INIZIATI I LAVORI PER LA CIRCONVALLAZIONE A TRE CORSIE
Viale Regione Siciliana fu ‘incoronata’ nel 2010 , da un sondaggio nazionale, come la strada più trafficata e caotica d’Italia.
Molti pensarono che tale “primato” avrebbe spinto la giunta comunale di allora ( sindaco Cammarata) a prendere dei provvedimenti e cioè avviare i lavori per la cosiddetta “Variante Tratta B Notarbartolo-La Malfa” approvata da poco tempo dal Consiglio Comunale (n° 524 del 05/08/2010) .
Il Progetto prevedeva , secondo l’accordo di programma tra Comune e RFI , la realizzazione di un nuovo asse viario interno , sopra il passante ferroviario interrato.
Tale asse viario sarebbe stata una valida alternativa a Viale Regione Siciliana: un asse di penetrazione urbana che doveva affiancarsi all’asse Strasburgo-Empedocle Restivo-Sciuti-Terrasanta.
Invece la giunta di centro destra, travolta in quel momento dagli scandali, era ormai “ catatonica” e perciò si sperò che il nuovo sindaco sarebbe corso ai ripari.
Nel 2012 ritornò alla guida della città Leoluca Orlando Cascio, e ……. passammo dalla padella alla brace.
Chiaramente, per il “ nuovo” sindaco, il problema della Circolazione di Palermo non era “ prioritario” e perciò tale progetto fu riposto in un cassetto dove è stato dimenticato .
Il 4/05/2017 Il sindaco Leoluca Orlando e l’Assessore di allora Giusto Catania dichiararono che finalmente avevano deciso di intervenire per risolvere il problema del traffico caotico della Circonvallazione.
Purtroppo non si trattava della “Variante Tratta B Notarbartolo-La Malfa” e neppure della ripresa dei lavori per il Sottopasso di via Perpignano, o del raddoppio del Ponte Corleone ma……. della istituzione delle di TRE CORSIE lungo la circonvallazione
In parole povere, approfittando del fatto che, colpevolmente, da anni la circonvallazione era priva si segnaletica orizzontale e verticale, si sarebbe provveduto ….. a tracciare tre corsie al posto di due..
Per fare questo bisognava che l’Amat installasse la necessaria segnaletica orizzontale e verticale..
Chiaramente ciò presentava “notevoli difficoltà” perciò si pensò di rimandare tutto a dopo le elezioni comunali
Arrivano le elezioni e viene riconfermato il vecchio sindaco e viene nominato un nuovo assessore alla mobilità ma di tale provvedimento neanche l’ombra. Tanto che nel novembre 2017 ,con un ordine del giorno votato all’unanimità l’aula chiedeva all’amministrazione di accelerare su tale provvedimento ritenuto urgenti per rendere più fluido il traffico sulla circonvallazione, che alle prime piogge si era trasformata nel solito serpentone di auto.
La Giunta, come al solito, “prontamente” non rispose. Il sindaco , a chi gli chiedeva notizie di tale opera ,faceva finta di non sentire,
Il 7 febbraio 2018 , l’ arch. Giulio Di Chiara scrisse un articolo che era tutto un programma “Viale Regione Siciliana a Palermo è a tre corsie o no?”
“Quaranta settimane fa, l’Ufficio Traffico di Palermo emanava un provvedimento, il numero 609, che autorizzava la realizzazione in via sperimentale della terza corsia di marcia su viale Regione Siciliana, nel tratto compreso tra lo svincolo Belgio e lo svincolo Bonagia.
L’annuncio fu dato dall’allora assessore alla mobilità, Giusto Catania…….. Nel frattempo, il già degradato manto stradale di quella che è classificata dal Codice della Strada come una strada urbana di scorrimento, è stato oggetto di ulteriori interventi di manutenzione e rappezzamenti che hanno coperto la già sbiadita vernice preesistente.
Ne è scaturito un puzzle di asfalto vecchio e nuovo, un classico dalle nostre parti, che ancora oggi convive con una situazione assurda in cui non viene ripristinata la segnaletica originaria a due corsie in previsione dell’attuazione della disposizione dell’Ufficio Traffico, inaccettabilmente ferma al palo”
Oggi, finalmente dopo quasi tre anni con un tweet , l’assessore comunale alla Mobilità Giusto Catania ha annuncia l’ istituisce della marcia su tre corsie lungo tutto l’asse centrale della Circonvallazione ; in parole povere …..il rifacimento della segnaletica stradale ..
Meglio tardi che mai.
Purtroppo su tale “opera” ci sono dei dubbi, non solo sull’utilità ma sulla sicurezza.
L’ingegner Orazio Giuffrè, docente ordinario di “Progetto di strade” all’Università di Palermo esprime le sue perplessità:
“Due corsie di marcia ordinarie da 3 metri potrebbero andar bene – afferma – perché, facendo un conto molto semplice, la larghezza massima di un veicolo è di circa 2 metri. Quello che non convince, nella ripartizione del Comune, è la misura di quella che l’assessore definisce ‘banchina’. Intanto il termine è improprio: non si tratterebbe di banchina ma di corsia di emergenza, che nella sua definizione precisa non prevede alcuna sosta. La funzione di quella corsia è quella di consentire il solo transito dei mezzi di soccorso”.
Il Prof. Giuffrè solleva dubbi anche sulle dimensioni della corsia d’emergenza:
“Una larghezza di 2 metri e mezzo è corretta dal punto di vista formale perché è prevista dal codice della strada, ma nel concreto è una soluzione che non funziona. Il problema non è geometrico ma funzionale: immaginate un’autobotte dei vigili del fuoco che cammina radente le altre auto nelle corsie più interne, già disposte lungo altre tre file. Inoltre le dimensioni delle corsie comprendono anche la segnaletica, quindi al netto dei circa 15 centimetri della striscia si arriva a circa 2 metri e 35 destinati ai mezzi di soccorso”.
Gli spazi saranno sufficienti a gestire le emergenze in maniera efficiente?
L’assessore Catania sostiene che prima si fanno le tre corsie e poi si valuteranno le criticità , un modo un po’ arcaico di procedere .
Infatti il Prof. Giuffre sostiene:
“Oggi disponiamo di modelli di simulazione per darci risposte in anticipo ma c’è il brutto vizio diffuso di cambiare senza testare. In questo caso arrivando a quella che, a mio parere, è una soluzione sacrificata e con un basso livello di sicurezza garantito.
P.S. In parole povere il Prof Giuffrè ,docente ordinario di Progetto di strade all’Università di Palermo, è convinto che non ci sono i crismi per avere 3 corsie più una “ banchina d’emergenza” .
La nuova circonvallazione sarebbe ” pericolosa”
Chi ha ragione?
penso che il comune soffra della mancanza di fondi per realizzare i sottopassi perpignano e corleone. chiediamoci perché questi fondi non arrivano. la risposta è: se fossimo al nord, arriverebbero. è una mia impressione e forse mi sbaglio, ma da qualche tempo “la pacchia è finita”, cioè il sud non beneficia più degli investimenti di un tempo. è uno dei risultati della lega di governo. far restare i soldi nei territori. i territori più ricchi e virtuosi, quelli del nord, ottengono più soldi. i più poveri e con meno reddito ottengono meno soldi. sicché i 700 milioni del patto per palermo bastano solo per il tram.
Caro punteruolorosso , il problema non sono i soldi ma l’incapacità di spenderli. Abbiamo ( forse ) perso il finanziamento del ” patto per Palermo”, a rischio anche i milioni per le tre nuove linee del tram . Recentemente sono stati stanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ,per gli anni 2014-2020. ben 84 milioni per “migliorare la qualità” della vita dei cittadini.”
Tali fondi devono essere spesi entro il 31/12/2020
Purtroppo le esperienze passate non ci fanno stare tranquilli.
Gli stessi assessori D’Agostino e Prestigiacomo ammettono le difficoltà :
«Quella che comincia ora è una vera e propria corsa contro il tempo, perché i tempi per la progettazione di dettaglio e l’avvio materiale degli interventi saranno davvero minimi se vogliamo rispettare, come dobbiamo rispettare, i rigidi termini richiesti dalla Commissione Europea”.
Appare evidente che probabilmente perderemo anche tali somme, molto importanti, perchè servirebbero a risolvere la grave emergenza degli impianti di illuminazione in città,
Se non sono capaci nemmeno a rifare la segnaletica stradale lungo la circonvallazione…….
P.S. Nonostante l’annuncio dell’assessore Catania ancora i lavori non sono iniziati
capisco
concordo appieno !