SI ALLONTANA IL SOGNO DEL TRAM
Anche se la ministra Paola De Micheli ha firmato il decreto che stanzia 481 milioni per il tram , paradossalmente l’opera rischia di rimanere un “sogno”.
Infatti questi soldi sono destinati alla realizzazione di solo 4 linee
STAZIONE CENTRALE – GIACHERY ( via mare)
BONAGIA- VIA ERNESTO BASILE
DE GASPERI- ZEN- MONDELLO
DE GASPERI- SFERRACAVALLO
La linea E1, che avrebbe dovuto collegare piazza De Gasperi alla stazione Francia, sembra sia saltata definitivamente come il “sogno” di vedere il tram in via Libertà e via Roma, come anche l ’obiettivo del sindaco Leoluca Orlando Cascio di presentare il progetto definitivo prima della scadenza del suo mandato nel 2022.
Infatti , se tutto va bene, il tram potrebbe diventare realtà non prima del 2030, ma pochi ci credono.
Ma il tram non era integralmente finanziata con i fondi del Patto per Palermo?
In realtà lo Stato ha garantito gran parte di questa spesa ma per realizzarla occorrono altri 48 milioni, che dovrebbe metterli la Regione e altri 43 milioni il Comune, soldi che non ci sono.
La situazione economica del Comune è gravissima e il rischio di un dissesto economico non è un ipotesi remota , anzi .
Del bilancio 2021 non c’è traccia perché il ragioniere generale Paolo Bohuslav Basile non ha i soldi per chiuderlo.
“Emerge uno squilibrio non ripianabile attraverso il ricorso ad altre e ulteriori entrare proprie”
scrive il ragioniere generale del Comune.
Le società partecipate “ inghiottono” il 40 per cento della spesa corrente, il resto è impegnato per gli stipendi dei dipendenti e per le spese fisse.
Inoltre non ci sono i soldi per riparare le strade e i marciapiedi, per realizzare un nuovo cimitero, per realizzare un nuovo impianto d’illuminazione, per smaltire i rifiuti e per mettere in sicurezza le scuole e i ponti
In questa situazione parlare di tram è un lusso.
Chiedere un mutuo da 21 milioni per completare il progetto per il tram, come vorrebbe il sindaco e l’assessore Catania è una scelta che la quasi totalità dei consiglieri comunali rifiuta.
Senza i soldi, che non sono stati stanziati, il progetto dovrà essere “rimodulato” : un modo elegante per dire che sarà rimandato.
Sarà il nuovo sindaco che deciderà se tale sogno del tram sarà realizzato, ma salvo che non sia eletto Giusto Catania, il tram probabilmente rimarrà un sogno.
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non mi pare che ci sia niente da festeggiare, semmai da essere incazzati. soprattutto il prolungamento della linea calatafimi verso la stazione centrale è importantissimo. e poi c’è il prolungamento della linea 2 verso giachery. solo queste due linee collegherebbero fra loro i capolinea attuali. piuttosto ci si deve chiedere come mai un comune del sud venga sempre penalizzato e non riesca mai a decollare. a di là delle incapacità di orlando e catania, ovunque non si assiste che a fallimenti e a una micragna pazzesca. è colpa della povertà dei cittadini del sud, dalle cui tasse entra poco e niente nelle casse comunali. e quindi i comuni più ricchi avranno sempre di più, quelli più poveri sempre di meno. il paese si deve occupare delle regioni e delle città che producono più ricchezza, no? l’ha detto la moratti. e quindi mi raccomando: adesso votiamo per la lega, loro sì che sanno governare. loro ci porteranno via tutto, anche le virgole della tastiera e i puntini di sospensione dell’amico friz o i “sob” e i “complimenti” di belfagor.
“ REPUBBLICA PA” 6/02/2021
“Lo stanziamento Tram a Mondello, c’è il decreto. Ma non ci sono soldi per via Roma”
La ministra De Micheli firma il documento che stanzia 481 milioni per le tratte di tram fino al mare. Ma il Comune non ha i soldi per completare il progetto di quelle che attraversano il centro…
sì belfagor, ma l’articolo è a pagamento e non ho intenzione di abbonarmi. se tu ce l’hai lo puoi postare qui, così lo leggiamo tutti. avrei voluto capire se nell’articolo sul paino regolatore, anch’esso a pagamento, si parla di metro leggera.
Ricorderai che poco tempo fà il bilancio 2020 è passato in aula senza soldi per le opere accessorie delle linee tranviarie. Più precisamente il Consiglio comunale “cassa l’accensione del mutuo da 21 milioni di euro per completare il progetto delle tre nuove linee di tram che passeranno da via Libertà e via Roma e col secondo che dirotta le risorse dell’avanzo vincolato – 17 milioni che il Comune aveva interamente destinato alla tranvia – alle “emergenze della città”: 10 milioni sulla manutenzione delle strade, 5,5 sulle scuole, 3,5 per l’acquisto di nuovi loculi per il cimitero dei Rotoli.”
Tutto ciò sui impulso dei renziani (ci sarà sotto quel genio di Faraone che in quanto a genialità è secondo solo a Fernandello) e con conseguente auto-congelamento di Catania, poi auto-scongelatosi.
Se ne riparlerà nel 2021 o in altro modo, dal Comune nulla dicono, e su questo, sulla carenza informativa, hanno ragione da vendere Passalacqua e Nicolosi.
Ciò che ho scritto non è altro che il sunto dell’articolo di “ Repubblica”, con l’aggiunta di qualche riflessione personale.
Difficilmente il bando delle prime linee del tram sarà pubblicato dall’attuale sindaco e temo che il futuro del tram non è molto roseo.
Il senso di tale affermazione è semplice
Orlando ha trattenute per se due deleghe pesanti e scottanti : i cimiteri e il bilancio.
Per quanto riguarda la prima delega a giugno al cimitero dei Rotoli ci saranno oltre 2.000 bare in attesa di essere tumulate.
La sconvolgente notizia è stata fornita da una figura autorevole come il capo di gabinetto del sindaco, Sergio Pollicita, che sta seguendo il dossier per conto di Orlando.
Occorrono soldi, che non ci sono, per evitare che la situazione degeneri e intervenga la prefettura e la magistratura.
Per quanto riguarda il bilancio, giorni fa il sindaco Orlando ha chiesto alla Ragioneria generale una relazione dettagliata sul perché la manovra di bilancio non fosse ancora pronta.
La risposta è stata impietosa: il bilancio del 2021 non è ancora chiuso perché mancano 10,9 milioni di euro per quest’anno, 12milioni per il 2022 e 10 per il 2023.
“Allo stato attuale – si legge nella relazione – si ritiene che non possa più procedersi al ripiano dello squilibrio 2021-2023 con analoga attività di revisione dei capitoli di spesa, in quanto comporterebbe la conseguenza di mettere a rischio lo svolgimento delle funzioni ordinarie che l’ente è chiamato a svolgere”.
In parole povere , tutto quello che si poteva tagliare è stato tagliato e adesso siamo arrivati al fondo: pensare di raschiare ancora di più tale fondo del pentolone significherebbe bloccare alcune delle attività vitali del Comune, lasciando in piedi soltanto quei pagamenti obbligatori per legge.
Lo Stato potrebbe intervenire ma il Comune dovrebbe dichiarare il proprio fallimento finanziario ( default ).
Cosa che Orlando vuole evitare a tutti i costi, soprattutto nel suo ultimo anno da sindaco, anche perché stroncherebbe definitivamente la sua carriera politica.
Ecco perché il Comune non ha molta scelta:
per riportare in equilibrio i conti e trovare i soldi che mancano si dovranno ritoccare al ribasso i contratti di servizio delle partecipate (che da sole assorbono il 40% della spesa), aumentare le tasse ( già l’assessore Marino ha annunciato l’aumento della TARI) e non erogare più i servizi non indispensabili (musei, asili, mense e impianti sportivi ecc.ecc. ) ma soprattutto… non fare nuovi debiti.
Per fare il tram bisogna invece chiedere un prestito di almeno 21 milioni per completare il progetto delle tre nuove linee di tram che passeranno da via Libertà e via Roma e dirottare i milioni dell’avanzo vincolato al tram
( invece il consiglio comunale ha deciso di utilizzare tali cifre per le gravi emergenze della città -10 milioni sulla manutenzione delle strade, 5,5 per le scuole, 3,5 per l’acquisto di nuovi loculi per il cimitero dei Rotoli ecc.ecc.).
Come realizzare il tram senza soldi?