COSI PARLO IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA : UNA DIFESA CHE NON CONVINCE
ll presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenendo al Meeting di Rimini a un dibattito insieme con i governatori di Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e della Provincia autonoma di Trento sul “regionalismo e l’autonomia differenziata” ,ha cercato di difendersi dalle accuse della Corte dei Conti .
Ci rendiamo conto che difendere l’indifendibile è difficile soprattutto quando ti trovi solo contro tutti.
Infatti sostenere che la Sicilia ha il triplo di dipendenti della Lombardia e più forestali del Canada a causa delle sue maggiori competenze è una scusa che non regge .
E vero che nell’Isola alcune funzioni che nella penisola sono di competenza statale vengono esercitate dalla Regione come per esempio gli uffici del Lavoro , della Motorizzazione e dei Beni culturali. Ma stranamente questi settori sono i più inefficienti.
Poi si scopre che tali funzioni sono solo 10 ( la Lombardia e il Veneto hanno chiesto di potersi occupare di ben 23, altro che “autonomia” ).
Musumeci ha ammesso onestamente:
“Quando si richiama il principio di responsabilità sono il primo a riconoscere che le classi dirigenti che si sono alternate alla guida della mia Regione hanno utilizzato l’autonomia non in un contesto di responsabilità. Ma di privilegio. Perché il familismo, l’assistenzialismo hanno caratterizzato buona parte delle generazioni del Mezzogiorno. Sono il primo a fare autocritica ma non ho mai governato la Regione, se non nell’ultimo anno” .
Ciò è parzialmente vero.
Musumeci ha avuto nel passato incarichi politici di responsabilità ( per esempio la presidenza della provincia di Catania) e la sua parte politica ( escludendo il governo Crocetta) ha governato sempre la Sicilia.
E vero che come ,sostiene il Presidente, che:
“Per un commerciante della Sicilia arrivare ai mercati europei significa affrontare duemila chilometri.”
Ma la Regione cosa ha fatto per migliorare tale situazione?
Le strade e le autostrade gestite dallo Stato, tramite l’ANAS, sono un disastro e i “lavori di ammodernamento” sono ferme da anni ma non ci sembra che la gestione regionale della autostrada CT- ME sia un modello di efficienza , tutt’altro, come le strade provinciali ormai ridotte a trazzere.
Ma il massimo del suo intervento l’ho raggiunge quando ha sostenuto:
” I siciliani sono diventati eterni donatori di sangue fino all’anemia a favore della classe dirigente romana. Sangue di cui si è spesso fatto mercato nero. “
Tesi un po’ ardita perché, numeri alla mano, risulta il contrario e cioè che le tasse raccolte in Sicilia rimangono interamente in …Sicilia ( ecco perchè la Lombardia e il Veneto chiedono l’ ” autonomia”). Ma forse ci sbagliamo
Forse il Presidente Musumeci dovrebbe chiarirci come mai, pur avendo un numero impressionante di dirigenti ” eccezionali” ( almeno secondo le ( auto?) valutazioni fatte recentemente) non si riesce a spendere i soldi dei fondi europei e siamo in fondo a tutte le classifiche nazionali e europee.
Di chi è la colpa?
Per il Presidente Musumeci la colpa è….. dello Stato :
” che avrebbe dovuto vigilare sulla classe dirigente siciliana, ma non l’ha fatto perché c’era una tacita, o palese, intesa”.
Strano !!!
Si chiede l’autonomia e poi ci si lamenta della scarsa vigilanza dello Stato sui politici e sulla classe dirigente siciliana.
In parole povere , si vuole la moglie ( o il marito) ubriaca e la botte piena.
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