I MORTI COME SPAZZATURA
Ormai a Palermo la gente si è assuefatta a tutto, anche al disprezzo del dolore .
La vicenda raccontata sul GDS è emblematica di questo disastro morale.
In un articolo un cittadino ha esprime tutto il suo dolore e tutta la sua rassegnazione:
“ Da un anno mio padre si trova in deposito ai Rotoli : per mettere un fiore sulla bara di mio padre, devo salire su un’altra bara e arrampicarmi. Per loro i morti sono come spazzatura.
Ditemi voi se tutto questo è normale.
Mi vergogno, mi sento anche io umiliato per non aver dato ancora una degna sepoltura a mio padre , l’amministrazione comunale dovrebbe solo vergognarsi.
Adesso con il caldo è quasi impossibile recarsi in uno di questi depositi: c’è puzza, alcune bare sono aperte, fuoriesce liquido, ci sono le zanzare.
A Palermo non può succedere tutto questo, è una vergogna.
La verità è che questi morti vengono trattati come spazzatura”.
In una città normale e civile il sindaco, che si è assunto la piena responsabilità di tale situazione, avrebbe dovuto rispondere, almeno per scusarsi.
Ma da noi “l’ Elevato” è troppo impegnato a sorvolare la città per poter parlare con i cittadini.
E mentre il sindaco si “eleva”, compiacendosi dello sfascio morale e materiale che ha creato con la sua “visione”, la gente appare rassegnata
I cittadini, vivi o morti, per LUI e per la sua “corte di miracolati” , sono semplicemente “spazzatura”
Ormai l’umanità e il rispetto dei sentimenti, in questa povera città martoriata dalla mafia e dal mal governo, sono solo un ricordo vago.
Ma tutto questo, per il prefetto , per la magistratura e per i consiglieri comunali , è normale.
L’acqua lo bagno e il vento lo asciuga..