LE AIUOLE DELLE “MERAVIGLIE”
Il presidente della Regione “ inaugurando” lo spazio all’esterno di Palazzo d’Orléans ( alcune aiuole con prato all’inglese incorniciate da catene nere e palle di pietra con due fontane al centro), è apparso soddisfatto:
“Il risultato finale sarà in grado di offrire ai palermitani e ai turisti un colpo d’occhio degno di un palazzo istituzionale, visto che verrà ulteriormente messa in risalto la già notevole bellezza di un grande monumento. Il progetto nasce per motivi di sicurezza, ma ciò non ha impedito di coniugare al meglio l’efficacia dell’intervento con un grande senso dell’estetica e dell’armonia”
Purtroppo i palermitani , dallo scrittore Roberto Alajmo, ai docenti Giuseppe Barbera e Paolo Inglese e al presidente dell’ordine degli architetti di Palermo Franco Miceli, per citarne alcuni, hanno criticato i canoni estetici e architettonici di tale intervento .
Per esempio il giornalista e ex direttore del Teatro Biondo , Roberto Alajmo, ha scritto su Facebook:
“ Qualcuno abbia misericordia e fermi la deriva di questa città e di questa regione”.
Qualcuno definisce le tale intervento in puro “ stile Casamonica”, mentre per la consigliera comunale Giulia Argiroffi : “mancano solo i 7 nani”.
Forse, come sostiene il presidente Musumeci, si tratta dei soliti ” nemici ra cuntintizza”, però effettivamente tale aiuole, incorniciate da catene nere e da palle di pietra con due fontane al centro, non sono il massimo.
Come è possibile che la soprintendenza abbia autorizzato un operazione così invasiva ed esteticamente discutibile?
” Il primo progetto presentato non era congruo e avevamo chiesto di mettere degli arredi non invasivi e non certo le palle con le catene di quelle dimensioni e delle fontane antiche e a raso – dice la sovrintendente Lina Bellanca – a queste condizioni avevamo approvato il progetto esecutivo”
Ma è andata diversamente e alla fine i lavori si sono fatti in base alle preferenze dello stesso Musumeci che sin dall’inizio si è intestato personalmente l’intervento di” riqualificazione”
Cioè l’intervento è stato fatto senza tener conto delle osservazioni della sovrintendenza.
E’ il Comune ?
L’assessore Giusto Catania ha dichiarato:
” Non entriamo nel merito del progetto autorizzato dalla soprintendenza, ma plaudiamo al fatto che con il progetto si sottragga spazio alle auto “
Cioè qualunque intervento “ che sottragga spazio alle auto “ è ……. ben accetto.
COMPLIMENTI !!!!
Un vero obbrobrio. Spero che la soprintendenza, se è vero che non sono state rispettate le sue indicazioni, prenda provvedimenti. A mio avviso il progetto, oltre agli arredi di pessimo gusto, è sbagliato in generale. Non andava previsto verde ( già presente nell’antistante piazza) ma sola pavimentazione e arredi. Sono riusciti a superare il roseto di viale Campania…!!
non l’ho visto, dalle foto non riesco a giudicare. secondo me l’ulivo non è una pianta da mettersi in città, perché nonostante i suoi grandi pregi è un albero rustico, campagnolo. avrei trovato belli dei piccoli alberelli di ulivo non potati e liberi di crescere, ma questi sembrano da agriturismo. ci avrei messo degli aranci amari, dei melograni e delle jacarande, alberi più urbani. le cycas ci stanno benissimo. tutti parlano di turismo, ma qui siamo all’agriturismo. questi imbellettamenti non servono a niente, la strada è un disastro e la stazione del passante, poco sfruttata, si allaga sempre. la stazione è anche molto brutta. purtroppo il senso estetico del dott. musumeci è da villetta abusiva. il dott. musumeci è una persona equilibrata, ma dovrebbe farsi consigliare bene.
punteruolorosso, tu che hai la passione anche per la botanica, credi che sarebbe stato appropriato piantare tipi di piante, fiori ed alberi già esistenti all’interno del Parco Orléans per stabilire una “continuità” fra il fronte e il retro del Palazzo d’Orléans e per fare da “vetrina e pubblicità” al Parco stesso oppure quelle piante non sarebbero state adatte alle dimensioni delle 2 aiuole?
malata, non entro al parco d’orleans da molti anni, e non ricordo che tipo di piante ci sono. la continuità è solo nel potere, che passa di mano senza cambiare mai. mi sembra di capire che le aiuole siano abbastanza grandi da poter ospitare anche alberi ad alto fusto come le colorate jacarande, ma immagino che il potere assoluto abbia in odio i fiori e le radici di questi alberi, troppo irriverenti per la vetrina del cattivo gusto che governa la regione.
punteruolorosso, io mi riferivo alla continuità urbanistica ossia alla realizzazione di una cosa nuova in cui vengono inclusi elementi o associazioni a qualcos’latro che esistente già nei dintorni; comunque la tua frase “la continuità è solo nel potere, che passa di mano senza cambiare mai”è una bomba che sintetizza l’apparente impossibilità di cambiare le cose in questa disgraziata isola.
Comunque a parte questo ecco una bella notizia per gli amanti del verde negli spazi urbani come te e e me:
https://www.greenme.it/informarsi/citta/forestazione-urbana-sergio-costa/
Grazie per il link, è un0ottima notizia! Spero che così si penserà anche nella nostra città di alberare numerose piazze solo cementificate al fine di creare i corridoi verdi!
la malata, ricordo ancora le promesse dell’allora assessore prof. raimondo, un ottimo botanico che annunciava un’invasione di alberi fioriti che avrebbe “cambiato per sempre il volto della città”, con venti o trentamila fusti di una particolare specie di cui non ricordo il nome, e che lui stesso aveva importato dal sudamerica. ricordo anche la promessa della yves-rocher per il parco cassarà, con ventimila frassini…e spero che tutto questo arrivi, ma intanto sono arrivati l’amianto e la giustizia lumaca.
pensando all’incendio che ha distrutto la moarda, ho fatto un sogno. tutte le montagne della conca d’oro erano tornate verdi, piene di lecci, carrubi, frassini, ulivi, e zelkove. c’è un libro del prof. barbera, predecessore di raimondo all’assessorato, in cui si parla dei monti di palermo in età antica. un vero paradiso che non aveva nulla a che fare con le cime spelacchiate, abbrustolite e assediate dal mare di cemento dei quartieri di oggi. finito il sogno, ho pensato che rimboschire i monti di palermo servirebbe anche a rinfrescare il clima in città d’estate e ad evitare frane nel periodo invernale. non escluderei i pini, ma li limiterei a un albero ogni dieci o venti.
“Tutti parlano di turismo ma qui siamo all’agriturismo”. Davvero simpatica considerazione di punteruolo. Abbiamo il Presidente arredatore di spazi urbani peccato però che il suo metro estetico sia quello dell’agriturismo o, al massimo, del salone per compleanni o matrimoni.
In attesa che i siciliani eleggano un presidente urbanista o architetto invece che le quarte scelte dei partitelli nostalgici del ventennio.
Certo, la storia ci ha lasciato in eredità la bellezza degli interni, la loro eleganza, la semplice maestosità della facciata, il lussureggiante giardino interno e poi nel presente dobbiamo fare i conti con la rustica ambientazione esterna, ennesima puntata della serie “Sicilia: chi eravamo e chi siamo diventati”.
La Sovrintendenza? E’ un ufficio regionale… immagino il fegato fradicio della Sovrintendente e dei dirigenti e funzionari. Cosa devono fare? Il presidente arredatore è il loro datore di lavoro.
Tanta carne al fuoco: un Presidente invadente nelle cose che non gli competono, uno scempio estetico al palazzo simbolo della Regione, una classe dirigente regionale che non ne può più ed aspetta solo di andarsene in pensione… ma il vero problema di Belfagor è la frase (estrapolata chissà come e da dove) di un assessore comunale, così come il ciaffico la siccità e ivvulcano sono i problemi di Palermo. Leggendo belfagor spesso mi sembra di ritrovarmi in pieno film di Benigni.
“ Non è entrato nelle polemiche il Comune di Palermo, che pure ha autorizzato i lavori nel tratto di sua competenza. ” Non entriamo nel merito del progetto autorizzato dalla soprintendenza, ma plaudiamo al fatto che con il progetto si sottragga spazio alle auto”
“ REPUBBLICA”
Il giardino di Musumeci: “Il progetto approvato era diverso”
di Tullio Filippone
18/122029
P.S. “ Il comune di Palermo “ che pure ha autorizzato i lavori nel tratto di sua competenza” non commenta o esprime opinioni , con l’assessore Catania, che ci lasciano …. senza parole.
COMPLIMENTI
Il problema di Palermo è il ciaffico te l’ho detto.
Purtroppo, malgrado la cifra spesa e malgrado le buone intenzioni, il risultato è stato parecchio deludente, e la Regione Siciliana, che ha finanziato il progetto, non ha fatto un figurone! Non a caso molti architetti rinomati hanno criticato ad alta voce l’intervento in questione…
Il progetto, redatto dagli uffici della regione, e finanziato dalla regione, è stato approvato dalla Giunta Comunale di Palermo su proposta dell’assessore Giusto Catania.
Come al solito, valutando male la situazione, Orlando e giusto Catania volevano salire nel “carro dei vincitori”, ed hanno affermato:
“Si tratta di un piccolo ma importante intervento frutto della collaborazione tra Comune e Regione e che sarà realizzato per il decoro di una piazza frequentata quotidianamente da migliaia di cittadini e turisti. Si unisce così le sicurezza per i pedoni con l’abbellimento di un’area limitrofa ai monumenti del Patrimonio Unesco.”
Le parole che ho riportato si trovano anche in rete, riportate dal “ilSicilia.it”!
Come ho già detto, Orlando e l’assessore Giusto Catania, valutando male la situazione, avrebbero voluto “salire nel carro dei vincitori”, ma gli è andata male… pur di far vedere che il comune sta realizzando qualcosa, sarebbero pronti a fare qualsiasi dichiarazione…
Peraltro, malgrado non sia stato un grande intervento, molti si sono lamentati del fatto che la cifra è apparsa troppo alta…. alla Regione dovrebbero spendere i soldi pubblici meglio…. molto meglio…
Un’altra puntata
https://palermo.repubblica.it/cronaca/2020/12/19/news/palermo_ancora_polemiche_sul_giradino_di_musumeci_le_associazioni_in_tempo_a_tornare_indietro_-279001159/
La parola a chi si intende della materia:
https://palermo.repubblica.it/commenti/2020/12/19/news/il_giardino_di_musumeci_e_quell_occasione_persa_di_condivisione_con_la_comunita_-279026985/
Sembra davvero una sistemazione modello agriturismo, come ha scritto chi mi ha preceduto, ma di quelli tasci, pacchiani, da matrimoni pomposi stile “Il boss delle cerimonie”…
Punteruolo, il pessimo risultato è dovuto, oltre che al cattivo gusto, anche alla miope visione progettuale. Non si doveva guardare solo alla misera porzione di marciapiede interessato, ma a tutta la piazza. Hanno concentrato una quantità di verde i quella porzione, come se non ci fosse un domani.. Per ne il verde là non c’entra nulla. Quindi non sono assolutamente d’accordo con ipotesi di alberature che andrebbero peraltro ad occultare la facciata. Non andava fatto neanche il prato.. è un vero scempio.
se68, è la città dei compartimenti stagni, in cui ogni intervento si limita a se stesso e non ha nessun collegamento con quello che gli sta attorno. un tipico esempio, sempre in zona, è lo strano vicinato fra il parcheggio basile, il parco cassarà e l’università. c’è un cancello altissimo con lucchetto fra l’università e il parcheggio basile. c’è un fossato coi piranha fra l’università e il parco cassarà. c’è un pezzo di strada disastrato e pieno di bancarelle fra il parcheggio basile e il parco cassarà. e ci sono delle palle di cemento con catene calibro 44 magnum fra i cittadini e la presidenza della regione. mancano solo i dobermann
punteruolorosso, vero…degrado assoluto, delimitazioni assurde, è la città delle cancellate…dobbiamo delimitare tutto, anche piccoli parchi (ben fatti) come quello dell’uditore, ovviamente recinzione arricchita da una ben nutrita fila di cartelloni pubblicitari schierati.. oppure, caso paradossale ed emblematico , mettiamo recinzioni all’interno dello stesso spazio verde…Villa costa/”Roseto”..con aiuole a forma di stella. Oppure dobbiamo accollarci il mare recintato dell’addaura, o il cosiddetto “parco della salute” al foro italico con cancellata bianca oscena e campi in erba sintetica. Oppure dobbiamo accollarci il cosiddetto piazzale Giotto come spazio indefinibile, luogo di raccolta differenziata, parcheggio, recinzioni, camion abbandonati…L’altra sera per puro caso ho posteggiato la bici nello stallo bikesharing ubicato lì.. Sono rimasto sconcertato da tale squallore…e , in lontananza si vedeva la schiera di cartelloni pubblicitari che avvolgono il parco uditore, autoilluminati..unica luce nell’oscurità di questa parte di città. Mi sono chiesto come possano fare gli abitanti di questa zona a sopportare tutto questo. Potrebbe nascere un parco meraviglioso la, lo spazio ( unendo i vari pezzettini divisi dalle cancellate) è enorme, in parte già provvisto di splendide alberature. Sono stufo, da anni, di questo squallore. Palermo è brutta, sarebbe ora di dirlo chiaramente. Sarebbe ora che l’ordine degli architetti, invece di protestare tardivamente per le frittate fatte, facesse qualcosa.
i famosi ponti di perrault dovevano nascere proprio lì, sembravano cosa fatta col grande cammarata amatissimo da friz.
La cosa incredibile è che in questa città, che andrebbe, anche, rivoluzionata, non solo, conservata, il dibattito è pari a zero. Si litiga su sacrosante (realizzate con poca innovazione) piste ciclabili, su segnaletica orizzontale/verticale di viale regione (che andrebbe riprogettata in toto) …e altre questioni che dovrebbero fare parte di manutenzione ordinaria. Non si discute del futuro urbanistico-architettonico di questa città da