Sta arrivando una pioggia di milioni di euro alle Regioni e ai Comuni , notizia certamente positiva ma….
Il procuratore di Messina Maurizio De Lucia , pur condividendo la necessità di un intervento pubblico visto il momento di crisi, denuncia il rischio che “si creino occasioni di infiltrazioni criminali nel tessuto economico lecito”.
“Il rinnovato afflusso di fondi pubblici e il necessario ricorso alla spesa pubblica necessari a fronteggiare l’attuale situazione di crisi dell’economia, dovuta alle misure adottate per contrastare l’emergenza Coronavirus, solleticheranno sicuramente gli appetiti delle mafie. La criminalità organizzata è attenta a intercettare flussi finanziari che vengono dal pubblico e lo fa attraverso uno strumento che sa usare bene: la corruzione”.
“E’ certamente necessario, per sostenere l’economia di un Paese in crisi intervenire con un intervento pubblico ma secondo formula trasparenti e corrette. L’attenzione deve essere duplice: certamente serve una vigilanza penale, ma anche culturale”.
Certamente il procuratore di Messina ha ragione però oltre una maggiore attenzione su come saranno spesi questi soldi sarebbe utile che anche la magistratura facesse la propria parte
Per esempio all’Ospedale Civico di Palermo sembra che ci sarebbero scorte di materiale sanitario utile per l’emergenza all’ospedale Civico di Palermo. Solo che il materiale risulta essere inutilizzato perché ….ancora sotto sequestro.
Si tratterebbe, infatti, del “corpo del reato” scovato nel 2008 quando esplose lo scandalo sulle forniture nell’ospedale palermitano.
Sembra che contengano anche mascherine, guanti, caschi ecc.ecc.
Ma per aprire tali scatoloni per valutarne il contenuto serve un’autorizzazione da parte della magistratura
È vero che il materiale, ormai dopo più di un decennio, è probabilmente scaduto, ma se non fosse stato mai aperto potrebbe essere utilizzabile.
Il ché, in tempi di magra e di emergenza Coronavirus, potrebbe rappresentare una risorsa inaspettata.
P.S. Non si muore solo di Coronavirus ma anche di….burocrazia.
Tenere del materiale sanitario “sequestrato” da oltre 12 anni ,è un crimine non meno grave di chi non spende i soldi destinati ai soggetti più deboli “economicamente”