LA SPIAGGIA DI ROMAGNOLO: CHI NON VUOLE CHE RINASCA?
Giorni fa uno strano incendio, in pieno giorno, ha parzialmente distrutto il pontile di Romagnolo.
La storia di tale pontile è una storia poco edificante dove le istituzioni pubbliche, come al solito, non ne escono molto bene .
Realizzato, sulla storica spiaggia di Romagnolo, nel lontano 2003 dalla Provincia di Palermo , è costato ben 2 milioni e mezzo di euro ma non è mai stata ufficialmente aperto al pubblico .
Teoricamente avrebbe dovuto rilanciare turisticamente la spiaggia di Romagnolo, penalizzata e degradata pesantemente durante il “Sacco edilizio” ( la zona era diventata la discarica della città) .
Il pontile purtroppo è stato abbandonato da anni al degrado, pericolante e più volte sequestrato a causa della propria inagibilità.
Con lo scioglimento delle province, il pontile è passato sotto la “gestione” della Regione Siciliana.
Nel 2019 la Regione, con un bando, ha cercato di darlo in concessione onerosa a privati .
Nonostante le pessime condizioni , la concessione è stata aggiudicata per 30 anni alla società “Aenne Press Spa, una solida realtà imprenditoriale impegnata nella grande distribuzione di giornali, libri e riviste.
La ditta che ha vinto il bando si era impegnata a farsi carico delle spese di ristrutturazione della passerella e del pagamento del canone annuale di concessione.
Il progetto di riqualificazione del luogo prevede la creazione di un lido affiancato da un bar, un ristorante, una piscina, un’area sportiva e un parcheggio.
La struttura sarà dotata di pannelli fotovoltaici.
Tale nuova struttura avrebbe rilanciato la spiaggia e la costa sud
Purtroppo il Covid ha bloccato tutto.
In questi mesi si è ricominciato a trattare. Proprio qualche giorno fa sono terminate le prove di sforzo e i carotaggi sul luogo interessato, effettuate da un’azienda privata incaricata dalla “Aenne Press Spa. I risultati dovrebbero essere resi noti a breve.
Perciò , tra non molto, sarebbe stato firmato l’accordo definitivo con la Regione e probabilmente la prossima estate la spiaggia di Romagnolo sarebbe rinata.
Purtroppo a qualcuno da fastidio che la spiaggia di Romagnolo e la costa sud rinasca.
Verso le 19 dello scorso lunedì 27 settembre, alcuni ignoti hanno appiccato il fuoco al pontile .
L’incendio sembra sia stato circoscritto e ha creato relativamente pochi danni.
Rimane però la gravità del gesto.
Il presidente di “Aenne Press Spa” Giovanni Nangano, è amareggiato :
“Ho sempre creduto nella forza di volontà e nella voglia di fare del bene per la propria terra . L’incendio avvenuto qualche sera fa mi ha lasciato molta amarezza ma non per questo mi arrendo. Adesso bisogna calcolare il danno e valutare il da farsi”.
Il presidente della Pro Loco Romagnolo, Giovanni Colletti , ha così commentato l’accaduto :
“Mi rammarico per quanto successo qualche giorno fa . Spero che questo vile gesto non vanifichi l’impegno profuso dall’imprenditore Giovanni Nangano che da tempo manifesta un sincero e concreto interesse per la riqualificazione del pontile e della borgata tutta”.
Purtroppo nessun messaggio di solidarietà è arrivato dalle istituzioni, comunali, regionali e statali.
E solo dimenticanza?
P.S. Mentre i privati puntano sul rilancio turistico della costa sud, c’è invece qualcuno che rema contro.
Il caso del depuratore di Acqua dei corsari è emblematico: come si può investire , rischiando i propri soldi, se poi qualcuno non depura le acque e permette lo scarico a mare delle acque fognarie?
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Cerco, cerco ma non trovo
dentro un cerchio, pover’uomo!
Un’uscita ci sarà! O forse qualcuno arriverà
ma quando si materializzerà?
oggi no, così mi sembra
e quindi ancora dentro il cerchio
cercherò in piena ombra.
bella!
Quel pontile è orrendo e mi ricorda per la sua inutilità una piazzetta con un pò di cemento fatta quando ero piccolo al foro italico tra le giostre esistenti a quel tempo (si capisce da questo quanto sono antico) e che servi poi solo da vespasiano all’aperto per i panormosauri assidui frequentatori la domenica di quella zona.
Bisogna partire dalla balneabilità del mare ,dai lidi dai bar dai ristoranti dai parcheggi eccetera da acqua dei corsari sino al porticciolo di sant’Erasmo.
Bellissima notizia quella che ci hai dato dei carotaggi e della presenza di un imprenditore che va in questa direzione,sinceramente in questo contesto non ho capito l’importanza del pontile almeno come è adesso a meno che non lo si voglia modificare profondamente a me sembra una bruttura da eliminare.
P.S. Non l’ho appiccato io il fuoco al pontile!
Tranne che l’incendio al pontile non sia un’avvertimento di stile mafioso per l’imprenditore che vuole investire allora naturalmente il discorso cambia molto, ma il problema non è il pontile!
Qui stiamo tutti giustamente a fare le pulci a chi gestisce male le cose pubbliche, stiamo tutti a dare dell’incivili ai teppisti che le rovinano ma mai scriviamo che sarebbe ora di imparare a custodire e proteggere quanto a fatica viene realizzato.
Se qual quartiere avesse “adottato” quell’infrastuttura probabilmente non staremmo qui a piangere sulla sua distruzione.
Faccio un esempio concreto: le opere che Antonio Presti ha realizzato nel per tanti versi pessimo quartiere catanese di Librino. Opere adottate dal quartiere, che in vario modo ha contribuito alla loro realizzazione, ebbene, sono lì da 20 anni rispettate e del tutto integre.
Vorrei ricordare ,a chi non la conosce, la storia di questa passerella , classico esempio del livello di inettitudine dei nostri “amministratori” e delle altre istituzione pubbliche.
Tutto inizia nel lontano 2003 quando l’allora Provincia di Palermo decise di costruire una passerella in legno sulla spiaggia di Romagnolo. Il motivo ufficiale di tale decisione era “la riqualificazione del lungomare della Costa sud.” Lodevole iniziativa, peccato che la spiaggia di Romagnolo, dove poi è sorta l’opera, era allora fortemente degradata ed il mare non balneabile a causa del mal funzionamento del depuratore di acqua dei corsari; inoltre, l’opera, non rientrava tra le competenze dell’Ente Provincia.
Infatti nessuno riusciva a capire come mai la Provincia, invece di occuparsi della manutenzione delle strade e delle scuole superiori, si mettesse a costruire passerelle.
Il costo dell’opera fu di 2,3 milioni di euro ( qualcuno parla di 5 milioni), per una passerella che mai i palermitani hanno potuto usufruire.
Perche?
Sembra che il motivo” ufficiale” sia da ricercare nel “mancato collaudo” di tale struttura.
In attesa del “ collaudo” la Provincia affidarla pagò ben 200.000 euro l’anno per la vigilanza privata.
Con l’ abolizione delle province la situazione precipita.
Il 16 /10 /2015 la polizia giudiziaria del nucleo “Tutela patrimonio della polizia municipale”, durante un’ ispezione dichiarò che la struttura era instabile e rappresentava un pericolo per la sicurezza.
Per questo motivo scattò il sequestro preventivo del pontile in legno di Romagnolo, ex bagni Petrucci. “La struttura – spiegarono i vigili urbani – nel tempo è stata presa di mira dai vandali, che hanno divelto pedane e tramezzature e distrutto le porte. L’intera area inoltre è colma di rifiuti“.
Il 22 /07/2016 alcuni consiglieri comunali e circoscrizionali, insieme a diverse associazioni, presentarono un esposto alla Procura della Repubblica sulle condizioni di abbandono del pontile di Romagnolo. L’esposto fu inviato anche al Prefetto, al sindaco, al demanio marittimo e al Comune.
Tale esposto invitava la magistratura a valutare eventuali profili di illiceità penale, individuando i responsabili: ancora si attende una risposta.
In questa occasione il consigliere comunale ( di maggioranza) Gaspare Lo Nigro dichiarò:
“La passerella è abbandonata e vandalizzata e nessuna barriera ne impedisce l’accesso. Ho più volte sollecitato il Comune alla messa in sicurezza e finalmente nel dicembre scorso( 2015) sono stati disposti interventi urgenti da parte della giunta di cui però, dopo sette mesi, non vi è traccia, nonostante sia stato individuato il capitolo di spesa da cui prelevare le somme necessarie per effettuare i lavori. Nessun atto è stato posto in essere per l’affidamento dei lavori, la struttura è stata totalmente abbandonata e da allora niente è stato fatto, disattendendo la delibera. La messa in sicurezza non è procrastinabile, ma quello che indigna profondamente è l’indifferenza delle istituzioni nei confronti della devastazione di un bene pubblico, costruito con fondi sottratti ad altre importanti iniziative di riqualificazione del territorio“.
Una pesante denuncia verso l’immobilismo delle istituzioni ma nonostante ciò tutto rimase come prima e di questo esposto alla Procura si persero le tracce.
Il 10 novembre 2016, il consiglio della II° Circoscrizione invitò il Sindaco, l’Assessore alla pianificazione urbana e territoriali mari e coste, Autorità portuale, e la Protezione civile di Palermo, ad intervenire per la realizzazione di una recinzione che delimiti ed inibisca l’accesso al pontile.
Il 16 /12/2016 finalmente arriva la risposta del sindaco:” La passerella va demolita. Il Comune chiederà l’intervento dei vigili urbani per fare accertamenti e invierà un’intimazione alla Regione perché la rimuova immediatamente“.
Peccato che il sindaco dimenticava che mesi prima i vigili urbani erano intervenuti sequestrando la struttura e che ( secondo il consigliere Lo Nigro ) un anno prima erano stati disposti interventi urgenti da parte della giunta comunale, di cui però non vi era più traccia, nonostante era stato individuato il capitolo di spesa da cui prelevare le somme necessarie per effettuare i lavori.
La notte del 4 /12 2017 un agenzia di stampa riporta la seguente notizia:” Un incendio è divampato in via Messina Marine a Palermo nella passerella in legno realizzata come un’opera di riqualificazione del lungomare nel 2003 e costata circa cinque milioni di euro. La struttura meta di balordi e vandali è instabile e pericolosa per questo era sotto sequestro”.
8/12/2017 :”„Ancora in fiamme il pontile in legno che si trova, a Romagnolo. Il rogo è scoppiato poco dopo le 15 di oggi pomeriggio. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area. Non risultano feriti. Sulle cause indagano le forze dell’ordine, anche se è molto probabile che la causa sia di natura dolosa.“
Conclusioni . Commentare questa vicenda di “ordinaria cattiva amministrazione” serve a ben poco.
Però è giusto chiedere ai tanti responsabili coinvolti, in vario modo, in tale vicenda:
– Perché investire tanti soldi pubblici per un opera e poi abbandonarla al degrado e al vandalismo?
-Come mai, nonostante gli esposti e denunce le varie istituzioni non sono intervenute?
P.S. Il fuoco è universalmente un simbolo di purificazione e di rinascita, per esempio l’Araba Fenice” brucia per rinascere dalle sue ceneri.
A Palermo invece il fuoco è spesso simbolo di omertà o di impotenza.
Si brucia per nascondere un reato o per “risolvere” un problema che non si riesce a risolvere altrimenti.
Non credo che gli autori dell’ incendio di pochi giorni fa lo hanno fatto per far “rinascere dalle sue ceneri il vecchio pontile” ma forse ci sbagliamo.
Alla fine i responsabili di tale disastro sono …..gli abitanti di Romagnolo.
COMPLIMENTI!!!!!
Questo “articolo” è un “copia e incolla” di un vecchio articolo , pubblicato da “MOBILITA PA” il 18 dic 2017, dal titolo:
”LO SCANDALO DELLA PASSERELLA DI ROMAGNOLO: va a fuoco un esempio di cattiva amministrazione” di un certo BELFAGOR.
Gli abitanti di Romagnolo certamente hanno le loro responsabilità , ma non è colpa loro se l’ amministrazione comunale di allora decise, nonostante le loro civili proteste, di trasformare la loro zona, un tempo considerata ” la spiaggia dei palermitani”, una gigantesca discarica di sfabbricidi e di costruire un depuratore che non solo non depura ma….inquina ( come le recenti inchieste della magistratura confermano).
In un articolo su “ l’ ESPRESSO” del 23/06/21 è documentato , anche con foto, questa vergognosa vicenda .
In un articolo su “MOBILITA PA” del 1/6/2017 dal titolo “LA COSTA DELLA SALUTE: storia e misfatti della costa sud”, è raccontato la storia di quel periodo:
“La speculazione edilizia degli anni 50-70 favorì tale criminale intervento , e visto che la “discarica del Foro Italico” non bastava vennero realizzate altre tre grandi discariche a mare, i tristemente famosi “mammelloni”, localizzati alla foce dell’Oreto, allo Sperone e ad Acqua dei Corsari.
La presenza di questi immani depositi di sfabbricidi e di materiali di varia origine seppellì il litorale originario e generò al suo posto l’attuale coltre di fanghi, sabbia e detriti.
E così la Costa sud , in meno di 20 anni, da luogo ambito e ricercato chiamata anche la “Costa della salute” si è trasformato in un luogo degradato e abbandonato all’abusivismo…….Oggi della “Costa della salute” sono rimaste solo delle foto ingiallite e i vaghi ricordi che, col passare degli anni, svaniscono come le nostre speranze”
Tutto questo avvenne senza che gli “ambientalisti” e la borghesia radical chic che, insieme agli speculatori, ha governato sempre questa città, muovesse un dito.
Gli abitanti di Romagnolo hanno creato 2 anni fa una associazione ,
la “ PRO LOCO ROMAGNOLO”, che oltre che denunciare la situazione di abbandono e di degrado della zona , ha organizzato manifestazioni e proteste : per esempio ha organizzano il 19/06/21 una manifestazione contro lo scarico fognario di via DIAZ .
Purtroppo dal Comune nessuna risposta.
Belfagor: non hai capito il resto di niente di quello che ho scritto perchè semplicemente non ti sforzi di capire, se sono altri ad esprimere un’opinione che poco poco allarga l’ottica miope a cui tu ti sei relegato. Ma sei bravo col copia incolla.
Potresti pure evitare di trolleggiare ad ogni post che io scrivo. Mollami, per il bene del blog.
Io mi rivolgo a mobilità palermo
In questo blog si può scrivere liberamente?
Vi è la possibilità per alcuni di scrivere ciò che vuole mentre per altri questa possibilità è negata?
Mobilita palermo è una testa libera da condizionamenti politici?
Mobilita palermo è a conoscenza che un consigliere comunale con pseudonimo lontano dal suo nome e cognome scrive dentro questo blog?
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