LA VENDETTA DELL’ ASSESSORE CATANIA
Nemmeno il coronavirus ferma l’assessore Catania nella sua crociata per epurare dal consiglio comunale quei consiglieri sgraditi a questa giunta.
La consigliera Giulia Argiroffi, eletta nel 2017 al Consiglio comunale di Palermo con il M5S e poi passata nel gruppo Oso, sarebbe incompatibile con il suo ruolo di consigliere.
L’istruttoria per “ avvenuta incompatibilità” era stata avviata su sollecitazione dell’assessore Giusto Catania.
Il consiglio ha approvato l’atto con 19 voti a favore, 1 contrario e 12 astenuti .
Giulia Argiroffi ha rinunciato da marzo 2019 all’incarico di direttore tecnico nel consorzio edile Aerdas che partecipa ad alcune gare indette dal Comune. Il ruolo ricoperto dalla consigliera nel consorzio, secondo la delibera approvata, sarebbe stato alla base della sua presunta incompatibilità con l’attività al Comune.
La consigliera Argiroffi si è distinta in questi anni per la sua netta opposizione a questa giunta .
Il fatto che contro tale decisione ci sia stato un solo voto contrario la dice lunga sull’indipendenza di questa “opposizione”.
Ugo Forello, l’unico consigliere ha votare contro, ha dichiarato :
” Giulia Argiroffi è vittima della ‘Santa Inquisizione’ perché ha avuto un posizione critica nei confronti di Sinistra Comune e dell’attuale assessore alla Mobilità Giusto Catania. I quali hanno reagito con metodi della peggiore tradizione comunista, provando a eliminarla in tutti i modi….. unica colpa della Argiroffi è che ha combattuto contro i piani costruttivi, ha anticipato le conclusioni sulla sentenza di via Miseno, aveva puntato il dito contro il dirigente Li Castri (arrestato nell’ambito dell’inchiesta sullo scandalo mazzette all’Edilizia privata ) e ne ha denunciato la concentrazione di potere, con riferimento anche alla commissione sulle nuove linee del tram”.
Barbara Evola capogruppo di Sinistra Comune non nasconde la sua soddisfazione :
“Siamo abituati al carattere della consigliera Argiroffi e agli epiteti lanciati all’assessore Catania. Forse chi per tre anni ha insultato tutti, pensando di essere l’unica detentrice della legalità e faceva le pulci ai curricula, era la stessa persona che non aveva le carte in regola. Chiedo che gli atti vengano mandati alla Corte dei conti e alla Procura della Repubblica a tutela di tutti”.
A norma di legge la consigliera Argiroffi ha dieci giorni di tempo per formulare le proprie osservazioni o per eliminare la causa di incompatibilità.
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Indifendibile.
…..so più o meno chi è Giusto Catania e per questo motivo spero si possa presto dimettere… tanto fumo e niente arrosto…. ha promesso in campagna elettorale grandi cose ed ha prodotto poco o nulla…. fino ad oggi non sapevo chi fosse Barbara Evola, ma spero anche in questo caso si possa presto dimettere…. invece mi auguro che Giulia Argiroffi rimanga dov’è perchè ha sempre fatto benissimo il suo lavoro… ed ha sempre denunciato situazioni squallide mettendoci la faccia…. è stato dimostrato, dall’operazione Giano Bifronte, che questa giunta comunale stava lavorando su un piano regolatore che non rispondeva a interessi pubblici, ma a interessi privati…. hanno messo a capo del “discorso” tram, una persona che anche in questo caso non stava facendo interessi pubblici, creando ombre inquietanti su l’intero progetto del Tram palermitano…. diversi esponenti che facevano parte di questa giunta comunale sono agli arresti domiciliari… ed ora mi vengono a dire che il Problema sarebbe Giulia Argirorffi…. a mio avviso il problema è questa giunta comunale…. e spero si possano dimettere quanto prima, tutti gli esponenti di questa giunta, dal primo all’ultimo…. e lo dovrebbero fare per il Bene di Palermo….
Quanto deve durare ancora questa situazione Schifosa a Palermo?
Non sarebbe ora che si chiedesse, democraticamente, a questi buffoni di dimettersi?
Democraticamente nessuno ce lo impedisce di chiederglielo. Ma non lo faranno. Hanno troppi interessi da proteggere sti avvoltoi sciacalli e serpi della gente. Perfino mafiosi.