Rieccoci a parlare dopo un pò di tempo della realizzazione delle nuove linee Tram nella città di Palermo, che andranno ad estendere l’attuale rete.
Per coloro che volessero approfondire le analisi progettuali dei principali svincoli che cambieranno la loro fisionomia grazie a questo progetto, possono visionare i focus precedenti a questo link.
In questo articolo invece cercheremo di rendervi qualche informazione interessante sull’evoluzione dell’iter e su qualche previsione progettuale. Sebbene non si tratti di comunicazioni ufficiali, possiamo dire che esse le possiamo classificare tra i “rumors” abbastanza attendibili e che quindi vanno considerati come tali.
A che punto è l’iter progettuale?
Lo scorso 12 Agosto 2024 è stato definito e inviato agli organismi competenti il progetto esecutivo della Linea C.
Il progetto esecutivo rappresenta la fase in cui tutti gli interventi previsti nelle precedenti fasi di progettazione vengono dettagliati nel minimo particolare, risultando così il livello più preciso e definito di tutta la progettazione.
Da quella data sono scattate verifiche e analisi a carico di diversi soggetti come il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ANSFISA, ICMQ, ARTA Sicilia che, ognuno per la propria competenza, si esprimerà sulla progettualità trasmessa dai progettisti.
Per chi volesse approfondire può cercare ognuno di questi organi e scoprire le loro attività. Ad ogni modo questa verifica spazia dalla qualità dei sistemi, alla sicurezza, al mero check documentale.
Quando termineranno queste verifiche?
Sulla base delle precedenti esperienze e con ragionevole attendibilità, tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 si dovrebbe concludere questo passaggio finale che consentirebbe poi al Comune di Palermo di affidare i lavori e le relative aree all’impresa costruttrice. Salvo complicazioni.
Dove sorgeranno i primi cantieri?
La progettazione esecutiva al vaglio degli organi competenti riguarda in questo momento la Linea C, che collegherà la Stazione Centrale all’attuale linea su Corso Calatafimi.
Con ogni probabilità il primo cantiere su strada sorgerà in Via Basile, nei pressi dell’ingresso al Parco Cassarà. Complice una sede stradale ampia e una minore densità abitativa, in questo tratto saranno inaugurati i primi lavori al fine di mitigare l’impatto dell’opera sul contesto urbano e sul traffico veicolare.
Parallelamente si dovrebbe procedere alla cantierizzazione dello Svincolo Calatafimi (guarda qui la previsione progettuale del nuovo svincolo), nel quale ricordiamo verranno realizzate due nuove rotonde e un viadotto sopraelevato per il collegamento alla rete tranviaria esistente (Linea 4 – via Pollaci).
A breve la progettazione della Linea B
Se la Linea C è già in fase di revisione e verifica, la prossima che si appresta ad essere “consegnata” nella sua versione progettuale esecutiva è la “Linea B” (guarda qui la previsione progettuale di questa linea).
Già in questo mese tutta la documentazione dovrebbe essere trasmessa agli organi competenti affinchè il progetto possa essere cantierato indicativamente intorno alla primavera del 2025.
La Linea B prevede l’estensione dei binari dal terminal Notarbartolo fino alla stazione Giachery.
L’anello tranviario e la questione “Linea A” su via Libertà
Allo stato attuale non si conosce lo stato dell’arte della progettazione esecutiva della Linea A (guarda qui la previsione progettuale di questa linea), oggetto di dibattito pubblico e attriti politici per il suo tracciato lungo gli assi centrali, in particolare via Libertà.
Sembra ci si trovi in un momento di standby nell’attesa di risolvere definitivamente la questione sul far o non far passare i convogli tranviari (senza catenaria!) su Via Libertà. Al contempo un’intesa sembra raggiunta sull’avviare la realizzazione del segmento Duca della Verdura – Stadio e spostare prudenzialmente in avanti la riflessione sul segmento oggetto di dibattito.
Cosa potrebbe accadere?
Sembra avanzare l’ipotesi che prevede un’accelerazione sulla progettazione esecutiva della Linea F (guarda qui la previsione progettuale di questa linea) che collegherà la Stazione Centrale a Giachery attraverso un tracciato via mare (Foro Italico, via Crispi).
La realizzazione di questo segmento, unitamente alle linee già esistenti e alle altre due precedentemente citate (Linea C e Linea B), verrebbe a definire un vero e proprio anello di binari tranviari intorno al centro storico e alla parte centrale della città: Stazione C.le – Tukory – Basile – Viale Regione Siciliana – Via L. Da Vinci (parte bassa) – Via Notarbartolo – Via D. Della Verdura – Via Crispi – Via Lincoln – Stazione C.le.
Nell’attesa di definire le sorti della Linea A che invece penetra longitudinalmente l’asse centrale servendo in modo diretto il centro storico e i quartieri più centrali e turistici, attraverso questo anello si consentirebbe alla rete di agganciarsi alle linee che si estendono verso nord (viale Strasburgo – Mondello).
Va sottolineato che la Linea A, per sua natura, risulta fondamentale nel collegare in modo rapido e diretto i principali punti di interesse del centro città, pertanto la sua realizzazione rimane strategica al funzionamento dell’intera rete.
L’asse Basile – Tukory
Uno dei segmenti più interessanti per l’utenza è sicuramente quello che servirà l’asse che dalla Stazione Centrale raggiunge l’area universitaria e gli altri vettori di trasporto.
Su via Basile sembra oramai acclarata la nuova conformazione dell’asse, che ospiterà i due fasci di binari tranviari al centro della sede stradale laddove oggi marciapiedi divelti e alberature inadatte rendono questa fascia inospitale, pericolosa e a tratti inservibile.
Con l’installazione dei binari e delle fermate al centro della sede stradale, si recupererà lo spazio ai lati delle due carreggiate. Questo consentirà di riprogettare e ingrandire i marciapiedi esistenti lungo tutto il perimetro della cittadella universitaria e sul lato opposto, prevedendo dunque un nuovo sistema di illuminazione a led, arredi, una ciclabile (una per ogni senso di marcia) all’interno del segmento pedonale e giardini lineari con specie autoctone.
Qualche info sui convogli di CAF
Chiudiamo questo aggiornamento di Novembre citando qualche caratteristica funzionale sulle vetture che CAF produrrà e consegnerà al Comune di Palermo.
Le vetture “ibride” saranno dotate di batteria, indispensabile a circolare nei tratti privi di catenaria. Parte di energia sarà recuperata dalle fasi di frenata dei convogli che, ovviamente, disporranno anche del classico pantografo.
In una prima fase il Comune di Palermo potrebbe richiedere la consegna di 20-24 vetture delle 44 totali previste, in funzione dello sviluppo infrastrutturale, dell’attivazione delle nuove linee e dei fondi disponibili al Comune stesso.
Sembrano definiti i dettagli cromatici e le rifiniture dei convogli che offriranno spazio, tra l’altro, allo stallo di n. 4 biciclette e n.2 postazioni carrozzelle per i soggetti diversamente abili.
Questa tipologia di vettura è già circolante in Spagna e in Inghilterra, mentre in Italia si tratta del primo caso di modello ibrido circolante.
si sbrighino. buono che si proceda anche con la linea costiera. quanto alla linea a, un’amministrazione più intelligente potrebbe completarla. non è lasciando monca una linea di tram che avremo la metro leggera. i cosiddetti esperti a volte prendono delle cantonate pazzesche.
La rete tram è la scelta giusta perchè si può fare in tempi ragionevoli ed i percosi sono anche suscettibili di leggeri ritocchi nel tempo.
Follia pensare di dotare palermo di una rete di metropolitana sotterranea. A parte il costo se ne parlerebbe tra 150 anni, basti vedere quanto tempo e disagio ha richiesto la sola fermata Lazio dell’anallo ferroviario.
e aggiungo: si sbrighino!
Viva il tram, bello, elegante e funzionale in periferia… Ma perché altre città più piccole possono avere la metro automatica e Palermo no? A Brescia ci sono leggi differenti o talpe al laser per essere più veloci ? Perché solo qui non si può fare? A fine 800 le facevano a mano, con le pale, e andavo sotto i fiumi.. E poi ti sembrano davvero ragionevoli i tempi del progetto tram? Quanti anni per realizzare appena 17 km di binari tra loro non collegati? A Palermo serve tutto, siamo la città più congestionato d’Italia, basta minimalismo. Serve la soluzione più efficace, non la meno costosa.
Viviamo un momento storico eccezionale.
Tre astri sono perfettamente allineati.
Governo nazionale, governo regionale e quello cittadino tutti dello stesso colore (scuro). Sarebbe il miglior momento per concentrare tanta sinergia sullo sviluppo urbano (non inteso in termini di km quadrati) e sulla godibilità di questa città. Sarebbe il momento di sognare una ridondanza di servizi e un’alluvione di coperture economiche. Senza pudore e senza rinunce.
Ma l’allineamento astrale sembra non sortire gli effetti sperati. I tre pianeti sono tutti abitati da popoli distratti dalla guerra che fanno a se stessi non curanti della vita, spesso vegetale, che prolifera sul pianeta vicino.
bravo audace. i soldi per la guerra vengono tolti alle infrastrutture, alla cultura, ai servizi, alla sanità e alla scuola
E perché non si metta anche a progetto per fare arrivare la linea tramviaria ad acqua dei Corsari e più precisamente alla fine di via Padre Massimiliano Colbe? Non escludere Mai le periferie ed alleggerire il traffico di via Messina Marine?
Tutto ciò che leggo sulla realizzazione dei tram sarebbe fantastico purché veritiero se ne parla già da anni e dati i tempi biblici che si prendono per realizzare qualsiasi opera in questa città sarebbe ora , opere divenute assolutamente importanti per il traffico troppo congestionato a tutte le ore e sperando anche che si possa entrare nella cultura di cominciare a prendere il mezzo pubblico e lasciare la macchina a casa come fanno tutti i cittadini europei.Speriamo comunque che non sia già cenere nel vedere tutto ciò realizzarsi nei tempi prefissati.
in risposta al commento di Davide.
il tram e la metro (automatica e non) sono due servizi completamente diversi. Differenza pratica, la quantità di fermate, nel tram la distanza media è 350 metri, mentre nella metro la distanza media tra le fermate è di 500/800 metri spesso a circa 1000 metri. Inoltre il tram rispetto alla metro può essere facilmente rimodulato, secondo le esigenze future. Costo dell’opera, il costo/km di una infrastruttura di metropolitana è almeno 5 volte più elevato di quella del tram, nel caso specifico di Palermo, dovrebbero essere fatte attente peculiari indagini geofisiche del suolo (vicolo bernava docet), in quanto il sottosuolo di Palermo è altamente più complesso di quello di Brescia.
Tempi di realizzazione, le tratte del tram costruite, sono state realizzate nei tempi previsti, anzi leggermente prima. Non confondere con la burocrazie e la politica che sta alle spalle. Mentre per l’anello e passante ferroviario, i tempi di realizzazione sono stati biblici, sia a causa di RFI che per problemi geofisici, che hanno causato ulteriori ritardi e ulteriori costi.
Con questo non voglio dire che la metro non bisogna farla, ma sicuramente non sarebbe utile se non coadiuvata da altri sistemi di trasporto pubblico. Al momento, considerando l’anello, il passante, il tram, trovo che sia più utile spendere soldi per tunnel sotterranei che collegano il porto all’autostrada.
@bravo ottone. due tunnel, uno da sud.est e uno da nord-ovest, che colleghino il porto alle autostrade. un enorme parcheggio sotto al porto e la pedonalizzazione totale del lungomare dal foro italico a via emerico amari.
@ottone, giustamente bisogna dare precedenza alle cose che si possono fare subito. non c’è nessun conflitto fra la linea a del tram e la futura metro leggera. tutti i grandi viali alberati d’europa hanno il tram.