LO SCANDALO DELLA PASSERELLA DI ROMAGNOLO
Tra le tante opere pubbliche incomplete o inutilizzate, la Passerella di Romagnolo merita un capitolo a parte perchè sono state coinvolte tutte le istituzioni pubbliche e tutte quante hanno fatto una pessima figura.
Tutto inizia nel lontano 2003 quando l’allora Provincia di Palermo decise di costruire una passerella in legno sulla spiaggia di Romagnolo.
Lodevole iniziativa, peccato che nessuno riusciva a capire come mai la Provincia, invece di occuparsi della manutenzione delle strade e delle scuole superiori, si mettesse a…… costruire pontili.
Il costo dell’opera fu di 2,3 milioni di euro ( qualcuno parla di 5 milioni), per una passerella che mai i palermitani hanno potuto usufruire perché stranamente l’opera…… non fu collaudata.
Ma il motivo sembra sia stato un altro : la Provincia, che aveva provveduto a realizzare l’opera, non riuscì ad affidare la gestione a nessun altro ente pubblico ( Comune, Regione , demanio marittimo, ecc.ecc.).
In attesa di trovare qualcuno cui affidarla la Provincia pagò ben 200.000 euro l’anno per la vigilanza privata.
Con l’ abolizione delle province la situazione precipita e inizia uno squallido gioco di competenze tra il Comune e la Regione.
Il 16 /10 /2015 la polizia giudiziaria del nucleo “Tutela patrimonio della polizia municipale”, durante un’ ispezione dichiarò che la struttura era instabile e rappresentava un pericolo per la sicurezza. Per questo motivo scattò il “sequestro preventivo del pontile in legno di Romagnolo, ex bagni Petrucci”.
Il 22 /07/2016 alcuni consiglieri comunali e circoscrizionali, insieme a diverse associazioni, presentarono un esposto alla Procura della Repubblica sulle condizioni di abbandono del pontile di Romagnolo. L’esposto fu inviato anche al Prefetto, al sindaco, al demanio marittimo e al Comune.
In questa occasione il consigliere comunale ( di maggioranza) Gaspare Lo Nigro dichiarò:
“La passerella è abbandonata e vandalizzata e nessuna barriera ne impedisce l’accesso. Ho più volte sollecitato il Comune alla messa in sicurezza e finalmente nel dicembre scorso( 2015) sono stati disposti interventi urgenti da parte della giunta di cui però, dopo sette mesi, non vi è traccia, nonostante sia stato individuato il capitolo di spesa da cui prelevare le somme necessarie per effettuare i lavori. La messa in sicurezza non è procrastinabile, ma quello che indigna profondamente è l’indifferenza delle istituzioni nei confronti della devastazione di un bene pubblico, costruito con fondi sottratti ad altre importanti iniziative di riqualificazione del territorio“.
Una pesante denuncia verso l’immobilismo delle istituzioni ma nonostante ciò tutto rimase come prima e di questo esposto alla Procura si persero le tracce.
Il 16 /12/2016 finalmente arriva la risposta del sindaco:
” La passerella va demolita. Il Comune chiederà l’intervento dei vigili urbani per fare accertamenti e invierà un’intimazione alla Regione perché la rimuova immediatamente“.
Peccato che il sindaco dimenticava che mesi prima i vigili urbani erano intervenuti sequestrando la struttura e che ( secondo il consigliere Lo Nigro ) un anno prima erano stati disposti interventi urgenti da parte della giunta comunale, di cui però non vi era più traccia, nonostante era stato individuato il capitolo di spesa da cui prelevare le somme necessarie per effettuare i lavori.
Ma prima delle istituzioni arrivarono i piromani.
La notte del 4 /12 2017 un agenzia di stampa riportò la seguente notizia:
” Un incendio è divampato in via Messina Marine a Palermo nella passerella in legno realizzata come un’opera di riqualificazione del lungomare nel 2003 e costata circa cinque milioni di euro. La struttura meta di balordi e vandali è instabile e pericolosa per questo era sotto sequestro”.
Non contenti i piromani poco dopo tornarono alla carica:
8/12/2017 :”„Ancora in fiamme il pontile in legno che si trova, a Romagnolo. Il rogo è scoppiato poco dopo le 15 di oggi pomeriggio. Sulle cause indagano le forze dell’ordine, anche se è molto probabile che la causa sia di natura dolosa.“
Sono passati quattro anni da allora ma la situazione è sempre la stessa.
In un’interrogazione parlamentare depositata all’Ars dalla deputata Roberta Schillaci, viene denunciata l’attuale situazione
“A causa dell’abbandono il luogo è diventato una sorta di discarica a cielo aperto che ha portato, prima alla chiusura del pontile, con un’apposita ordinanza dell’assessorato Territorio ed Ambiente emessa nel febbraio 2016, e poi al sequestro preventivo del bene nel 2019. Il pontile è stato ulteriormente danneggiato a seguito di un incendio che ne ha definitivamente compromesso la stabilità, trasformandolo in un ecomostro, ormai diventato parte integrante del panorama della costa Sud di Palermo”
“Lo stato fatiscente della passerella letteralmente sventrata, con parecchi listelli mancanti e con le travi portanti fortemente danneggiate dall’incendio di qualche tempo fa, mette in pericolo non solo coloro che entrano nella struttura, nonostante il divieto, ma anche i bagnanti che, nella sottostante spiaggia, usano accamparsi sotto il pontile”.
“Non solo – aggiunge Schillaci – lo stato di degrado della struttura, trasformata in una discarica con cumuli di rifiuti, ricettacolo di insetti e topi, costituisce una potenziale bomba ecologica per l’ambiente circostante, anche tenendo presente che a pochi metri da questo immondezzaio sorge un ospedale. Per questi motivi è doveroso che la Regione faccia qualcosa”.
P.S. Non sappiamo di chi è la responsabilità e chi deve intervenire per abbattere tale pontile ma certamente non si può lasciare in abbandono tale struttura pericolante trasformata ormai in una discarica, ricettacolo di insetti e topi ,che sorge a pochi passi da un ospedale.
VERGOGNA!!!!!
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