A Palermo anche gli immigrati preferiscono andare via.
Quello che emerge dai dati contenuti nel Repertorio statistico 2016, pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Palermo è una situazione drammatica.
Una città dove il numero dei morti è superiore ai nuovi nati ( le nascite non sono mai state così basse in 50 anni ). Gli occupati diminuiscono e cresce la disoccupazione, in aumento di 1,5 punti rispetto all’anno precedente. Il reddito medio pro-capite è uno dei più bassi d’ Italia, infatti non raggiunge i 10 mila euro annui, dati da terzo mondo. .
A Palermo, nel 2016, gli occupati sono diminuiti del 2,7%, rispetto all’anno precedente, passando da 188 mila a 183 mila. Se si confrontano tali dati con quelli del 2006, quando vi erano 211 mila occupati, si registra un pesante calo del 13,3%. . Un valore annuo che è il più basso del decennio 2006-2016 .
Di contro, cresce il numero di disoccupati, passando da 48 mila nel 2015 a 51 mila nel 2016, con un incremento, in un solo anno, di ben il 6,8%.
A Palermo risultano residenti 673.735 persone: rispetto al Censimento del 2001 si registra una diminuzione di 29.161 abitanti,
Anche il flusso migratorio è in diminuzione, infatti si registrano 9.342 immigrati, meno dello 0,6% rispetto al 2015. Oltre 11 mila sono invece i palermitani che preferiscono emigrare. Di questi ben il 90% dei quali si è diretto verso altri comuni italiani, mentre il 10% è andato all’estero.
I dati demografici non mentono, a differenza della nostra classe dirigente, e sono impietosi e drammatici. Se continua così Palermo rischia di tornare a livelli di popolazione preunitari entro la fine del secolo. E identico discorso vale per la Sicilia.
Il dato che più fa riflettere è il PIL pro capite… è un PIL artificiosamente più alto “grazie” all’assistenzialismo che garantisce posti di lavoro nel settore pubblico… ed è anche “alto” grazie al fatto che Palermo è capoluogo di Regione, e quindi ci sono tanti politici eletti alla Regione e tanti impiegati regionali che “mantengono” il PIL più alto rispetto ad altre città siciliane…. quindi, al netto dell’assistenzialismo, e al netto dei politici (spesso poco utili), il PIL palermitano dovrebbe fare riflettere…
Concludendo dico che il dato più allarmante in questo “quadretto”, è l’incapacità palese della nostra classe politica locale (attualmente al potere) di creare un inversione di rotta…
Non dico che la colpa di questa situazione chiaramente disastrosa sia solo dei politici che hanno governato Palermo negli ultimi 30 anni…. ma la colpa è anche loro… ripeto…. la colpa non è solo loro, ma è anche da attribuire a loro…