EMERGENZA CIMITERI : ANCHE ORLANDO HA FALLITO
Il 16 luglio 2020 l’assessore ai Cimiteri ,Roberto D’Agostino, dopo che il sindaco gli aveva dato un aut aut ( in quel momento c’erano ben 500 bare in deposito) si è dimesso.
La situazione del cimitero dei Rotoli , ma anche degli altri , era talmente grave che anche la Procura di Palermo, dopo il vescovo Lorefice, era stato costretta ad intervenire.
Di fronte al peggioramento della situazione il sindaco Leoluca Orlando assunse la totale responsabilità dei servizi cimiteriali e ….. chiese scusa:
“Confermo le scuse ai familiari di defunti per questo inaccettabile disagio.
Lo dico sapendo che io sono il responsabile, pur non essendolo direttamente, del cattivo funzionamento dell’amministrazione comunale che si deve ad alcuni episodi legati ai comportamenti illegali e criminali di alcuni dipendenti comunali che sono stati oggetto di denuncia da parte del Comune e di provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria.….. riconfermiamo l’indicazione data alla Reset di rimuovere il personale in atto lì assegnato e di triplicare numericamente il numero dei presenti. Quando una struttura non funziona e c’è qualcuno che rema contro, e alcuni dipendenti della Reset remano contro, è bene che venga rimosso perché poi alla fine rispondo io.
E io chiedo scusa”.
Un atto coraggioso e inedito . Per la prima volta nella sua lunga carriera politica Orlando chiedeva scusa e si assumeva le responsabilità di un fallimento.
Promise che entro la metà di agosto avrebbe ridotto di almeno la metà il numero di bare insepolte e avrebbe risolto il problema dell’inceneritore.
Sono passati quasi due mesi ma la situazione è sempre la stessa .
Se, i primi di luglio, c’erano ancora 500 salme da seppellire, adesso i feretri in attesa di collocazione sono….. 498.
Come scrive Giancarlo Macaluso sul Giornale di Sicilia:
“In 60 giorni non è cambiato nulla. In due mesi, dunque, tanti proclami e il sindaco ha convocato riunioni, firmato ordinanze (l’ultima di qualche giorno fa che impone di bucare le casse di zinco per favorire la mineralizzazione delle salme), creato quello che doveva essere il «sistema cimiteriale cittadino», disposto un nuovo modo di trattare i resti, accorciato il numero di anni delle concessioni di sepolture.
Ma il risultato non è cambiato: ci sono quasi 500 bare poste sotto il fuoco d’agosto.”
Le misure messe in campo dal sindaco non sono risultate sufficienti e non è azzardato parlare di fallimento.
Che Orlando non sa cosa fare lo dimostra il fatto che vuole presentare un esposto ( l’ennesimo) alla magistratura.
“ Entro il 10 settembre – dice il sindaco – ho intenzione di presentare un esposto alla Procura della Repubblica per rappresentare l’evoluzione dell’emergenza dei cimiteri”.
Nell’attesa…. continua a fare riunioni
Nell’ultima erano presenti i vertici di Reset, quelli del Coime e i responsabili dei cimiteri cittadini.
Si cercano vie alternative, valutando la possibilità di acquistare loculi in vetroresina da collocare fuori terra in maniera temporanea.
Altra soluzione potrebbe essere quella di affittare un forno crematorio mobile ( ma perchè non costruirne uno nuovo?)
Come si vede si naviga a vista, poche idee ma confuse.
Ormai le residue speranze si concentrano sulla costruzione del famoso e contestato ( dallo stesso Orlando) nuovo cimitero a Ciaculli ma ci vorrà ancora molto tempo.
Nel 2022 il nuovo sindaco , siamo certi, si troverà ancora questa emergenza .
P.S. Negli anni 90 ,quando Orlando divenne sindaco, si parlò di “ rinascita” della città; oggi, alla fine del suo mandato non siamo sicuri se potremmo seppellire i nostri cari .
COMPLIMENTI !!!!