PALERMO NON E UNA CITTA’ PER CICLISTI E …… PEDONI
A Palermo si parla tanto di “mobilità sostenibile” , e si cerca in tutti modi di disincentivare l’uso del mezzo privato ma nella realtà le scelte politiche della nostra amministrazione sono contradditorie : si punta al tram ma si riducono gli autobus e si scoraggia l’uso della bicicletta e …..dei piedi.
Sappiamo che la nostra amministrazione non ama la metropolitana , che in tutte le grandi città è il mezzo di trasporto principale, e punta , teoricamente, sull’uso delle biciclette, ma non si creano piste ciclabili degne di questo nome.
Ma la situazione diventa assurda quando si rende difficile la vita ai pedoni.
Le continue segnalazioni dei cittadini sullo stato dei marciapiedi della nostra città , sono la dimostrazione che…. Palermo non è una città per pedoni.
Basta fare una semplice passeggiata a piedi per rendersi conto di tale amara costatazione.
Marciapiedi dissestati, sporchi, , invasi da erbacce e da escrementi animali ( e …… umani). Spesso vengono utilizzati come parcheggio da automobilisti incivili e anche da chi dovrebbe dare l’esempio
Il problema riguarda tutta la città e non solo le periferie, per esempio i marciapiedi delle due principali strade di Palermo, Viale della Libertà e Viale Strasburgo sono un classico esempio di tale situazione. In parole povere sono in condizione pietose.
In alcuni casi il marciapiede è ormai intransitabile, come per esempio in Via Marche ( tra via Empedocle Restivo e Via Abruzzi) dove le radici degli alberi lo hanno distrutto.
In certi casi i marciapiedi mancano del tutto o sono microscopici . Per esempio il caso di Via Tiro a segno è emblematico, eppure qualche “genio” del Comune vorrebbe installarci una …… “ pista ciclabile”.
Il 19 apr 2018 su “ Mobilita PA” è stata pubblicata la seguente notizia :
““Percorso ciclabile zona sud da Via Archirafi fino al Porticciolo della Bandita comprensivo di opere smart”
“Lo scorso 27 Marzo2018 è stata firmata apposita determina dirigenziale che dà il via agli adempimenti necessari per affidare la progettazione definitiva ed esecutiva, con relativa direzione e coordinamento dei lavori .Data la varietà del lungo percorso, lo studio di fattibilità, al fine di adattare i luoghi alle norme tecniche per la realizzazione delle piste ciclabili e stradali, ha individuato tre tipologie di pista:
a) su marciapiede
b) su sede stradale
c) su costa
Spulciando il progetto nasce spontaneo la seguente domanda : ma chi ha elaborato tale determina dirigenziale ha mai visitato i luoghi dove dovrebbe essere tracciata questa nuova “pista ciclabile?
Per esempio “… realizzazione del tratto che da via Messina Marina attraverso via Tiro a Segno arriva in via Archirafi” .
Informiamo i progettisti” che Via Tiro a Segno è un budello di strada, molto trafficato, a doppio senso di marcia e senza un marciapiede degno di questo nome.
Dove dovrebbe essere tracciata tale pista ciclabile?
Inoltre la pista ciclabile di Via Messina Marine, in cui si accenna in tale determina, è una “strana pista” che spesso “scompare” e si interrompe improvvisamente . Per esempio, su Via Ponte di Mare, la pista si interrompe perchè …..il marciapiede quasi non esiste e la strada è stretta.
E poi , a Piazza Sant’Erasmo, visto che manca il semaforo, i ciclisti, e i pedoni, devono attraversare la strada, impresa molto ardua e pericolosa.
Ho voluto ricordare tale recente caso per dimostrare lo scarso rispetto che i nostri amministratori hanno per i ciclisti e per i pedoni.
Ma torniamo al già citato “marciapiede “ di Via Ponte di Mare , la strada, che unisce Via Messina Marie con il Foro Italico.
Il Ponte di Mare è l’unico ponte ( escluso quello tranviario ) che attraversa il Fiume Oreto in discrete condizioni strutturali anche se il guard rail del marciapiede , lato monte, dovrebbe essere urgentemente sostituito, per motivi di sicurezza. L’attuale situazione di tale guard rail lo rende assolutamente inutile per la sua originaria funzione. Inoltre il marciapiede è estremamente ridotto e tra l’altro la vegetazione ( anomala? ) rende il passaggio dei pedoni ( tra cui molti turisti del vicino Hotel San Paolo) poco agevole.
Considerando che spesso le auto della Polizia Municipale transitano da tale ponte è mai possibile che nessuno si è accorto dello stato di tale guard rail?
Ma i poveri pedoni palermitani non hanno solo il problema dei marciapiedi dissestati ma anche dell’attraversamento delle strade, problema annoso visto la carenza di strisce pedonali visibili e soprattutto di semafori pedonali.
Il problema è molto serio anche perché si associa alla cronica insufficienza dell’illuminazione notturna delle strade,
Vorremmo inoltre ricordare ai nostri “amministratori “che i marciapiedi vengono , o forse dovremmo dire dovrebbero essere, usati anche da anziani, portatori di handicap in carrozzelle e da madri che con il passeggino. Un “piccolo particolare” che i progettisti del tram di Via Leonardo da Vinci si sono dimenticati, nel restringere i marciapiedi .
P.S Durante una recente seduta del consiglio comunale, i vertici della R.A.P .hanno dichiarato “con il budget attuale si può asfaltare una strada ogni 22 anni“.
Secondo l’attuale contratto di servizio, infatti, pare sia previsto che le strade vengano asfaltate ogni 22 anni, mentre una sorte decisamente peggiore tocca ai marciapiedi, che stando a quanto relazionato in Aula, verrebbero “ manutenzionati” ogni……. 70 anni.
….è un dato di fatto che girare a Palermo con la macchina è difficile (a causa della mancanza di parcheggi e a causa dei frequenti ingorghi)…. ed è anche un dato di fatto che la Palermo che gira in bicicletta ha enormi difficoltà…. ed è ugualmente evidente che i pedoni spesso trovano marciapiedi stretti e dissestati, o in altri casi si trovano a poter camminare in aree pedonali estremamente banali e brutte, basti pensare alla recente pedonalizzazione di piazza Borsa che probabilmente, guardando tutte le pedonalizzazioni fatte in giro per il mondo negli ultimi anni, è una delle più banali e priva di ambizioni…
Fatte queste premesse, e vista l’evidente mancanza di spazio in superficie, dovrebbe essere logico e razionale tentare di mettere da parte il “discorso tram” ed aprire il “discorso metropolitana”….
…..è inutile prenderci in giro da soli…. le strade palermitane, spesso troppo strette, non possono contenere allo stesso tempo: ampi marciapiedi, piste ciclabili, macchine e tram…. Sarebbe ora che si incominci a utilizzare anche il sottosuolo per creare spazio in superficie…. molte città al mondo hanno iniziato questo processo molti decenni fa, sarebbe ora che anche a Palermo si possa cominciare….
P.S ….condivido al 100% quanto scritto nell’articolo….
Buongiorno a Tutti!
Ah già…dimenticavo il discorso Metropolitana vs Tram.
Ci mancavano le tue perle monotematiche 😉
Non vuoi anche spiegare cosa c’è di male ad essere monotematici?
Un dottore può essere specializzato nello studio del trattamento del diabete, un pittore può avere come soggetto preferito i fiori e dipingerli per 30 anni e un cittadino può essere interessato alla metropolitana…
Non tutti possono essere come gli opinionisti che vediamo seduti ogni giorno nei salottini televisivi che hanno opinioni e idee su tutto e tutti ma che troppo spesso mancano di sostanza e di anima…
I vertici della R.A.P hanno detto questo? Beh, c’è da crederci viste le condizioni in cui versa mezza città .. allora mi chiedo: non è il caso di far cadere Orlando e ritornare tutti a votare?
Palermo, strade asfaltate ogni 22 anni: lo prevede il contratto Rap
AD AFFERMARLO I DIRIGENTI DELLA MUNICIPALIZZATA
“ ILSICILIA.it” 4/05/2018
La Rap alza “bandiera bianca” su strade e marciapiedi, infatti, durante la seduta del consiglio comunale, i vertici della municipalizzata hanno fatto emergere che “con il budget attuale si può asfaltare una strada ogni 22 anni“……..
Nella realtà i dirigenti della RAP non hanno detto proprio questo. Infatti questa affermazione è frutto dei dati prodotti dai dirigenti RAP che hanno ammesso di aver provveduto a realizzare solo….. il 9% della manutenzione di strade e marciapiedi previsti dal contratto di servizio stipulato con il Comune di Palermo.
E’ bastato fare un rapido calcolo per arrivare a queata” sconvolgente” verità.
Infatti leggiamo su “LIVESICILIA” del 4/05/2018
Pulizia e manutenzione strade :I dati della Rap evidenziano la crisi
In città la manutenzione di strade e marciapiedi è solo un miraggio. A metterlo nero su bianco i dati preoccupanti riferiti ieri sera in Consiglio comunale proprio dai vertici della Rap, società partecipata che oltre alla gestione dei rifiuti si occupa anche della manutenzione e dello spazzamento delle strade.
La situazione è così drammatica che a consiglieri e dirigenti non è rimasto altro che ironizzare dicendo che a Palermo “una strada viene messa a posto ogni 22 anni e un marciapiede ogni 70”. Affermazioni che altrove sembrerebbero esagerazioni, ma a Palermo no. ……… infatti, in base al contratto di servizio stipulato con il Comune di Palermo, Rap ogni anno dovrebbe effettuare una precisa quantità di interventi e invece nel periodo che va da agosto 2016 a dicembre 2017, sui 42mila metri quadri progressivi di manutenzione dei marciapiedi previsti, quelli realmente realizzati sono stati solo poco più di ….. 3mila, pari appena al 9 per cento.
Risicatissimo anche il dato che riguarda gli interventi per la gestione delle strade: su 566mila metri quadri previsti, è stata effettuata manutenzione per ….. 193mila, pari al 34 per cento del programma. Per l’ingegnere Antonino Morvillo, dirigente Rap dell’area Manutenzione, ha imputato i disservizi ad una preoccupante carenza di personale: “Negli anni precedenti, per esempio, per la manutenzione strade la società disponeva di tre squadre per un totale di dodici persone, mentre oggi per questo servizio sono all’opera solo quattro operai”.
Con le sue 12 corsie, con la sua larghezza media di 60 metri e con la sua lunghezza di circa 12 kilometri, viale Regione Siciliana, la strada più trafficata di Palermo e una delle più trafficate d’Europa dovrebbe avere decine e centinaia di sottopassaggi (non sparticarreggiata a sparticarreggiata come quelli attuali ma da isolato ad isolato). E invece no.
E questo la dice lunga sulle dubbie capacità degli impiegatucci del Comune di Palermo, passati e presenti, di dare giusta importanza ai pedoni. Ma che cosa ci possiamo aspettare da quel carrozzone di eterni incompetenti?