LA PROPOSTA| Una pista ciclabile lungo via Maqueda

Spread the love

Ce l’abbiamo proprio sotto gli occhi e basterebbe regolamentarla e renderla definitivamente fruibile ai ciclisti. Parliamo infatti dell’attuale corsia preferenziale di via Maqueda, nel tratto compreso fra i 4 Canti e la Stazione C.le e che potrebbe diventare pista ciclabile bidirezionale.

Immagine

 

L’attuale corsia preferenziale è ad oggi percorsa dai bus delle linee 101 e 102 dirette alla Stazione C.le e dai mezzi autorizzati. Ma dal 4 Giugno verrà attuata definitivamente la ZTL in via Maqueda e i bus dirotteranno il proprio percorso lungo la corsia preferenziale di via Roma per raggiungere la Stazione. Di conseguenza non ci sarebbero più bus che percorrerebbero questo tratto. E allora perché non sfruttare l’occasione per farla diventare pista ciclabile bidirezionale? Sistemare i coni dei cordoli per aumentare la visibilità nelle ore serali, e l’adeguamento della segnaletica orizzontale e verticale.

Fra l’altro, questa corsia ciclabile si andrebbe ad aggiungere al primo tratto di via Maqueda già regolamentato per il transito delle biciclette. Il risultato sarebbe di ottenere un unico asse ciclabile fra il Massimo e la Stazione C.le, in pieno Centro Storico.

Insomma, un intervento che non richiederebbe grandi investimenti ma soprattutto tempi tempi celeri per la sua attuazione. La proposta è stata inviata all’Assessore alla Mobilità e attendiamo risposta ufficiale. Voi che ne pensate?

Post correlati

15 Thoughts to “LA PROPOSTA| Una pista ciclabile lungo via Maqueda”

  1. punteruolorosso

    d’accordo.

    c’era chi parlava di portare la strada al livello del marciapiede, col basolato. ma bici e basolato non vanno tanto d’accordo, soprattutto quando piove. e poi non so se via maqueda sia mai stata senza marciapiedi, quindi l’operazione potrebbe essere antistorica.
    altre idee: rendere via roma a doppio senso facendo passare il tram e i bus in mezzo, a mo’ di spartitraffico. le corsie preferenziali laterali sparirebbero, lasciando spazio al transito. nessun conflitto con la metro, che ha poche fermate e niente capillarità.

  2. MAQVEDA

    Via Maqueda un domani DEVE essere basolata (e i marciapiedi vanno mantenuti). Se è ben tenuto, io in bici sul basolato non ho problemi, neanche quando piove.

  3. huge

    In via Maqueda io i marciapiedi li eliminerei. Unica superficie, interamente pedonale.

    Riguardo al tratto in questione, l’idea è ottima, ma solo se viene pensata un pista ciclabile separata da barriere fisiche dal resto della strada. Qualcosa di compatibile con il contesto (no a orrendi cordoli di gomma). Certamente niente semplici strisce sull’asfalto, che nessuno rispetterebbe.

  4. peppe2994

    ottima idea ma concordo con huge, ci vogliono barriere fisiche insormontabili che separino la pista ciclabile.
    Questo discorso, vale anche per le corsie riservare ai bus in giro per la città, a cominciare da via Roma lato mare.

  5. piero68

    Che siano da esempio quelle gia’ costruite, piene di criticita’, per un’eventuale costruzione di nuove piste ciclabili.Devonno essere totalmente distinte dalla sede stradale e dai marciapiedi,possibilmente ad un livello diverso,ben visibili,io le farei blu intenso,invece di quel rosso scoloritissimo, e ben segnalate, sia con segnaletica orizzontale che verticale.

  6. Normanno

    Secondo me bisogna capire bene quale è il progetto finale.In altri termini capire se anche qual tratto sarà o no attraversato dalle macchine.Io do per scontato che anche il tratto cattedrale quattro canti sia pedonalizzato come il tratto massimo quattro canti e allora ha senso una pista ciclabile che parta dal teatro massimo e arrivi al teatro massimo con il percorso Massimo-quattro canti-cattedrale-papireto-via volturno massimo.Se nel tratto quattro canti stazione passano le macchine a palermo si corrono gravi rischi a camminare in bicicletta e poi una volta arrivati alla fine di via maqueda che fa si ritorna indietro o si pensa di affrontare la giungla di corso tukory?in conclusione io farei pista ciclabile dal massimo ai quattro canti(che gira verso la cattedrale) e zona pedonale con basolato per terra nella zona quattro canti fine via maqueda (stazione per intenderci)

  7. Normanno

    Poi bisognerebbe anche porsi la domanda su cosa servano le piste ciclabili,perchè io lavoro in zona cala e in tutti questi anni non ho mai visto palermitani che sfruttino la pista di via crispi che rimane sempre desolatamente deserta.Le piste ciclabili servono per fare un giro nei monumenti per i turisti e i palermitani nel tempo libero?,benissimo allora la pista di via maqueda va benissimo e va fatta,la pista serve per andare al lavoro in bici invece della macchina?Ma quanti palermitani lo fanno?

  8. @Normanno, abbiamo anche proposto il tratto di cui tu parli e battezzato “anello ciclabile”. Non penso ci vogliano grandi investimenti e di sicura fattibilità.
    Unico dubbio: la corsia preferenziale di corso Vittorio Emanuele sarà attraversata solo dalla line 105 (la 104 non transiterà più da via Maqueda).
    Sulla carta si potrebbe sfruttare come tronchino ciclabile per chiudere il cosiddetto anello.
    Ma nell’ottica di riorganizzazione delle linee Amat, si parla di aumento delle corse per la linea 389 con prolungamento fino a porta Felice…quindi dovrà risalire corso Vittorio…
    Non so se ho reso chiaro il ragionamento

  9. Normanno

    Visto che mi pare fosse un invito a illustrare le proprie idee concludo dicendo che secondo me bisognerebbe impostare l’anello ciclabile sopracitato chiamandolo l’anello dei monumenti,mettere due stazioni di bike una al massimo e una alla martorana in modo che si possa prendere la bici al massimo poi lasciarla alla martorana e vedere i monumenti (martorana cattedrale eccetera) poi riprenderla e completare il giro al massimo da dove si era partiti.Non vorrei essere sempre pessimista ma quando faranno la pista ciclabile in via maqueda senza le stazioni per affittarle e senza un progetto preciso la pista ciclabile sara solo spazio rubato ai pedoni perche i turisti la bicicletta non l’hanno e i palermitani prima di arrivarci in via maqueda devo affontare il traffico di palermo.Mi attendo una pista ciclabile senza bicilette che ci passano sopra.Se ci fossero le stazioni io per primo un giretto me lo farei volentieri

  10. Irexia

    @ Normanno Veramente io di gente in giacca e cravatta o con la borsa da lavoro sul cestello della bici ne ho vista… Palermitani che vanno a lavoro con la due ruote a pedali ce ne sono tanti… E anche i ragazzini che fino a qualche anno fa avremmo visto scorazzare con motorini rumorosi e truccati, oggi si muovono in bicicletta e anche la sera!

    Per quanto riguarda la pista ciclabile in via Maqueda: sarebbe assolutamente un’occasione da non lasciarci scappare! Solo che, in un’ottica di futuro restayling, non spenderei troppi soldi, traccerei le strisce bianche per terra con le due direzioni da/per stazione centrale e metterei le barriere come in via Crispi

  11. punteruolorosso

    le barriere di via crispi sono orrende e impediscono la circolazione, devi scendere ogni cento metri perché i pali impediscono alle stesse bici di passare. imbecilli

  12. gaetano73

    @Normanno: vado in bicicletta a Palermo da diversi anni…ho sviluppato uno stile di guida “aggressivo” che mi permette di rendermi visibile alle auto ed evitare di essere arrotato (!!!)…posso dirti che negli ultimi anni gli utilizzatori di bicicletta in citta’ sono piu’ che decuplicati, complice la crisi economica ma anche una sorta di coscienza ambientalista. Inoltre molti ragazzini cominciano a pensare che girare in bicicletta (magari con la scatto fisso) non sia piu’ da sfigati ma da “fighi” quindi ben vengano le piste ciclabili in tutta la citta’! Quella di Via Crispi e’ inutilizzabile a causa degli odiosi paletti e del fondo deformato

  13. Athon

    Se il sogno largamente condiviso è quello di vedere un giorno via Maqueda basolata nonché completamente e definitivamente pedonalizzata, perchè realizzarvi piste ciclabili?! Anch’io, come altri, non credo che basole e biciclette non vadano d’accordo…

    In pieno centro storico, anzi proprio nel suo cuore, francamente eviterei interventi intrusivi e dal sapore comunque “moderno”. Lì semmai ci vanno basole, una nuova illuminazione, panchine, bei vasi etc…etc… Altro che, come qualcuno suggerisce, “barriere fisiche insormontabili” che separino le piste ciclabili tracciate con colori come per esempio un “blu intenso”, magari ad un diverso livello dalla sede stradale e con segnalatica sia orizzontale che verticale…

    No, non sono sono affatto d’accordo con la proposta di una pista ciclabile in via Maqueda.

    Le piste ciclabili sono un’ottima idea e realizzarle per bene significherebbe rendere Palermo più moderna e civile. Tuttavia credo andrebbero pensate solo per tutte quelle zone di Palermo, tantissime, che sicuramente non saranno mai interessate da interventi di pedonalizzazione.

  14. Irexia

    @ Athon
    La pista ciclabile è ovvio si debba fare soltanto dove camminano anche le macchine, serve proprio per stabilire dove possono andare le une e dove le altre! In una via Maqueda completamente chiusa al traffico non ha senso nè fare il percorso bicicletta rialzato (barriera architettonica), nè le strisce tracciate per terra (nessuna funzionalità), nè tanto meno mettere le barriere che io stessa ho proposto di montare oggi, ma solo come misura temporanea in vista di un futuro restayling, e se proprio si vuole segnare la pista ciclabile (come è stato fatto, ma soltanto con le strisce bianche, e non è affatto male!)!
    Non è vero comunque che una pavimentazione diversa dall’asfalto non vada d’accordo con le biciclette! E poi, oltre al basolato ci sono anche i sampetrini!

Lascia un commento