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2 Thoughts to “”

  1. belfagor

    Questa gara è nata sotto cattiva stella.
    Prima di tutto il luogo dove dovrebbe sorgere tale mega struttura, a causa di una viabilità molto carente.
    Poi i presunti legami del presidente della commissione di gara con la 1° -2° e la 4° classificata.
    Inoltre la Commissione di gara è stata nominata ben un mese e mezzo prima della data di scadenza del bando, violando le norme che invece prescrivono che la nomina dei commissari deve avvenire dopo la scadenza del termine fissato, per garantire l’anonimato dei commissari.
    Che le cose non si sono svolti in maniera lineare lo dimostra il fatto che l’ANAC, (l’Autorità Anticorruzione) avrebbe riscontato altre anomalie.
    Nel frattempo si è attivata perfino la Procura della Repubblica di Palermo che ha avviato un’inchiesta.
    Per finire le ditte escluse avrebbero annunciato ricorsi.
    Un vero pasticcio.
    Ma perché in Sicilia non si riesce a fare un appalto secondo le regole e soprattutto trasparente?
    P.S. Mi immagino cosa succederà con gli altri appalti ( regionali e comunali)

    1. punteruolorosso

      il terzo classificato è guardacaso lo studio che si occupa del bruttissimo waterfront di via crispi. si tratta del valle 3.0, che per il palazzo della regione ha messo in campo le sue migliori menti. il risultato è un edificio che non ha nulla a che vedere col paesaggio che gli sta attorno, con i motivi architettonici della città e della regione in cui s’inserisce, con i colori e i materiali del luogo. esattamente come gli edifici a schiera lungo la via crispi, questo palazzo della regione ha la pretesa di imporsi sul paesaggio, di non dialogare con esso. tanto cattivo gusto, tanto provincialismo e…l’uso del bianco come igiene del mondo, il miraggio della trasparenza che abbaglierà i cittadini-sudditi come un monolite di vacuità e cinismo visibile da tutta l’isola.
      la location è sbagliata. come dice il prof. panzarella, si dovrebbe costruire a sud-est (zona oreto, brancaccio), per intercettare il traffico della maggior parte delle provincie della sicilia e non appesantire ulteriormente la circonvallazione, già colpita dal ponte corleone e da vari semafori.
      e poi: non si era parlato di smart working? tanta gente sta perdendo il lavoro per via dell'”efficientamento” del mondo del lavoro (la scusa utilizzata per licenziare con più facilità), tanta gente lavora da casa o non lavora più. si può sapere qual è l’urgenza, in tempi di smaterializzazione e di smart working, di costruire un edificio così grande? non sarà che predicano bene e razzolano male?
      perché non farlo più piccolo ed elegante? dov’è finito il gusto per il piccolo, per il dettaglio che era tipico degli anni migliori di questa città (quelli di inizio novecento)?
      scopiazzare dubai, spendere un sacco di soldi e compiacere l’egocentrismo di qualche architetto venuto da fuori…
      speriamo che la procura blocchi tutto. per una volta farebbe la cosa giusta.

      @danyel, ammiro comunque la tua perseveranza sull’argomento. si potrebbe insieme chiedere qualcosa di più piccolo e intonato al contesto. e che si faccia nella zona sud-est. e soprattutto che non ce ne sia bisogno. digitalizzare l’archivio, spedire documenti via mail. fare lavorare i regionali da casa. pagarli di più perché non facciano nulla, che è meglio che fare danno.

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