I FONDI PER LO SVICOLO DI VIA PERPIGNANO E PER IL RADDOPPIO DEL PONTE CORLEONE SI SONO ORMAI PERSI.
Il Comune di Palermo è riuscito a perdere i finanziamenti di due opere pubbliche importanti, lo Svincolo di via Perpignano e il raddoppio del Ponte Corleone.
Complimenti !!!.
Oltre 40 milioni di euro andati in fumo per colpa della burocrazia comunale ma soprattutto dei nostri “ amministratori”, troppo impegnati a litigare sulla ZTL .
Già da tempo ufficiosamente si parlava che gran parte dei fondi del “ Patto per Palermo” erano svaniti ma il Comune smentiva sostenendo che “ tutto era a posto”.
Oggi , purtroppo è arrivata la conferma dal deputato nazionale Adriano Varrica :
«Da oltre un anno – spiega Varrica – sto monitorando i fondi del “Patto per Palermo” e tra questi anche quelli destinati alla Circonvallazione. Tutte le carte acquisite e gli stessi uffici facevano riferimento a interlocuzioni in corso tra Ministero e Comune di Palermo per chiarire l’esistenza o meno dei circa 41 milioni di euro di fondi ex Agensud destinati al “Raddoppio del ponte Corleone” e alla realizzazione dello “svincolo Perpignano”. Ho fatto emergere che queste interlocuzioni era su un binario morto da anni e nessun ente se ne curava. Solo a fine giugno finalmente sono riuscito a far mettere nero su bianco al Ministero che quelle risorse non esistono più. “
In parole povere, mentre i nostri “ amministratori comunali “ sostenevano che stavano trattando con il Ministero , nella realtà era tutto fermo, così i fondi sono…..svaniti.
E ora cosa si può fare ?
“ Dopo questa necessaria presa di coscienza – continua il deputato – ho subito mobilitato il MIT e Il Ministero per il Sud per individuare altre risorse per questi due interventi improcrastinabili, a partire dal Ponte Corleone. Sto facendo di tutto per trovare queste somme, senza che si perda un istante di più rispetto al necessario. Il Comune aggiudichi la gara per la progettazione quanto prima, lo Stato farà la sua parte. Sto anche lavorando affinché l’intervento venga realizzato da Anas, in maniera più rapida e agile rispetto al Comune di Palermo».
In parole povere , il Comune di Palermo è talmente inaffidabile che è meglio che tali opere, se si riusciranno a recuperare i finanziamenti, li realizzi l’ANAS ( che certamente non è il massimo )
Durissimo il commento della consigliera comunale Giulia Argiroffi “
«Dietro lo scaricabarile di responsabilità , spettacolo indecoroso a cui l’Amministrazione ci ha abituati, si nasconde da sempre il nulla amministrativo . In gioco non c’è una semplice opera pubblica ma la sicurezza dei cittadini.
Ben 18 anni fa del ponte Corleone sono state accertate “gravissime situazioni di dissesto strutturale”, tale “da generare una grave condizione di instabilità” e in questi 18 anni nessun intervento strutturale è stato posto in essere e la gravità della situazione può solo essere peggiorata.
Siamo seri – attacca Argiroffi – questa Amministrazione ci prende in giro.
Nel 2018, il sindaco Orlando e il suo braccio destro assessore Arcuri ci hanno accusati di “procurato allarme” quando abbiamo denunciato con un esposto la situazione, hanno minimizzato la situazione (non tecnicamente, nessun dato è stato fornito) e sono rimasti ancora fermi nel loro colpevole immobilismo..
P.S. Purtroppo non siamo ottimisti . Ancora il progetto per il “ Raddoppio del Ponte di Corleone “ è in alto mare ( siamo ancora alla fase della “congruità delle offerte”, mentre per lo svincolo di via Perpignano …si sono perse le tracce.
L’assessore comunale, Maria Prestigiacomo è intervenuta sull’argomento :
“Apprendo di alcune avventate dichiarazioni rilasciate da esponenti politici e consiglieri comunali che straparlano di “soldi persi” dal Comune per due opere inserite nel cosiddetto ‘Patto per Palermo’.
Voglio dare per scontata la loro buona fede e quindi immaginare che non abbiano avuto informazioni corrette. Altrimenti saremmo davanti ad un clamoroso caso di “iperattività fantasmagorica”. In altre parole, di propensione alla bugia cronica.
La verità dei fatti è che rispondendo ad una esplicita e specifica richiesta di chiarimenti da parte del Comune di Palermo, il Ministero ha affermato lo scorso 20 luglio che il capitolo di bilancio in questione è “privo di stanziamenti e che la Direzione Generale, in sede di proposte per la Legge di Assestamento del Bilancio, ha sollecitato un rifinanziamento per far fronte alle numerose istanze di assegnazione di fondi da parte degli Uffici periferici, tra le quali, nello specifico, quelle afferenti l’erogazione di almeno una parte delle somme dirette all’attuazione del Patto per lo sviluppo della Città di Palermo”. A conferma dell’origine del problema, la stessa nota del Ministero si conclude con una ancora più chiara affermazione circa l’eventualità che sia comunicata “con ogni consentita urgenza, l’eventuale disponibilità di cassa e la conseguente assegnazione, ai fini del successivo impegno delle risorse da parte del competente Istituto periferico. Credo che il testo sia sufficientemente chiaro per chi lo voglia leggere senza spirito di polemica fine a sé stessa. Intanto noi proseguiamo il nostro lavoro per la progettazione dei due interventi, così rilevanti per la viabilità cittadina, così come per la ricerca di tutte le possibili fonti di finanziamento”
P.S. la nota “chiarificatrice” dell’assessore Prestigiacomo non solo non smentisce l’intervento dell’on. Varrica ma lo conferma .
Infatti l’assessore dichiara che, su richiesta del Comune, il Ministero ha affermato lo scorso 20 luglio che il capitolo di bilancio in questione è “privo di stanziamenti”.
Inoltre l’assessore Prestigiacomo non spiega a che punto sono tutti i progetti del ” Patto per Palermo” e in particolare questi due progetti.
Nel novembre 2019 il Giornale di Sicilia, riportò la notizia che nel cosiddetto “decreto crescita” dello scorso aprile, convertito in legge a giugno 2019, veniva messo nero su bianco che potevano essere ammessi al finanziamento “soltanto gli interventi «dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata”.
Ebbene, nessuno dei progetti che dovevano essere realizzati con il “ Patto per Palermo” sembra ,è dotato di “progettazione esecutiva e procedura di aggiudicazione avviata».
Speriamo che l’assessore Prestigiacomo abbia ragione e che alla fine tali progetti si realizzano ma sostenere che chi è preoccupato per tale cronico ritardo del Comune soffre di “iperattività fantasmagorica” e di “ propensione alla bugia cronica” non solo fà un’ affermazione scorretta ma i fatti , purtroppo, dimostrano il contrario.
e il tram?
L’ennesima vergogna … non c’è speranza per questa città!
Sulla vicenda è intervenuta anche l’Associazione “Mobilita Palermo”.
«L’assessore Prestigiacomo ha ben poco da obiettare. Il cambio e l’avvicendamento dei Rup… i tempi non sono stati rispettati. È lei l’assessore, quindi è lei che doveva vigilare. Anche lei ha delle responsabilità sia per il periodo antecedente al Covid, con le gare già pubblicate nel 2019, sia per i mesi del Covid. Che poi – spiega Anthony Passalacqua – il progetto dei tram nel frattempo è andato avanti, mentre i due appalti ex Cariboni no. Siamo sicuri che le responsabilità siano tutte da imputare al Covid?
La macchina comunale è arrugginita e stenta a pianificare. Con tutti questi tempi biblici, non è giustificabile la perdita dei fondi. È assolutamente vergognoso. Spetta alla politica ri-lubrificare la macchina comunale con delle rotazioni dei dirigenti. Ci sono chiare responsabilità all’interno dell’Amministrazione. La città ha fame di queste infrastrutture, le aspetta da decenni e non ci si può permettere questi ritardi, né questo non volersi assumere delle responsabilità. Si aspetta ancora l’esito del concorso per dirigenti tecnici, bandito 3 anni fa».
Complimenti ad Anthony