STORIE DI NORMALE ……. MALA AMMINISTRAZIONE
Che ormai a Palermo la pessima gestione amministrativa sta bloccando la città , è un dato di fatto.
A causa del COVID tutte le normali attività amministrative e burocratiche sono saltate.
Gli uffici comunali sono chiusi , i dipendenti sono a casa e si lavora solo per prenotazioni.
Purtroppo, con la scusa del lavoro in remoto, sono pochi i dipendenti comunali che lavorano in presenza e , questi pochi, devono arginare le tante richieste legittime dei cittadini.
E’ diventato virale un filmato su Tik Tak : è stato ripreso davanti l’ufficio anagrafe di viale Lazio , che si occupa di rilasciare i certificati di cittadinanza, nascita, matrimonio o unione civile e morte.
Nel video si vede un impiegato comunale che cerca di risponde a un cittadino, che lamenta di aver prenotato sul sito del Comune e di aver ricevuto come prima data utile….. dicembre 2023.
L’impiegato comunale fa presente che non è colpa sua se il sito del Comune aveva come prima data disponibile …….dicembre 2023 .
Dentro l’ ufficio pochi impiegati ( ma gli altri dipendenti dove sono e soprattutto che fanno?).
Ormai la situazione è fuori controllo e l’amministrazione appare totalmente incapace di fronteggiare l’emergenza.
Cosa fa il sindaco e l’assessore competente per risolvere tale situazione?
Quando torneranno i dipendenti comunali in presenza?
E mai possibile che per richiedere un semplice ci vogliono mesi o….anni?
Per il prefetto e per la magistratura è tutto normale?
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Nelle postazioni anagrafiche, ad oggi, il primo appuntamento utile per il rilascio o il rinnovo delle carte d’identità è il 28 DICEMBRE.
Un grosso problema per il Comune, visto che “gli uffici devono smaltire un arretrato di 8 mila richieste”.
Così il consigliere di Sinistra Comune, Marcello Susinno, che ha fatto un calcolo per difetto tenendo conto del numero di postazioni anagrafiche (10 in tutta la città), del numero massimo di appuntamenti ammesso giornalmente da ciascun ufficio (16) e del numero di giornate lavorative che si fanno in un mese.
“I tempi sono diventati biblici – prosegue il consigliere di Sinistra Comune – per la carenza di personale negli uffici dell’Anagrafe, il pensionamento di molti dipendenti e il blocco stabilito nei mesi del lockdown. Non solo: spesso occorre prenotare nelle prime ore del mattino per evitare il rischio che gli appuntamenti del giorno si esauriscano e non risultino date disponibili in qualsiasi delegazione”.
Il sistema delle prenotazioni online (una ogni 15 minuti), introdotto per evitare assembramenti negli uffici, ha allungato a dismisura i tempi di rilascio dei documenti, che già si erano dilatati con il passaggio dalla carta d’identità cartacea a quella elettronica (la cosiddetta Cie).
Una situazione che tra l’altro ha impedito la somministrazione del vaccino ad alcuni ragazzi fra i 12 e i 18 anni, che hanno chiesto ma non hanno ancora ottenuto il documento d’identità.
Che cosa fa il Comune per risolvere il problema?
Di fronte a questa situazione, Fabio Giambrone, assessore con delega ai Servizi demografici e aspirante sindaco …….. allarga le braccia.
COMPLIMENTI!!!
L’amministrazione Orlando passa da un emergenza all’altra.
L’ultima emergenza è quella delle carte d’identità già scadute che i cittadini non riescono a rinnovare perché il tempo d’attesa per prenotare un appuntamento negli uffici dell’anagrafe è in media di tre mesi.
Giorni fa il vice sindaco, di fronte al problema, aveva …..allargato le braccia.
Probabilmente qualcuno gli avrà fatto notare che tale atteggiamento di rassegnazione non risolve il problema.
E così il Comune ha deciso il prolungamento da lunedì dell’orario di apertura al pubblico delle postazioni anagrafiche decentrate per i prossimi tre mesi.
Le ore aggiuntive saranno riservate alle prenotazioni di chi ha il documento scaduto: sarà la Sispi, attraverso un apposito sistema di filtraggio, a dare priorità agli utenti che hanno l’urgenza di rinnovare la carta d’identità.
Si tratta di un provvedimento che il Comune è stato costretto a prendere dopo che giovedì scorso è scaduta la proroga concessa dal governo nazionale a causa dell’emergenza Covid.
Il Comune avrebbe rischiato contenziosi e denunce da parte dei cittadini privi di documenti.
Sono ben 49 mila le tessere scadute (in questo dato è incluso anche chi non l’ha mai avuta) e, nonostante tale prolungamento dell’’orario di apertura degli uffici, il Comune stima che potranno essere rilasciati solo 16.800 nuovi documenti.
Il solito provvedimento che non risolve però il problema.
Il consigliere comunale, Ottavio Zacco, è molto duro :
“L’intervento del Comune è tardivo e conferma l’incapacità nel gestire l’ordinario da parte di un’amministrazione agonizzante. Era lampante infatti che il governo centrale non avrebbe rinnovato la proroga per la scadenza delle carte d’identità; eppure il Comune non si è premurato di scongiurare questo caos, arrecando enormi disagi a migliaia di cittadini e agli stessi impiegati comunali, costretti continui litigi con gente disperata che ha urgenza di riinnovare i documenti”.