L’ INCHIESTA SUI BILANCI TRUCCATI AL COMUNE DI PALERMO: I PARADOSSI DEGLI UOMINI DI ORLANDO
Come scrive LIVE SICILIA in un articolo di Riccardo Lo Verso, appare paradossale il ruolo di alcuni degli indagati:
“La sezione di controllo della Corte dei Conti negli ultimi ha più volte puntato il dito contro i bilanci del Comune, facendo emergere un paradosso che oggi viene riproposto dalla cronaca.
Ed è quello di Luciano Abbonato che è stato assessore al Bilancio del Comune di Palermo e oggi è consigliere laico di quella Corte dei Conti che aveva messo sotto accusa proprio i numeri di Palazzo delle Aquile.
L’ulteriore tassello è che il controllore Abbonato oggi fra i 24 indagati.
Di paradossi ne ce sono altri.
Ad esempio quelli che riguardano Bohuslav Basile (ragioniere generale) e Sergio Pollicita (capo di gabinetto di Orlando) che oggi dovrerebbero contribuire al piano di rientro dei conti approvato dal Consiglio comunale dopo che, così sostiene l’accusa, avrebbero avuto un ruolo nei falsi dei bilanci finiti sotto la lente di ingrandimento dei finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria”.
Che il ruolo del sindaco Orlando appare seriamente compromesso lo ammette anche il deputato del PD Carmelo Miceli che , giorni fa, ha invitato il sindaco Orlando a dimettersi :
“Leoluca Orlando faccia l’ultimo gesto d’amore per Palermo: dichiari il dissesto, metta un punto con il passato e dia alla città la possibilità di ripartire in pochi mesi. I problemi della città sono sotto gli occhi di tutti e basta un’ondata di maltempo per mandare in tilt tutto. …..Dinanzi al blocco del piano triennale delle opere pubbliche e all’impossibilità oggettiva di una solidarietà governativa per la copertura delle perdite delle partecipate, delle spese legali e dell’anticipazione di liquidità, dinanzi alla oggettiva riduzione dei servizi che i cittadini stanno subendo, dinanzi alla proiezione di una pressione fiscale ai massimi anche in caso di riequilibrio, credo che Orlando debba fare l’unica cosa che uno come lui può fare: dichiarare il dissesto e consentire alla città di rinascere”.
Tale richiesta è stata fatta prima che la magistratura comunicasse al sindaco e a 23 tra ex assessori e dirigenti comunali, di essere indagata per i falsi nei bilanci comunali, soprattutto in quelli del 2016-17.
Senza i presunti falsi nei bilanci il dissesto finanziario sarebbe stato inevitabile già da tempo, soprattutto negli anni in cui si spendevano soldi che probabilmente il Comune già non aveva (dal Festino ,alle assunzioni, alle stabilizzazioni, ecc. ecc.), proprio prima delle elezioni amministrative del 2017.
Se le accuse saranno confermate, il sindaco Orlando non avrebbe potuto presentarsi a quelle elezioni.
Infatti se il Comune fosse stato commissariato nel 2016 , i responsabili di tale dissesto finanziario sarebbero stati inibiti a ricoprire cariche pubbliche.
Perciò se l’inchiesta confermerà le accuse, dal 2017 Palermo è amministrata da un……abusivo.