ADDIO AL PARCO SULL’ORETO
Il progetto di riqualificazione del fiume Oreto non è stato finanziato.
Nell’ambito della Azione 6.6.1. del PO-Fesr era stato presentato dal Comune di Palermo un progetto di riqualificazione relativo al tratto della Foce dell’Oreto e della costa.
Ma l’ente erogante ( Assessorato Territorio ed Ambiente ) lo ha definito …….. irricevibile per carenza documentale
I soldi non mancano come anche la volontà di finanziare il più possibile interventi di riqualificazione, in un territorio come quello palermitano e siciliano che ne ha grande bisogno.
Per nove mesi, gli uffici regionali si sono attivati per supportare in ogni modo possibile le amministrazioni comunali perché producessero i documenti necessari alla partecipazione al bando.
C’erano tutte le condizioni affinchè tale finanziamento venire concesso ma, nonostante il supporto istruttorio dell’ente erogante ed oltre nove mesi a disposizione per elaborare il progetto ed ottenere le autorizzazioni, eppure…. alla fine il progetto è stato dichiarato INAMISSIBILE.
Accanto all’ amarezza per questa ennesima opportunità perduta c’è la conferma di una macchina burocratica e politica inadeguata: cioè a Palermo manca una struttura tecnica in grado di affrontare in modo competente la questione fondi e loro gestione mediante progetti coerente.
Se a questo aggiungiamo assessori scelti più per la loro fedeltà che per la competenza e scarsamente motivati, comprendiamo come mai siamo capaci di perdere quasi tutti i finanziamenti.
Perché in oltre tren’ anni di sindacatura Orlando non ha mai potenziato e riorganizzato la macchina tecnica comunale ?.
La cosa più grave che tale notizia è passata quasi sotto silenzio. Infatti soltanto Giovanni Callea , ha pubblicato su BALARM del 29/12/20 un amaro commento.
COMPLIMENTI !!!!
P.S. Commentando un articolo su MOBILITA PA del 16/05/20, avevamo evidenziato, da persona incompetente , che nel progetto comunale c’era un po’ di confusione.
“Il progetto presentato dal Comune di Palermo, nell’ambito dell’azione del PO FESR Sicilia 2014/2020 ,parlava di risorse, destinate alla rimozione di discariche di inerti e rifiuti urbani e alla demolizione di fabbricati abusivi.
il sindaco Orlando e l’assessore Marino hanno invece dichiarato :
“L’approvazione del progetto comunale per il fiume Oreto, che sarà finanziato con fondi europei per oltre 5 milioni di euro, permetteranno di procedere alla sistemazione ed alla realizzazione di sentieri e percorsi di visita, il mantenimento e il recupero di siepi, arbusti e filari di alberi in aree agricole, la riqualificazione del bacino fluviale, l’eradicazione di specie infestanti autoctone, la realizzazione di un centro di educazione ambientale e di punti di accoglienza, l’organizzazione di azioni di sensibilizzazione ambientale, la creazione di un museo di sculture a cielo aperto nel territorio della valle dell’Oreto.”
Forse avevamo capito male ma pensavamo che questi fondi sarebbero serviti per realizzare ciò che è previsto dal progetto “Oreto River Park“
http://urbanpromo.it/2017-en/urbanpromogiovani/oreto-river-park/ .
un piano dell’Università per la riqualificazione dell’area della foce del fiume Oreto di Palermo ( dal Ponte di mare alla foce del fiume).
Qui invece si parla solo di sentieri e percorsi di visita , recupero di siepi e di arbusti, di eradicazione di specie infestanti autoctone, di organizzazione di azioni di sensibilizzazione ambientale ,, creazione di staccionate e ancoraggi per funi nei tratti più difficili, collocazione di cestini per i rifiuti, la realizzazione di piccoli ponticelli in legno per l’attraversamento e la posa di segnaletica didattica e direzionale.
Tutte cose utilissime, certamente da realizzare, ma diverse da quelle proposte dal progetto dell’Università .
se ne parla da almeno trent’anni, e questi scalzacane sono capaci di farsi scappare un’occasione del genere. speriamo che igor d’india non molli.
Tutto ampiamente prevedibile. Altro che scomodare il fiume Oreto. L’amministrazione non è stata neanche in grado di portare avanti il progetto più banale della storia, quello di messa in sicurezza di Viale Regione con segnaletica e soprattutto guard rail, figuriamoci se potrà mai dedicarsi ad altro.
Concordo, ma tanto a fine anno quel mafiosetto farà le valigie prima delle prossime Amministrative, e stavolta non si potrà più ricandidare per raggiunti limiti di età e soprattutto per il suo erroneo secondo mandato.
Ma dai!! ….. non se ne fa più nulla veramente?!? Ma sai che non l’avrei mai immaginato!!!
Mentre l’attuale “ amministrazione” comunale continua a perdere finanziamenti , il deputato nazionale Adriano Varrica ha annunciato che dal Ministero per le Infrastrutture e Trasporti sono arrivati a Palermo i primi fondi per lo studio di fattibilità del nuovo tunnel sotterraneo di 12 km che consentirebbe di attraversare il capoluogo siciliano, collegando al porto le due autostrade per Catania e per Trapani senza passare dalla circonvallazione.
“Grazie ad un’azione di pressione – dice l’on. Varrica– siamo riusciti a recuperare un milione e mezzo di euro di fondi ministeriali che il Comune…..non aveva richiesto. ( sob!!!!)
Grazie a questo passaggio saremo nelle condizioni di valutare più nel dettaglio costi e benefici di quest’opera potenzialmente rilevante”.
P.S. Cioè il Comune NON AVEVA RICHIESTO(!!!!!) i fondi per lo studio di fattibilità di un opera fondamentale, cioè il tunnel sotterraneo di 12 km che consentirebbe di attraversare la città collegando al porto le due autostrade per Catania e per Trapani senza passare dalla circonvallazione.
COMPLIMENTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Chi è quel “genio” che non ha ritenuto “prioritaria” tale opera?
Complimenti invece all’on. Varrica che sta facendo quello che Orlando e i suoi assessori non fanno.
è un’opera fondamentale, dici bene. molto più utile della vecchia idea della pedemontana, che non risolve il problema del lungomare, aggiungendo semplicemente una strada a quelle disastrate che ci sono.
il tunnel circonvallazione-porto consente di risolvere i problemi di due strade con una sola opera. non servono nuove strade, ma l’interramento e l’integrazione di quelle che ci son già.
il problema non sono i volumi di traffico, ma lo scorrimento.