COSTA SUD : L’ABUSIVISMO LEGALIZZATO
Se qualcuno pensa che la Costa sud è stata devastata e distrutta soltanto nel periodo del “ Sacco di Palermo” sbaglia di grosso . A conferma di ciò c’è il caso ricordato da un articolo di Riccardo Campolo , pubblicato da “ TODAYPALERMO” dal titolo “Villette vicino al mare, parte un esposto scoppia il caso del residence di Acqua dei Corsari”
In parole povere Il caso di Baia del Corsaro è un caso emblematico che dimostra che purtroppo tale devastazione è continuata fino ai nostri giorni.
La storia ha inizio nel 1976 quando un proprietario di alcuni terreni di Acqua dei Corsari, inizia a frazionare e vendere lotti vicini al mare. Operazione strana visto che nel Piano regolatore del 1962, tali terreni risultavano destinata eslusivamente a verde agricolo. Tra l’altro la legge regionale 78/76 impone il vincolo assoluto di “edificazione” entro i 150 metri dalla battigia.
Perciò tale operazione era incomprensibile Ma chi vendette e chi acquistò questi lotti , assolutamente inedificabili, probabilmente sapevano che nell’arco di qualche anno le cose sarebbero cambiate.
Infatti l’assessorato Territorio e Ambiente , nel 2002 , stabilì che era possibile catalogare come zone B1 , quelle aree che, sebbene vicine al mare, prima di quella data risultassero già zone A o B. E così “ miracolosamente” quei terreni , che non erano buoni nemmeno per coltivare pomidori e peperoni, divennero …..edificabili, anche se con qualche limitazioni. Infatti si doveva rispettare il famoso limite dei 150 metri dalla battigia .
Ma come si sa tali limiti, a Palermo, sono teorici. E così si cominciarono a costruire un residence con tante “ belle” villette .
E grazie a tale “ elasticità” nel corso dei decenni e fino ad oggi il residence si è allargato a dismisura. Dai pochissimi immobili indicati nella cartografia catastale del 1959 si è passati a oltre una trentina, alcuni assolutamente “ irregolari” . E vero che alcune di tali villette “irregolari” sono state raggiunte da ordinanze di demolizione che però nessuno ha eseguito.. E così i proprietari di queste villette cominciarono a pensare che ormai nessuno avrebbe potuto fare più nulla.
Tutto bene ?
Purtroppo no. Come in tutte le “belle storie” c’è sempre qualcosa che va storto
Una signora, proprietaria di uno di questi lotti di terreno, si vide negare il rilascio di una concessione edilizia per costruire una villetta alla Baia del Corsaro. Attorno al suo terreno, nel corso degli anni, in molti avevano costruire villette , autorizzate dal Comune, anche a poche decine di metri dal mare., cioè oltre quella famosa linea d’inedificabilità assoluta. . Così la signora si chiese: “ Perché loro si e io no?
Perciò quattro anni fa decise di rivolgersi alla magistratura..
I magistrati, obbligati ad intervenire, trovarono una situazione assurda. Accanto a villette costruite senza autorizzazioni , perciò abusive, trovarono villette regolarmente autorizzate dal Comune, ma costruite a meno di 150 metri della battigia .
A cosa era dovuta questa disparità di trattamento?
Come mai al Comune nessuno si era accorto che dal 1978 in poi dei privati , avevano costruito , spesso autorizzati, a meno di 150 metri ?
Ma i magistrati hanno evidenziato una situazione ancora più grave
Come scrive Roberto Campolo :“I controlli hanno inoltre fatto emergere la presenza di lavori abusivi con istanze di sanatorie sempre respinte, tanto che sarebbero state emesse alcune ordinanze di demolizione precedenti agli anni 2000 alle quali non si sarebbe data esecuzione. Come se non bastasse sembrerebbe che alcuni immobili siano stati costruiti in terreni un tempo appartenevano a soggetti vicini a Cosa nostra. Uno di questi è stato infatti confiscato nel 2009 a un prestanome e assegnato proprio al Comune, mentre un altro – diventato poi la stazione dei carabinieri di Acqua dei Corsari – è stato sequestrato dai giudici della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo.”
Tra l’altro alcuni nomi dei funzionari comunali indagati erano stati già coinvolti nella lottizzazione abusiva di via Miseno, a Mondello..
E tutto questo senza che le amministrazioni comunali , in tutti questi anni, si sono accorte che qualcosa non andava non solo ad Acqua dei Corsari ma anche a Mondello e in altre zone di Palermo.
P.S. Forse questi fatti spiega come mai le varie amministrazioni comunali si sono guardate bene a portare avanti il risanamento della Costa sud. Chi sa quanti altri casi come questo emergerebbero.
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