A tu per tu con un arrogante e incivile: botta e risposta per una cartaccia a terra

Spread the love

Dal nostro gruppo facebook riportiamo questo breve racconto, emblema del comportamento di molti palermitani e della concezione del “pubblico”. Un mix di arroganza e ignoranza che non merita ulteriori preamboli.


 

Questa mattina (ieri, ndr) ho avuto un piccolo battibecco con una signora ca s’ammuccò un calzone e come vedete in foto ha buttato la carta per terra…

E’ vero che ognuno deve farsi i “fatti” propri ma io queste cose non le sopporto anche perché di fronte c’erano i contenitori e quindi da buon cittadino ho chiesto alla signora

mi scusi ma perché ha buttato la carta per terra visto che là di fronte ci sono i contenitori?

E mi ha risposto..

picchì a strata è pulita?”

E io: “signora non è che se la strada è già sporca noi dobbiamo continuare a sporcarla e poi a 5 metri ci sono pure i contenitori“. La sua risposta è stata:

e allura picchì ci su i spazzini?” Le ho chiesto “ma che risposta è?” E mi risponde “i spazzini siaibbinu pi chistu“.

Alla fine la carta nel contenitore l’ho buttata io ma a lei come potete capire non glien’è fregato niente e l’ho salutata in modo schifato perché ho capito che con questa gente è anche inutile parlarci e purtroppo in questa città siamo strapieni di questi elementi.

Poi non vi lamentate quando per esempio con un pò di pioggia si allagano le strade!

S.B.

 

Post correlati

13 Thoughts to “A tu per tu con un arrogante e incivile: botta e risposta per una cartaccia a terra”

  1. Templare

    Ecco, servirebbe un po’ di buon senso e capire che ci sono situazioni in cui civiltà e democrazia vanno messe di lato ed occorre una sana dose di repressione. Tipo che alla prima risposta di questa non-umana gli si pianta una manganellata in pieno setto nasale e si sporca la strada con ben altro che la cartaccia. State sicuri che la prossima volta la carta la butta nel cestino. Scusate, ma la sociologia spicciola me la s….o p…e p…e in momenti come questi. Povera Palermo…

    1. flat_eric

      Adesso lo so che verrò massacrato, ma ci vorrebbe un nuovo Mori.

      1. Templare

        Fregatene del massacro, il politicamente corretto in salsa buonista è la moda degli ultimi anni…

  2. Perfetta descrizione di quello che sono l’ 80% dei palermitani, e badate bene, non siciliani ma PALERMITANI! TANTO sanno bene che nessuno è presente per multare e anche lo fossero non vedono nulla.

  3. fabio77

    Purtroppo la “signora” fa parte della maggioranza numerica dei palermitani che sporcano ed inquinano, f……ndosene dell’ambiente, del prossimo e dei loro stessi figli.
    Immaginatevi la “signora” che trascorre con suoi simili una giornata la mare o ad arrostire alla Favorita, cosa lascia in giro….
    L’ignoranza, condita da inciviltà, è una brutta bestia e a Palermo regna sovrana.

  4. alexcritica007

    “A munnizza è idda”.

  5. augustedupin

    Ci vorrebbe la rieducazione. Nel senso cinese, nei campi di lavoro.

  6. Athon

    In genere, anziché mettermici a discutere impostando il discorso sul buon senso e sulla civiltà (in tal caso per me la partita sarebbe persa in partenza), prendo questa gente in contropiede, evitando il più possibile il botta/risposta diretti.

    Raccolgo infatti quanto hanno gettato a terra e, con uno sguardo e un fare gentili e premurosi (sono fondamentali, altrimenti non funziona), nonché con una rapidità che non lascia all’altro il tempo di riflettere, glielo riconsegno dicendo: “signore/a, mi scusi, le è caduto, ha perso questo”. Vi dirò che, almeno finora, ha funzionato sempre! Lì per lì mi guardano basiti ma, non capendo da subito se davanti hanno pazzo o uno normale, riprendono quanto avevano buttato, e un paio di volte mi sono addirittura sentito rispondere un istintivo “grazie”, a cui io ovviamente ribatto dicendo “prego, si figuri”, e mi allontano.

    Evidentemente la dinamica è così anomala che non hanno modo di elaborare istantaneamente quanto sta accadendo e quando sto dicendo loro: si crea nella loro testa un attimo impercettibile di confusione che li frastorna lì per lì. Solo dopo un secondo o poco più, inizia l’elaborazione di quanto è accaduto e del messaggio indiretto che ho lanciato loro.

    Rusultato: ho evitato lo scontro diretto che mi avrebbe visto in ultimo perdente (accusare l’altro apertamente, anche se con gentilezza, di aver avuto un comportamento sbagliato, mette l’altro istintivamente nella posizione del controattacco); ho ottenuto quanto volevo (che la persona in questione riprendesse quanto aveva gettato); ho lanciato il mio messaggio (non si butta niente per terra).

    Consiglio di provare. Finora mi sarà capitato una decina di volte e ha sempre funzionato.

    1. angrollo

      Sono d’accordo, meglio evitare la discussione. D’altro canto, come dice O Wilde, mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza.

  7. Giuseppe

    Purtroppo educazione e civiltà e sinonimo di rigetto,inpariamo alle scuole il rispetto l ‘educazione per noi stessi e per il prossimo. Dobbiamo dare noi tutti un piccolo contributo di civiltà per questa città , che viene amministrata in maniera vergognosa. I cestini che anno collocato di recente non vengono svuotati ogni mattina per cui si crea attorno una micro discarica ,oggi ho potuto costatare che due studentesse,la prima visto il cestello pieno ha poggiato la lattina sopra cadendo a terra fregandosene,la seconda il bicchire di plastica la posato sopra una casetta telecom molto fine la ragazza .in quel momento immaginavo di essere un vigile per multare.

  8. Poi si pensa che gli alieni non siano tra noi……. In fondo vengono e vivono in un mondo parallelo al ns solo che troppo spesso si accavallano……

  9. Palerma La Malata

    Dalla tua descrizione della signora scommetterei che era un calzone fritto.
    Si sa che i calzoni al forno sono per persone un tantino più sofisticate.

  10. Palerma La Malata

    Dalla tua descrizione della signora scommetterei che era un calzone fritto.
    Si sa che le persone un tantino sofisticate preferiscono ammuccarisi il calzone al forno.

Lascia un commento