La redazione del Piano Strategico di Palermo http://www.pianostrategico.comune.palermo.it/index.php è stata avviata oltre 2 anni fa per permettere all’amministrazione comunale di avviare una pianificazione territoriale con un ampia partecipazione delle associazioni presenti in città.
Per permettere di ottenere un ampio partenariato pubblico-privato negli interventi che il comune di Palermo poteva farsi finanziare nell’ambito di svariate Linee di Intervento del Programma Operativo 2007-13, con i fondi dell’Unione Europea.
Per il Piano Strategico 5 laboratori aperti furono realizzati dal Comune, ad ottobre e novembre 2008, e varie proposte furono presentate all’amministrazione comunale dalle numerose Associazioni partecipanti.
I report di quegli incontri si trovano nel sito web del Piano Strategico.
http://www.pianostrategico.comune.palermo.it/index.php?module=Downloads&func=prep_hand_out&lid=13
MOBILITA PALERMO era presente in quegli incontri e formulò proposte.
EDIT: la risposta dell’Assessore Maurizio Carta
Nelle proposte presentate e nei report online ci sono nomi e cognomi dei soggetti e delle Associazioni proponenti.
In quei laboratori tematici fu comunicato verbalmente alle Associazioni partecipanti che queste sarebbero state ricontattate a breve dall’amministrazione comunale per un coinvolgimento in quelle proposte ritenute particolarmente valide e fattibili.
Se è stato avviato un preciso percorso comunale di ampia condivisione delle scelte del Piano Strategico di Palermo, documentato dettagliatamente nel sito web, è legittimo per noi che abbiamo partecipato, come per altri partecipanti, domandarsi:
Perchè non si sa ad oggi pubblicamente più nulla dell’esito del Piano Strategico, cioè qual è la versione finale ?
Dove è disponibile per la consultazione ?
Sono state inserite le proposte progettuali delle Associazioni nella versione finale ?
Saranno realmente coinvolte le Associazioni palermitane partecipanti ai tavoli del Piano Strategico nell’attuazione di progetti comunali di riqualificazione urbana, in chiave sociale culturale ed economica?
In qualità di Associazione partecipante ai tavoli del Piano Strategico di Palermo, che abbiamo creduto nell’importanza di quei tavoli e di quel percorso partecipativo avviato, chiediamo all’Assessore comunale al Piano Strategico, prof. Maurizio Carta, di aggiornare e informare i cittadini e le Associazioni partecipanti al percorso di formazione del Piano Strategico, sullo stato dell’arte di questo Piano e sul ruolo che le Associazioni avranno realmente dopo che queste hanno già formulato proposte operative che si trovano inserite nel report presente sul sito web.
Grazie all’Assessore Carta per i chiarimenti che vorrà fornire.
L’Associazione Mobilita Palermo
EDIT: riportiamo la risposta dell’Ass. Maurizio Carta, che ringraziamo per la sua attenzione
“Innanzitutto è importante chiarire che un piano strategico non è la somma di obiettivi, intenzioni, soluzioni e interventi omnicomprensivi, una sorta di “piano dei piani”, ma invece deve essere un documento fortemente selettivo che sia in grado di prospettare una visione di futuro e su di essa definire quali siano gli interventi cardine e quelli complementari sui quali costruire “strategie”: cioè accordi, procedure, tempi e risorse finanziarie.
Fatta questa premessa indispensabile, pena l’inutilità di un piano strategico ridondante o, peggio, contenente una scala di problemi inadeguata ad attivare strategie di livello metropolitano e sovralocale, vi aggiorno sul processo di redazione.
Dopo la fase analitica e diagnostica del 2008 si è redatto il Documento Preliminare sulla quale si è espresso il Nucleo di Valutazione della Regione Siciliana, invitandoci ad una maggiore sintesi e definizione di gerarchie e priorità, in conformità a quanto nel frattempo era stato suggerito dalla stessa Regione attraverso apposite Linee Guida che tenevano conto delle criticità emerse dalla prima generazione dei piani strategici (Palermo appartiene alla II).
Nella fase di predisposizione del Documento Finale e del conseguente Piano d’Azione è stato chiesto alla Società di Assistenza Tecnica (Ecosfera) di procedere ad una maggiore selezione degli obiettivi e delle strategie, nonché ad una più precisa definizione dei progetti cardine, dei progetti pilota e dei progetti complementari o attuativi (per la maggior parte provenienti dagli esiti dei Forum tematici), in modo da individuare un livello propriamente strategico ed un secondo livello di diagnosi e quadro degli interventi che potesse trovare accoglienza operativa negli altri strumenti che l’Amministrazione ha in corso di elaborazione o revisione (PUT, PRG, PPE, PUDM, Piano della Costa, APQ Giovani, etc.).
Contemporaneamente sono stati attivati alcuni accordi e condivisioni di percorso con i portatori di interessi aggregati (Camera di Commercio, Confindustria, ASI, Università, sindacati, etc., Forum delle Associazioni) per stimolare la costruzione del partenariato economico e sociale che, insieme ai soggetti che hanno volontariamente partecipati ai tavoli, costituirà il sistema di portatori di interessi (stockholders, shareholders, stakeholders e netholders) che dovrà attuare insieme all’Amministrazione le diverse strategie.
Tale processo di elaborazione del processo di pianificazione strategica è stato rallentato negli ultimi mesi per poterlo sincronizzare con la redazione del PISU Palermo Capitale, così come suggerito dalla stessa Regione, in modo da rafforzare la relazione tra quadro di coerenza strategica e strumento di pianificazione integrata per l’utilizzo dei fondi dell’Asse Città.
Alla fine del 2010 Ecosfera ci ha consegnato il Documento finale contenente il Piano d’Azione e che tiene conto delle indicazioni verso una semplificazione, selezione e gerarchizzazione degli obiettivi e degli interventi.
Dopo il controllo da parte degli Uffici e l’approvazione da parte del Comitato di Coordinamento il documento è stato approvato dalla Giunta e inviato alla Regione per le sue valutazioni finalizzate alla presa d’atto e alla sua validazione rispetto alle Linee Guida e all’opportunità che i piani strategici siano il documento guida per l’utilizzo dei fondi del POR 2007-13.
In questi giorni abbiamo chiesto ad Ecosfera di predisporre l’aggiornamento del sito web in modo da rendere consultabile a tutti i documenti così prodotti in attesa delle indicazioni da parte della Regione. Ritengo che nei prossimi giorni l’aggiornamento sarà online.
Per quanto riguarda la ripresa del percorso partenariale, esso avverrà dopo l’approvazione regionale non più nelle forme della condivisione della diagnosi e delle soluzioni settoriali, ma invece verranno attivati i tavoli di co-pianificazione che, a partire dai progetti cardine e pilota individuati, possano entrare nel merito delle soluzioni concrete al fine di costruire i necessari patti e accordi per la loro attuazione, quando non addirittura a delle vere e proprie forme di partnership, società miste e quant’altro oggi la norma consente per la corresponsabilità e sussidiarietà dello sviluppo.
Solo un ultima notazione per sottolineare che l’obiettivo primario di un piano strategico è quello di invidiare gli assets e i progetti capaci non solo di risolvere i problemi e le criticità di cui soffre la città, ma di generare un incremento di valore, di opportunità e di investimenti capace di compensare i costi di quegli interventi nei confronti delle attività sociali o culturali che non possono agevolmente autosostenersi. Un piano strategico, quindi, funge da moltiplicatore degli investimenti, da integratore delle partnership (istituzionali e private) e da fattore di competitività prima che come risolutore di problemi settoriali per i quali invece rimanda ai singoli piani e programmi o ne stimola l’attivazione.
Per quanto riguarda l’Agenda 21 locale, il processo è stato appena riavviato a livello istituzionale e ritengo che l’Assessorato all’Ambiente aggiornerà presto il sito.
Capisco di non essere stato esaustivo, ma credo che la prossima disponibilità dei documenti ufficiali risponderà ulteriormente alle vostre legittime domande.”
Io, qualora non ci fosse intenzione di portare avanti il piano strategico, vorrei anche sapere quanti il comune di Palermo ha pagato le consulenze per la realizzazione di questo piano, visto che sono stati pagati coi soldi dei contribuenti.
http://scedelibere.comune.palermo.it/scedelibere//docs/albopretorio/82053/delibera_gm_094_2.pdf
Il costo della redazione del Piano Strategico ammonta a euro 375.000 di cui 350.000 a carico della Regione Sicilia.
E’ tutta fuffa!!
Lo dice uno che ci ha lavorato
@Apsilon
AZZ!
Potresti esporre, se possibile nei dettagli, quello che hai appena scritto? Siamo tutto occhi! 😀
Insomma, vorremmo saperne di più 😉
Oggi e domani sono lontano dal mio computer e quindi vi chiedo solo un po’ di pazienza perché non credo che riuscirò a rispondere entro oggi in maniera esaustiva, poiché l’argomento merita una risposta articolata che vi aggiorni sul processo di redazione del Documento Finale del PS e sullo stato di verifica da parte della Regione.
Vi anticipo solo che nei giorni scorsi il Piano d’Azione è stato trasmesso alla Regione per le sue valutazioni e nei prossimi giorni verrà messo tutto sul sito.
L’apparente interruzione del processo di pianificazione strategica è stata causata dalla necessità di riarticolare il processo verso un efficace piano delle strategie di sviluppo che evitasse la criticità di un piano onnicomprensivo e quindi inefficace ai fini del suo ruolo di moltiplicatore degli investimenti e di attivatore di partnership pubblico-privato, con il rischio di trasformarsi in “fuffa”.
Siamo tutti convinti che un piano strategico non sostituisce altri livelli e tipologie di piani, operativi ed immediatamente efficaci, avendo il ruolo di cornice di coerenza e di quadro degli interventi cardine. E questo è stato sottolineato dalla Regione che ne valida il documento finale.
Il processo di partecipazione è stato indispensabile per acquisire problematiche e soluzioni e trasferirle in altri strumenti operativi. Vi segnalo ad esempio il riavvio di Agenda 21 locale da parte dell’Assessorato all’Ambiente per riprendere il processo concertarono con i diversi portatori di interesse.
Sarò più preciso nel prossimo post.
@mcarta
grazie per la puntuale risposta, attendiamo notizie più precise allora.
@mcarta
in attesa della risposta sarei felice si avere un cenno anche sul palazzo Giallongo citato nell’articolo precedente. Vorrei sapere se è possibile realizzare almeno quei sostegni metallici per preservare la facciata. E se si, se si potrebbe eventualmente fare qualcosa nell’immediato. Fuori piove incessantemente da due giorni, e ogni volta il palazzo ha avuto numerosissimi danni nei giorni di pioggia 🙁 Grazie in anticipo per la risposta.
@ mcarta
http://www.comune.palermo.it/comune/agenda_21/index.htm
nel sito dell’Agenda 21 di Palermo non sono riportate le informazioni inerenti il “riavvio” (come lo ha definito lei) delle attività.
Naturalmente capisce bene che se un cittadino ora visita il sito web dell’Agenda 21, quello del Piano Strategico e non trova aggiornamenti da anni, è legittimamente portato a credere che questi processi sono stati arrestati o abbandonati.
Lei ora ci spiega che:
– le attività di Agenda 21 sono state riavviate,
– per il Piano Strategico, nei giorni scorsi il Piano d’Azione è stato trasmesso alla Regione per le sue valutazioni,
ma sui rispettivi siti web non c’è traccia di quello che lei dice. Noi comunque le crediamo.
Ora siccome siamo nel 2011 e non nel 1974, e ci sono i siti web che servono a dare informazioni, soprattutto quelli istituzionali, la invito, come cittadino che usa internet per informarsi, come decine di migliaia di cittadini palermitani, a fare pubblicare tutte le informazioni sullo stato dell’arte delle attività istituzionali concernenti la pianificazione e progettazione partecipata nei rispettivi siti web che già esistono.
Cioè se non si legge in un blog urbano una richiesta precisa e circostanziata di informazioni sullo stato di quei processi avviati anni fa, è possibile nel 2011 che non viene data SPONTANEAMENTE l’informazione nei siti web istituzionali ???????? Questo sembra strano a molti internauti cittadini palermitani che si informano quotidianamente per cultura personale!!!!!!!
Torno sul Piano Strategico.
Innanzitutto è importante chiarire che un piano strategico non è la somma di obiettivi, intenzioni, soluzioni e interventi omnicomprensivi, una sorta di “piano dei piani”, ma invece deve essere un documento fortemente selettivo che sia in grado di prospettare una visione di futuro e su di essa definire quali siano gli interventi cardine e quelli complementari sui quali costruire “strategie”: cioè accordi, procedure, tempi e risorse finanziarie.
Fatta questa premessa indispensabile, pena l’inutilità di un piano strategico ridondante o, peggio, contenente una scala di problemi inadeguata ad attivare strategie di livello metropolitano e sovralocale, vi aggiorno sul processo di redazione.
Dopo la fase analitica e diagnostica del 2008 si è redatto il Documento Preliminare sulla quale si è espresso il Nucleo di Valutazione della Regione Siciliana, invitandoci ad una maggiore sintesi e definizione di gerarchie e priorità, in conformità a quanto nel frattempo era stato suggerito dalla stessa Regione attraverso apposite Linee Guida che tenevano conto delle criticità emerse dalla prima generazione dei piani strategici (Palermo appartiene alla II).
Nella fase di predisposizione del Documento Finale e del conseguente Piano d’Azione è stato chiesto alla Società di Assistenza Tecnica (Ecosfera) di procedere ad una maggiore selezione degli obiettivi e delle strategie, nonché ad una più precisa definizione dei progetti cardine, dei progetti pilota e dei progetti complementari o attuativi (per la maggior parte provenienti dagli esiti dei Forum tematici), in modo da individuare un livello propriamente strategico ed un secondo livello di diagnosi e quadro degli interventi che potesse trovare accoglienza operativa negli altri strumenti che l’Amministrazione ha in corso di elaborazione o revisione (PUT, PRG, PPE, PUDM, Piano della Costa, APQ Giovani, etc.).
Contemporaneamente sono stati attivati alcuni accordi e condivisioni di percorso con i portatori di interessi aggregati (Camera di Commercio, Confindustria, ASI, Università, sindacati, etc., Forum delle Associazioni) per stimolare la costruzione del partenariato economico e sociale che, insieme ai soggetti che hanno volontariamente partecipati ai tavoli, costituirà il sistema di portatori di interessi (stockholders, shareholders, stakeholders e netholders) che dovrà attuare insieme all’Amministrazione le diverse strategie.
Tale processo di elaborazione del processo di pianificazione strategica è stato rallentato negli ultimi mesi per poterlo sincronizzare con la redazione del PISU Palermo Capitale, così come suggerito dalla stessa Regione, in modo da rafforzare la relazione tra quadro di coerenza strategica e strumento di pianificazione integrata per l’utilizzo dei fondi dell’Asse Città.
Alla fine del 2010 Ecosfera ci ha consegnato il Documento finale contenente il Piano d’Azione e che tiene conto delle indicazioni verso una semplificazione, selezione e gerarchizzazione degli obiettivi e degli interventi.
Dopo il controllo da parte degli Uffici e l’approvazione da parte del Comitato di Coordinamento il documento è stato approvato dalla Giunta e inviato alla Regione per le sue valutazioni finalizzate alla presa d’atto e alla sua validazione rispetto alle Linee Guida e all’opportunità che i piani strategici siano il documento guida per l’utilizzo dei fondi del POR 2007-13.
In questi giorni abbiamo chiesto ad Ecosfera di predisporre l’aggiornamento del sito web in modo da rendere consultabile a tutti i documenti così prodotti in attesa delle indicazioni da parte della Regione. Ritengo che nei prossimi giorni l’aggiornamento sarà online.
Per quanto riguarda la ripresa del percorso partenariale, esso avverrà dopo l’approvazione regionale non più nelle forme della condivisione della diagnosi e delle soluzioni settoriali, ma invece verranno attivati i tavoli di co-pianificazione che, a partire dai progetti cardine e pilota individuati, possano entrare nel merito delle soluzioni concrete al fine di costruire i necessari patti e accordi per la loro attuazione, quando non addirittura a delle vere e proprie forme di partnership, società miste e quant’altro oggi la norma consente per la corresponsabilità e sussidiarietà dello sviluppo.
Solo un ultima notazione per sottolineare che l’obiettivo primario di un piano strategico è quello di invidiare gli assets e i progetti capaci non solo di risolvere i problemi e le criticità di cui soffre la città, ma di generare un incremento di valore, di opportunità e di investimenti capace di compensare i costi di quegli interventi nei confronti delle attività sociali o culturali che non possono agevolmente autosostenersi. Un piano strategico, quindi, funge da moltiplicatore degli investimenti, da integratore delle partnership (istituzionali e private) e da fattore di competitività prima che come risolutore di problemi settoriali per i quali invece rimanda ai singoli piani e programmi o ne stimola l’attivazione.
Per quanto riguarda l’Agenda 21 locale, il processo è stato appena riavviato a livello istituzionale e ritengo che l’Assessorato all’Ambiente aggiornerà presto il sito.
Capisco di non essere stato esaustivo, ma credo che la prossima disponibilità dei documenti ufficiali risponderà ulteriormente alle vostre legittime domande.
@carta
…già… lo speriamo tutti….
Errata corrige: Solo un ultima notazione per sottolineare che l’obiettivo primario di un piano strategico è quello di “individuare” gli assets e i progetti capaci…
Scusate il refuso.
quindi … traducendo per i comuni mortali —- >
—- >
se non cado in errore, si capisce che il comune di Palermo oltre a creare partenariati con portatori di interessi comuni quali Camera di Commercio, Confindustria, ASI, Università, sindacati, etc., Forum delle Associazioni, darà formalmente vita a partenariati con le associazioni private che hanno partecipato ai tavoli tematici del PS alla fine del 2008 proponendo soluzioni e progetti concreti per migliorare Palermo.
Ecosfera, consegnandovi il Documento finale contenente il Piano d’Azione, fornisce indicazioni per una selezione e gerarchizzazione degli obiettivi e degli interventi. Quindi si può immaginare che i progetti (cioè gli interventi) che il comune avvierà con i soggetti partecipanti ai tavoli tematici di fine 2008 li indica Ecosfera. Se questo avviene in piena autonomia professionale e decisionale da parte di Ecosfera, mi solleva abbastanza considerati i classici criteri di selezione che gli amministratori comunali hanno usato nei decenni per selezionare i soggetti privati locali con i quali realizzare progetti con fondi pubblici!
Se Ecosfera verrà caldamente “consigliata” dagli amministratori pubblici locali per la selezione degli interventi (cosa che maledettamente non riesco a togliermi dalla testa), abbiamo solo buttato un bel po’ di migliaia di euro di soldi pubblici (375.000).
A parte queste considerazioni personali sull’argomento PS che non hanno nessuna importanza, ma che comunque verranno confermate dall’operato del comune di Palermo nei mesi a venire (perchè l’Asse 6 della programmazione regionale al 2013 si conclude con la 3° ed ultima finestra di presentazione ad agosto di quest’anno), voglio solo dire una cosa, ass. Carta: il comune di Palermo nei decenni ha prodotto Piani a iosa, di centinaia di pagine, approvati dalla Giunta, e declamati alla stampa come fiore all’occhiello, e mi riferisco a Piani di Recupero di aree periferiche, Piani Regolatori, Piani di mobilità sostenibile, Piani Parcheggi, Piani triennali delle Opere Pubbliche, ecc., ma soltanto una bassissima ma proprio bassissima percentuale di interventi puntuali è stata realizzata e il più delle volte neanche valorizzata adeguatamente dopo l’inaugurazione ufficiale (penso ai parcheggi di interscambio ad es.). E questi citati sono piani cogenti, piani dettati da leggi nazionali. Se pensiamo che il Piano Strategico è un piano volontario, neanche normato dall’urbanistica nazionale come un piano cogente, immagino, e vorrei fortemente sbagliare, che l’efficacia che può sortire questo Piano volontario, in termini di realizzabilità di interventi puntuali condivisi dalle associazioni private locali del territorio, è prorio un efficacia bassissima.
D’altronde se non c’era in ballo la Programmazione finanziaria regionale fino al 2013 (Asse 6 per i comuni riuniti in PISU e PIST), questi Piani strategici siciliani non se li sognava nessuno e nessun comune siciliano avrebbe scommesso e investito un euro per una consulenza esterna da affidare per la redazione di questi Piani volontari.
Spero che questo Piano non sia l’ennesimo faldone di 500 pagine colorate e file pdf da 30 Mb da mettere nel cassetto, e nella directory di pc, e dimenticarlo per anni così come avvenuto per altri piani.
Per realizzare interventi puntuali, come la pedonalizzazione di vie della città o altro, non è assolutamente necessaria la vigenza di un Piano (ad es, il PGTU), basta solo il coraggio istituzionale di imporsi e fare capire ai cittadini che i cambiamenti sono possibili anche con strappi rispetto alle cattive abitudini consolidate nel tempo passato.
Chi si trincera ancora dietro la vigenza di Piani per realizzare interventi coraggiosi (e per coraggiosi non intendo la prassi ordinaria istituzionale di rifacimento di pavimentazioni stradali o pubblica illuminazione di 10 vie del centro), credo che non ha ancora trovato lo slancio innovativo che può permettere un reale cambio di cultura di questa città ancorata oggi a pensieri e atti che appartengono ad un passato di dna gattopardesco.
Lo penso e lo dico anche se in diverse occasioni ho confermato la mia stima nei confronti del suo operato istituzionale, ma per passare alla storia serve di più che rifacimento di pavimentazioni e riqualificazione di pubblica illuminazione (questa nella gestione amministrativa di tante città italiane è prassi ordinaria)!!! Anche se credo che da lì si deve partire per la riqualificazione sociale, per la rieducazione dei cittadini al bello e al rispetto della cosa pubblica; da lì si deve partire gestendo questi progetti di riqualificazione di pavimentazione e pubblica illuminazione, vero, ma subito dopo serve l’azione realmente innovativa, quella che consente di generare sul posto un forte valore culturale aggiunto e solo le numerose proposte che le Associazioni hanno prodotto ai tavoli tematici possono concretamente migliorare il valore dello spazio pubblico.
Ci faccia sapere quali sono le Associazioni selezionate per lavorare insieme al comune per realizzare interventi.
Sennò questo fregio di capitale dell’Euromediterraneo, quale obbiettivo/sogno del PS sarà ricordato nella storia a venire della città solo come una delle tante ridicole barzellette sui carabinieri 😉
Ansiosi siamo di sapere come si evolverà la sorte del PS di Palermo.
Speriamo solo di cancellare velocemente dalla nostra mente quella sensazione sgradevole, per molte Associazioni, di essere stati usati dall’istituzione pubblica locale solo per dimostrare alla Regione di avere realizzato un percorso di condivisione del PS, requisito essenziale richiesto dalla Regione per la validazione della versione finale dei PS dei comuni siciliani 😉
Saluti strategici
http://scedelibere.comune.palermo.it/scedelibere//docs/albopretorio/82053/delibera_gc_251.pdf
La Delibera di Giunta di presa d’atto della versione finale del PS prevede, così si legge, che gli interventi del Piano di Azione dello stesso Piano Strategico per trovare concreta attuazione devono essere recepiti dallo strumento urbanistico vigente ai sensi di legge, cioè il Piano Regolatore Generale, attraverso la procedura delle varianti al PRG.
Varianti che devono passare per legge dall’approvazione del Consiglio Comunale, e quindi tempi biblici, soprattutto in questo periodo, come tutti ormai ben sanno.
Nella delibera si parla anche di una Variante generale al PRG che tenga conto dell’articolazione della città in A.T.I. Aree di Trasformazione Integrata, roba urbanistica grossa per intenderci, di quella che il Consiglio Comunale ed in primis la Commissione Urbanistica daranno filo da torcere!!! Cose di anni per Palermo, insomma. E poi la Variante Generale, quando approvata dal Consiglio comunale deve andare, se non dico sciocchezze, all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente per la benedizione burocratica prevista per legge al fine di diventare strumento urbanistico efficace e vigente.
Ma la 3° ed ultima finestra di presentazione dei progetti definitivi da parte dei comuni siciliani per l’Asse 6 della programmazione regionale 2007-2013, è prevista per la fine di agosto 2011, cioè entro 7 mesi da oggi.
DOMANDA INEVITABILE CHE NON VORREI FARE MA DEVO:
come si pensa concretamente in 7 mesi di:
– far approvare in Consiglio comunale le varianti al PRG per realizzare gli interventi previsti dal Piano d’Azione del Piano Strategico ? Ok droghiamo molti consiglieri, no problem, qualcosa bisogna pur fare per il bene di questa città!
– far approvare addirittura una variante generale al PRG ? Droghe potenti allora, di quelli per dopare i cavalli!
– presentare alla Regione i progetti “definitivi” degli interventi previsti dal Piano d’Azione del PS ? Se ci sono i progetti definitivi disponibili per agosto allora quando si devono coinvolgere le Associazioni che hanno partecipato ai tavoli tematici del PS per la co-progettazione degli interventi ? Già da lunedì della prossima settimana immagino, quindi le Associazioni si guardino la posta elettronica dalla prossima settimana, uauuu ! Oppure….., no non voglio fare i soliti brutti pensieri, voglio pensare positivo, almeno una volta nella vita, come dice Jovanotti?
C’è bisogno di luce. Chi accende la lampadina ?
Caro massimo-lg innanzitutto non sottovalutare i frequentatori di MobilitaPalermo, se la domanda me l’avesse posta il blog della Sora Lella avrei risposto in altri termini, ma qui la precisione tecnica dei termini è importante 🙂
Le tue considerazioni, se epurate da un eccesso di scetticismo, centra m alcuni punti nodali che rendono la pianificazione strategica un processo complesso, duro e mai consolatorio e ti confesso che se fossi stato Assessore all’inizio della sua redazione avrei eliminato alcune illusioni assemblearistiche e intrise di un eccesso di retorica della partecipazione che spesso si cristallizzano attorno ai piani strategici. Quest infatti non sono assimilabili interamente alla “pianificazione dal basso” anche se richiedono un altro tasso di condivisione e soprattutto corresponsabilità.
Naturalmente metteremo tutti alla prova le reciproche volontà di reale cooperazione.
Per quanto riguarda la selezione dei progetti cardine, essa è stata elaborata da Ecosfera come assistenza tecnica rispetto all’intero processo di analisi, ascolto e diagnosi, utilizzando correttamente contributi istituzionali e scientifici e quelli derivanti dai forum.
Per quanto riguarda i 7 mesi per l’approvazione delle varianti il problema non esiste perché tutti i progetti inseriti nel PIST-PISU di Palermo sono conformi al PRG vigente, eccetto uno che tuttavia attingerà alle risorse del fondo Jessica della BEI e quindi con tempi e modalità diverse.
L’assegnazione a procedure di pianificazione formale e regolativa degli indirizzi del Piano Strategico è comunque essenziale per la forza dello stesso piano, che altrimenti, per il suo stesso carattere di flessibilità, rischia di essere solo un piano delle intenzioni. Naturalmente l’approvazione dei piani regolativi è onerosa in termini di tempo, di mediazione e di conflitto, ma non è un buon motivo per non provarci.
In attesa di incontrarci sui tavoli partenariali, auguro tutti una buona giornata.
http://www.pianostrategico.comune.palermo.it/index.php?module=Downloads&func=prep_hand_out&lid=20
da pag 178 Ecosfera individua nella versione intermedia del PS (che da qualche giorno è disponibile online alla pagina documenti) una serie di progetti, iniziative proposte da associazioni partecipanti ai tavoli del 2008 del PS, come iniziative meritevoli di attuazione a Palermo.
Ci si aspetta di conseguenza che il comune contatti formalmente ufficialmente queste associazioni per la coprogettazione e corealizzazione di questi interventi nel campo culturale e sociale ed economico e dei servizi.
Tu dici “Naturalmente metteremo tutti alla prova le reciproche volontà di reale cooperazione” e si interpreta che un giorno (quando?) il comune contatti queste associazioni.
Sarebbe interessante sapere quando per quelle iniziative ritenute valide da Ecosfera. Dicci almeno se avverrà nel 2011.
Non sottovaluto i lettori di questo blog, anzi vengo proprio quì e rendo loro onore ponendo queste domande su questo spazio, soddisfacendo la loro sete di conoscenza sul PS, anche nei confronti di quelle persone che sono membri di associazioni partecipanti ai tavoli tematici del 2008 che hanno proposto interventi ritenuti validi da Ecosfera, ma che da quella data ad oggi non hanno saputo più nulla del PS, nè dal sito web, nè dal comune, nè da altra fonte.
E su questo credo che siamo d’accordo 😉
Meno male che oggi ci sono i blog urbani, ditelo a rgs, perchè sembra che la comunicazione istituzionale, quella delle cose quotidiane, sia stata spostata dal sito istituzionale a queste altre forme comunicative. Buon per i blog che acquistano visibilità e credibilità ponendosi come organismi informali ma estremamente comunicativi soddisfacendo la fame d’informazione.
Scusa per il mio scetticismo (=coinvolgimento reale delle associazioni nell’attuazione del PS), mi auguro che la realtà in questo 2011 sia in grado si distruggere questo maledetto sentimento di scetticismo! Dipende solo dall’amministrazione comunale.
Grazie sempre del tempo che investi per fornire le risposte e le informazioni su questo e altri blog.
Saluti e buon lavoro