EMERGENZA SOCIALE A PALERMO: I SOLDI NON SPESI
L’assessore alla Cittadinanza solidale, Dignità dell’abitare e all’ Edilizia Residenziale Popolare, Giuseppe Martina ha lancia l’allarme :
“La gente chiede pane e pasta …… Mille e ottocento sono richieste giunte in tre giorni al Comune di Palermo. E i numeri sono destinati a salire. Una richiesta per un ogni nucleo familiare. Significa che circa cinquemila persone hanno già fatto sapere di non essere in grado di fare la spesa. “
Ma chi sono queste persone che chiedono aiuto al Comune ?
“Si tratta di persone a cui in passato avevano già dato un sostegno ma l’emergenza Coronavirus ha peggiorato le cose
La platea si è allargata. Nelle mille richieste ci sono persone che al momento non lavorano, piccoli commercianti, chi fa i mercatini, i venditori ambulanti, chi va avanti con lavoretti saltuari. Tutte persone che incassavano e andavano avanti, ora non hanno risorse da parte per fronteggiare l’emergenza”
Cosa propone l’assessore Martina?
“Serve un intervento massiccio dello Stato. Come ha detto il sindaco Orlando serve un reddito di emergenza, anche per un breve periodo. Oppure una somma una tantum data alle famiglie per fare la spesa. A Palermo c’è gente che non mangia tutti giorni. Tutti dobbiamo dare il nostro contributo, quando usciamo a fare la spesa compriamo qualcosa anche per un nostro vicino che sappiamo essere in difficoltà. Io per primo lo sto facendo con un piccolo commerciante che non lavora da più di un mese”.
Le parole dell’assessore comunale sono da condividere , però ci rimane un piccolo dubbio.
Che fine hanno fatto i soldi stanziati dallo Stato per Palermo è destinate per beni e servizi a favore delle persone disagiate?
Basta andare sul sito del Comune e troviamo una pioggia di milioni destinati, teoricamente, per progetti a favore di tali persone disagiate .
Per esempio , con il “Pon Metro Palermo asse 3 – Servizi per l’inclusione sociale” finanziato dal Ministero del Lavoro, sono stati finanziati i seguenti progetti
-PA3.1.1.a – Agenzia Sociale per la Casa – Snodo per l’inclusione sociale – 3.074.435 di euro
-PA3.1.1.c – Agenzia Sociale per la Casa – Protezione sociale, accompagnamento all’autonomia abitativa – 5.398.615 di euro
– PA3.1.1.g* – Agenzia Sociale per la Casa – Accompagnamento all’autonomia abitativa – 1.098.118 di euro
-PA3.2.2.a – Poli diurni e notturni per l’accoglienza di soggetti fragili in povertà socio-sanitaria – 2.659.476 di euro
-PA3.2.2.b* – Dormitori-Mense-Unità di strada – 645.341 di euro
-PA3.4.1.a – Servizi sociali innovativi di sostegno a nuclei familiari multiproblematici e/o a persone particolarmente svantaggiate o oggetto di discriminazioni – 2.083.333 di euro
Con il “Pon Metro Palermo asse 4 Infrastrutture per l’inclusione sociale” Sono stati finanziati questi altri progetti .
– PA4.1.1.b – Recupero di immobile da adibire a polo di orientamento accoglienza per soggetti con disabilità – 792.963 euro
-PA4.1.1.d – Recupero di immobile da adibire a strutture di accoglienza notturna – 2.665.094 euro
-PA4.1.1.e – Recupero di immobile da adibire a strutture di accoglienza notturna – 130.000 euro
-PA4.2.1.a – Recupero di immobili da adibire a servizi di valenza sociale – 1.300.000 euro
-PA4.2.1.b – Recupero di immobili da adibire a servizi di valenza sociale (inclusione sociale di soggetti svantaggiati eo con disabilità) – 1.560.165 euro
-PA4.2.1.c – Recupero di immobili da adibire a sportello punto snodo di orientamento e accoglienza – 118.403 euro
PA4.2.1.d – Recupero di immobili da adibire a servizi di valenza sociale – 970.324 euro
Si tratta di quasi 20 milioni che però solo in piccola parte è stata spesa .
Tali somme, se non spese entro una certa data, ritorneranno allo Stato.
P.S Certamente lo Stato deve fare di più ma se i finanziamenti non vengono spesi la colpa di chi è ?