra del decoro urbano”? che abbia solo questa mansione, cioè girare per le strade decidendo con pieni poteri ciò che può rimanere e ciò che se ne deve andare, ciò che va modificato e ciò che va spostato. Li dessero a me sti poteri, smantellerei una città. Utopia.

Post correlati

11 Thoughts to “La città del disordine inutile”

  1. pienamente d’accordo, ne parlavo proprio su skyscraperforum. è stata la prima cosa che ho notato nell’ultima mia visita a Palermo. la città trarrebbe un grandissimo beneficio da una razionalizzazione della segnaletica e di quei tanto “amati” cavi volanti. speriamo ci si adoperi per risolvere la situazione

  2. Roberto1

    Immaginate solo per un momento di essere costretti a muovervi su una sedia a rotelle. O più semplicemente immaginate di avere un passeggino.

  3. MAQVEDA

    Già è complicato in certi casi muoversi a piedi nel pieno delle proprie potenzialità motorie……….

  4. Lele

    mettiamoci anche le vecchie mini torri dell’enel, che sostenevano le vecchie linee aeree. sono disseminate un pò ovunque, naturalmente nei marciapiedi. sono inutilizzate da anni ma nessuno fa nulla. proverò a scrivere all’enel al dipartimento che si occupa di questo.

  5. @ Lele, in particolare 3 sono piazzati davanti al teatro massimo e fanno veramente schifo.

  6. MAQVEDA

    Vi riferite a quei parallelepipedi di plastica con lo sportellino? non sapevo fossero inutilizzati.
    @Paco hai centrato, quello che c’è davanti il Teatro Massimo è una cosa che mi ha sempre sdegnato, in più sono sempre imbrattate e piene di manifestini. Basterebbe così poco, eliminare due “neglie” e il marciapiede sarebbe meravigliosamente sgombro. E non mi riferisco solo a segnaletica e arredo disordinati. Farei volare anche l’orrenda edicola davanti il chiosco Ribaudo. Sarebbe meglio realizzarla in un piano terreno di edificio sempre in piazza o nelle vicinanze, ma quello scatolone davanti il Teatro lo odio.

  7. MAQVEDA

    Per non parlare dei vecchi pali dell’illuminazione tutt’ora presenti in via Libertà tra la Statua e via Notarbartolo.

  8. Ed anche il banchetto del fioraio…

  9. MAQVEDA

    Ovvio, sempre per rimanere in tema tempo fa ho notato con piacere che il fioraio che stava al centro di piazza Nascè si trasferito in un locale in uno dei palazzi della piazza. Almeno ogni tanto qualcosa di buono. Ora dobbiamo solo lagnarci dello schifo dei cassonetti interrati e non, sempre ricolmi di spazzatura.

  10. MAQVEDA

    La lista potrebbe non finire mai, penso anche al fioraio sul marciapiede davanti San Domenico, un disastro.

  11. Lele

    @paco…io mi riferisco alle alte mini torri di ferro, abbandonate da anni ai borsi dei marciapiedi.

Lascia un commento