Il sostituto procuratore Carlo Marzella ha terminato l’indagine sulla dirigenza dell’Amia. Sono sotto accusa in 13 tra cui l”ex presidente Vincenzo Galioto, il direttore generale Orazio Colimberti, i membri del consiglio di amministrazione e quelli del collegio dei sindaci, i revisori dei conti e due commercialisti esterni accusati di false comunicazioni e illegale ripartizione di utili o di acconti sui dividendi.
L’azienda ha un buco in bilancio per 150 milioni di euro. Secondo i pm gli indagati avrebbero creato un falso bilancio (perseguibile su querela di parte) per «procurare agli amministratori dell’Amia un ingiusto profitto in quanto i compensi degli amministratori erano ancorati ai risultati di esercizio conseguiti, con la conseguenza che la rilevazione di utili derivati dalle false comunicazioni sociali consentiva agli amministratori di ottenere remunerazioni superiori a quelle che sarebbero state normalmente deliberate dall’assemblea dei soci». (Rosalio)
Speriamo che paghino..e tanto. Perchè per i loro interessi hanno messo una città in ginocchio.
La mia amata città ridotta uno schifo per loro … li odio!!!!!!