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9 Thoughts to “”

  1. belfagor

    La nota del Presidente di Confimpresa non è “strampalata”.
    ” Forse i lavori dovranno essere “appaltati” entro il 31/12/2021, ammesso che tale scadenza sia rispettata siamo a livello di appaltato non di avvio dei lavori ed è noto come i tempi tra gara, concessione dell’appalto ed avvio dei lavori possano dilatarsi e non è comprensibile il perché nelle more la gente debba essere privata del proprio lavoro.”
    In parole povere : forse i lavori saranno appaltati entro il 31 /12/21, sempre se saranno appaltati, non si sa quando e se i lavori inizieranno ma già il Comune “sfratta” centinaia di ambulanti regolari mandando sul lastrico centinaia di persone nel bel mezzo di una devastante crisi economica costringendo tali ambulanti a diventare abusivi .
    Comprendo che quando si fanno delle opere pubbliche qualche danno collaterale è fisiologico ( perdita di posti di lavoro, ulteriore caos nelle strade, sacrifici per i commercianti e per i residenti ecc.ecc.)
    Ma qui stiamo parlando di un opera che ancora non è stata appaltata e perciò non è sicuro che sarà realizzata.
    Ma anche se fosse appaltata ricordiamo cosa è successo ai lavori per il raddoppio del ponte Corleone , il sottopasso di via Perpignano o lo svincolo di Brancaccio.
    Anche le 3-4 linea esistenti, ci sono voluti ben 15 anni per realizzarle.
    Visto che queste nuove linee interesseranno tutta la città, in attesa blocchiamo tutto?
    Anche perché non si sa chi ha fatto tale valutazione sulla incompatibilità tra la realizzazione delle opere e la presenza di attività commerciali …….. sempre che tale valutazione si stata fatta.

    1. punteruolorosso

      le linee sono utili: in particolare il prolungamento della 4 dallo svincolo calatafimi alla stazione centrale, passando dall’università.
      c’è poi la linea che da piazza boiardo scende giù fino a giachery. importantissima, perché risplve il problema dell’imbuto di piazza boiardo e collega la zona del porto con i capolinea delle linee 2, 3 e 4.
      e infine c’è la linea centrale, quella molto contestata per la sua sovrapposizione con la futura metro leggera. se ne potrebbe fare a meno se solo si facesse ques’ultima. in ogni caso le due linee possono convivere, e hanno bacini di utenza diversi.
      grande solidarietà agli ambulanti, il comune deve occuparsi di loro.
      purtroppo vengono strumentalizzati per attaccare il tram. in altre occasioni sono stati attaccati e mortificati su questo sito dalle stesse persone che ora li difendono.
      non si parla dei posti di lavoro che si perdono se le linee tram non vengono fatte, né di quelli che si perdono ogni giorno per via di trasporti pubblici insufficienti e a causa del traffico.
      le linee tram, il passante, l’anello e la metro sono importanti per l’economia della città. bloccare uuna di queste opere è da irresponsabili.

      1. peppino1234

        Purtroppo col prossimo sindaco ( chiunque sara’ ) per accaparrare voti si portera’ come paladino contro il tram, non si fara’ niente, forse si perderanno anni e anni per discorsi vari sulla metro automatica (maledetto chi l’ha inventata).

    2. peppino1234

      D’accordo che non e’ il caso di sfrattare i venditori adesso per cominciare chi sa quando,ma voglio puntualizzare che per costruire le attuali linee tranviarie ci sono voluti circa 8 anni e non 15.

      1. belfagor

        MOBILITA PA “La storia del tram a Palermo” 19/01/2017
        “Nel 2000 la Banca europea degli investimenti, stanziò 88milioni di euro per un progetto, presentato dal Comune ( giunta Orlando), che prevedeva la costruzione di tre linee tranviarie: una sull’asse via Leonardo da Vinci, una sull’asse corso Calatafimi e una sull’asse corso dei Mille.
        Il progetto originario però presentava alcune criticità, tanto che Il 13 agosto del 2001 venne rivisto e parzialmente bloccato dall’allora commissario straordinario del Comune di Palermo, Guglielmo Serio a causa di un’osservazione del GENIO CIVILE che prescriveva di individuare delle aree di sosta per le auto nelle prossimità della linea tranviaria.
        Per l’asse di Via Leonardo da Vinci, non c’erano problemi, per quella di Corso dei Mille i problemi esistevano ma, con qualche modifica, si riuscì a superare ( con molte perplessità) tale ostacolo, mentre per Corso Calatafimi, a causa delle ridotte dimensioni della carreggiata il progetto fu bocciato e sostituito con un altro.
        Nel maggio del 2002 il Comune di Palermo ( giunta Cammarata) approvò definitivamente il progetto modificato, con nuove linee tranviarie.
        Per il completamento dei lavori vennero preventivati quarantaquattro mesi per la linea 1, quarantotto mesi per la linea 2 e cinquantadue mesi per la linea 3.
        Ma chiaramente tali previsioni furono ampiamente superate.
        Infatti solo nel 2015 saranno inaugurate le 3-4 linee tranviarie.

  2. peppino1234

    In ogni caso non e’ esatto cacciare via gli ambulanti adesso, per un lavoro che quasi sicuramente non si fara’ mai.

  3. Orazio

    Mah di certo quello di Italia Viva Viva intenderà proporre una soluzione ingegneristica avanzata sullo stile di Bangkock, di cui qui c’è un esempio.
    https://www.youtube.com/watch?v=o1KkXDZ2kCk
    Salverebbe tram e ambulanti.
    Fuori da ironia, quando si dà libertà di tastiera può capitare di leggere alcune delle enormità giuridiche che qui ho letto e a cui neppure ribatto perchè è comunque divertente l’idea di un cantiere che si interrompe davanti ad una bancarella regolarmente montata ai sensi di legge e ancora più divertenti sono i personaggi che la propongono o che ad essa sottendono.

  4. peppe2994

    In linea di principio il comune ha ragione. Il pensiero “va beh resta e ti levi quando arriva fisicamente l’operaio a piazzare la recinzione” è allucinante.
    Quello che semmai andrebbe verificato, e sulla quale però possiamo avanzare ipotesi è se si sia proceduto alla sbrigativa, annullando tutte le concessioni ad occhio, il che sarebbe l’ennesima riprova di incapacità amministrativa, oppure se sia stato fatto un tavolo tecnico per verificare quali siano le aree effettivamente necessarie ai cantieri.

    Possiamo parzialmente risponderci da soli però, non essendo stati appaltati i lavori, ed essendo mancato ovviamente un tavolo tecnico che stabilisse metro dopo metro l’effettivo ingombro del cantiere.

  5. Orazio

    Solo in linea di principio? In punto di diritto un ambulante con regolare concessione non lo sposti se non con la sua volontà. E’ bene parlare chiaro. Ma tant’è, per qualcuno è sempre utile buttarla in caciara.

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