COSTA SUD PULIZIA E AREE VERDI GLI INTERVENTI DEL COMUNE
http://livesicilia.it/2015/10/16/costa-sud-pulizia-e-aree-verdi-gli-interventi-del-comune_674852/
Post correlati
-
Focus nuovo CdS, le norme sui monopattini
Spread the lovemoreLa recente approvazione delle nuove norme del... -
Via Pantelleria, al via i lavori per la nuova pavimentazione stradale
Spread the lovemoreL’Ufficio Traffico e Mobilità ordinaria del Comune di... -
Al via i lavori per il nuovo traghetto regionale della Sicilia
Spread the lovemoreSi è svolta nei giorni scorsi presso...
finalmente buone notizie dalla costa sud. questi interventi servono intanto a restituire la fruizione, ma bisogna bonificare e rinaturalizzare, opere troppo grandi se non si hanno risorse a disposizione.
sarebbe bello vedere nel dettaglio cosa è previsto a sant’erasmo e alla bandita
È una città affacciata sulla Costa… finora politicamente offesa da abusivismo, degrado e inquinamento!!! Intanto, sul sito dell’autorità Portuale di Palermo, per quanto riguarda Sant’Erasmo dovrebbe essere sistemato quanto segue: http://www.portpalermo.it/it/diporto/porto-di-santerasmo
molto bello. dunque salta il benzinaio.
Abbiamo una costa di benzinai… una città affacciata sul mare… pochi punti di riferimento e la sera poco illuminati!!! Purtroppo viviamo in una città come se non avesse il mare.. preferiamo passeggiare in centro!!! Comunque speriamo che questo piano di recupero vada in porto!!! Il benzinaio di S.Erasmo verrà smantellato!!!
Scusate ma l’immagine sul sito dell’autorità portuale è quella del “vecchio progetto” del “Porticciolo Turistico” che l’attuale amministrazione ha bocciato. Se si legge il generico progetto comunale si parla di “realizzare, oltre la pulizia e bonifica, alcuni arredi e strutture per la fruizione pubblica con un’area giardino, un’area pavimentata ed un area a verde con installazioni scultore e architettoniche nella ex porzione del piano di Sant’Erasmo a fianco del bastione settecentesco oggetto di interramenti successivi.”. Come si legge i “presunti interventi” non riguardano il porticciolo ma il piano di Sant’Erasmo a fianco del bastione settecentesco . Di quale bastione si parla?
Nell’antica Strada Colonna(l’attuale Foro Italico) si trovavano due bastioni. Uno, il Bastione Vega, sorgeva all’angolo con via Lincoln ( dove si trova l’ex Jolly Hotel) l’altro chiamato Bastione del Tuono, si trovava tra la Porta dei Greci e la Porta Felice. Escludendo quest’ultimo ( troppo d’istante dal Piano di Sant’Erasmo) che fu abbattuto nel 1754 rimane il Bastione Vega che però fu anch’esso abbattuto ( non interrato) nel 1783 . Al suo posto su innalzata una piramide, chiamata Piramide senatoria, a ricordo di tale evento. Appare evidente che si è fatto un po’ di confusione.
Probabilmente l’assessore Gini, o chi per lui, voleva parlare del Fortino Tonnarazza che sorgeva nei pressi della Casina del Principe di San Giacinto( l’edificio il cui restauro si è bloccato nel 2011). In un bel quadro del 1836 del pittore Francesco Zerilli e ben visibile il Porticciolo di Sant’Erasmo e le varie strutture allora esistenti . Al posto del fortino oggi sorgono una serie di catoi e casupole semi diroccate( ben visibili nell’immagine del progetto del Porticciolo Turistico).
Se tale ipotetico intervento del Comune ci sarà, allora potremmo parlare seriamente di un intervento di recupero di una delle zone più belle ( ma degradate) e piena di storia di Palermo. Sarebbe una risposta forte e concreta del nostro attuale sindaco ai tanti detrattori che lo accusa ( non ha torto) di immobilismo che impedisce che il centro storico possa essere realmente risanato. Ma temiamo che si tratti dell’ennesima promessa mancata.
Beh immobilismo non direi, viste le pedonalizzazioni, vera battaglia culturale molto più difficile dei restauri in sé, che pure furono lanciati anni or sono dallo stesso Orlando grazie alla capacità di sfruttare i fondi europei. La città ha bisogno di svegliarsi. Nessun sindaco avrebbe avuto il coraggio di affrontare posteggiatori e bottegai a piazza San Domenico. I detrattori di Orlando vadano a pippare di coca alla Cuba