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11 Thoughts to “Parco Cassarà: sboccia il roseto”

  1. punteruolorosso

    questo roseto è semplice, e valorizza le rose.
    l’economia mafiosa tira ancora sul businness del cemento, ed è così che chiamano giardino quelle cose simili a gibellina. mi sembra che col parco uditore e con questo si sia un po’ invertita la tendenza.

    che fine hanno fatto i laghetti?
    ci possiamo proprio rinunciare?
    non fanno schifo quelle depressioni piene di erbacce e opere d’ingegneria idraulica lasciate a metà? se riempite d’acqua sarebbero il vero fiore all’occhiello del parco

  2. anche il roseto risulta un pugno nell’occhio, con tutte quelle erbacce attorno. Mi da un senso di disordine assoluto e non riesco proprio a trovarci nulla di positivo. L’effetto poteva essere decisamente diverso se avessero piantato il prato. Ecco a Monza ad esempio http://3.bp.blogspot.com/_DOOaGUJ_050/TApzZ14z4jI/AAAAAAAABNs/ujb9IOpMcYM/s1600/Roseto_Monza04.jpg Spero che la nuova amministrazione trovi il modo di recuperare questa schifezza di parco

  3. @punteruolorosso:
    il laghetto , secondo le ultime notizie in mio possesso, attendeva lo sblocco dei fondi per gli interventi di manutenzione dei manti impermeabili.
    Per il resto vorrei far notare che questo roseto non ha nessuna cementificazione attorno, bensì è circondato dai vecchi muretti rurali e l’effetto di presenza è molto gradevole, anche a livello cromatico.

  4. Fulippo1

    E’ vero, di presenza è molto gradevole. Non sono un tecnico nel settore, ma mi pare anche fatto bene.

    I laghetti in effetti sono li in attesa che qualcuno li degni di importanza, e la cosa assurda, che si aspettano fondi per una cosa già pagata ma fatta male. In teoria il rifacimento non dovrebbe essere a spese di chi ha sbagliato?

  5. renard

    Per il roseto Terrasi l’assessore Barbera ha recentemente detto che c’è troppo cemento per chiamarlo giardino ed ha deciso di modificare il progetto (a costi e tempi invariati). Inoltre ha detto che i lavori sono al 75%.

  6. Antonio73

    e ti pareva se blackmorpheus non doveva essere contento…palermitani nemici ra cuntintizza…..

  7. punteruolorosso

    un parco che è ancora, in molte parti, una schifezza, ma che non ha un carattere definitivo e strutturale, rigido, turgido come alla zisa, dove ormai non c’è più niente da fare, da inventare, da veder crescere perché tutto è già deciso dalla cazzuola e corrotto dallo spray cafone, che guarda caso è una costante dei cemento-giardini di casa nostra. se la zisa non fosse uno di quei cemento-giardini, non soffrirebbe per quelle bombolette.
    ULTRAS CURVA SUD…ma andate a quel paese! quasi quasi mi viene voglia di tifare catania, salvo scoprire che gli ultrà catanesi (lombardo incluso) fanno ancora più schifo.
    questo parco invece è molto flessibile, non duro all’occhio, non cementificato, e come l’uditore ha delle potenzialità enormi. secondo me, finora, sfruttate solo al 30%.
    speriamo per i laghetti…

  8. sebastièn

    La soluzione per il roseto Terrasi sarebbe di chiamarlo cementeto. Un cementeto abbellito da qualche rosa variopinta. Saremmo anche alla fine dei lavori. Un cementeto non esiste da nessuna parte, soprattutto abbellito da rose.

  9. sebastièn

    @ antonio 73: “nemici ra cuntintizza” è bellissimo, lo metto subito a repertorio, penso lo userò già satasera, grazie e complimenti.

    @ blackmorpheus: sono d’accordo con te che il roseto Cassarà sarebbe molto più bello su un prato, o con altre soluzioni più tipiche della nostra cultura, che è un po confusionario, però così come è, non è un pugno nell’occhio, dai!

  10. @Antonio73

    nemico ra cuntintizza? No, meglio far finta che quello sia un parco 😉 sembra quasi che tu non abbia mai visto un parco vero. A recintare un pezzo di terra incolta erano bravi tutti, non c’era bisogno di spendere 11 milioni di euro

  11. grillo79

    ultimamente sono stato a correre al parco cassara e la cosa piu fastidiosa non sono le erbacce – e ora vi spiego il perche – ma i malacarne che giocano a pallone…
    Quelle che vengono chiamate erbacce infatti sono quesi tutte essenze spontanee di flora mediterranea di cui potrei citarvi molti nomi e qualità…capisco che ovviamente in un parco cittadino creato per il pubblico godimento siano un pugno in un occhio…quantomeno questo ale per la zona che va dall’anfiteatro a via basile, perche la parte di via pitre vicino a villa forni è abbastanza carino (se non fosse appunto per la “fauna” umana che frequenta i prati…adolescenti in calore cu i capiddi tisi…)…credo che allargando la zona prativa e curando settimanalmente la crescita delle piante spontanee tra qualche anno – appena cresceranno i lecci e gli altri alberelli – sarà un bel posto!

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