DEGRADO NELLE ISOLE PEDONALI : LA BATTAGLIA DI VERA
Mentre i nostri “amministratori” continuano a creare nuove aree pedonalizzate sostenendo che è questo l’unico modo per rilanciare la città , nelle zone da tempo pedonalizzate la gente….. fugge.
E il caso di via Magliocco dove recentemente tre carabinieri sono stati aggrediti in pieno giorno da un gruppo di “ragazzini“ durante un controllo antidroga.
Su “Repubblica” c’è la storia di Vera Battaglia, da cinque titolare di una caffetteria di via Magliocco, che da anni combatte la sua personale battaglia contro il degrado.
“Quando ho investito in questo locale – racconta – in una strada moribonda, ho pensato che un’isola pedonale nel cuore di Palermo fosse il posto giusto. E le cose in effetti, all’inizio, sono andate bene, sempre meglio. Adesso invece è un incubo: degrado, abbandono, risse, nessun controllo: ma come si lavora così dopo un anno da incubo? Io ho tre dipendenti a tempo indeterminato. Così non ce la faccio”.
All’inizio tutto bene. Poi cosa è successo?
“Che pian piano l’isola pedonale di via Magliocco è tornata ad animarsi. Hanno aperto altri locali e i ragazzi l’hanno riscoperta. Il pomeriggio venivano a studiare. La maggior parte si sistemava nelle panchine della strada e nei gradini e magari da me prendeva solo un caffè ma era bello che ci fosse movimento. Nel tempo il numero di ragazzini che venivano a stazionare qui il pomeriggio è aumentato. La convivenza tra chi voleva rilassarsi a fare una chiacchierata e la confusione è diventata sempre più difficile. Naturalmente non era un problema solo mio. L’intera strada, residenti compresi, ha cominciato a vivere il disagio”.
E cosa avete fatto?
“Sono stata tra le promotrici di un incontro col Comune. Il vicesindaco un anno fa ci ha mandato una sua delegata: abbiamo rappresentato il degrado. Ci hanno promesso interventi”.
E poi?
“E invece non è successo niente. Anzi le cose sono precipitate. Monopattini che sfrecciano, puzza di canne, caos e rifiuti. I miei clienti scappano. La rissa della settimana scorsa è stata la dimostrazione plastica di quello che sta accadendo. Siamo nel cuore della città e siamo abbandonati. Dove sono i servizi? La Rap non raccoglie il cartone da tre settimane. Pago 2mila euro di Tari”.
Cosa chiede?
“Servizi e controlli. Un piantonamento stabile delle forze dell’ordine. E un po’ di cura: siamo tra due teatri. Qualche mese fa sotto ai portici è morto Daniel, un senzatetto. Da solo, nell’indifferenza. Lo vedevo ogni giorno, la cosa mi ha straziata. Salviamo la nostra città”.
P.S. Non basta mettere quattro panchine ( brutte) quattro vasi e qualche pianta spelacchiata per creare un …..isola pedonale.
Bisogna garantire i servizi, la pulizia e, soprattutto, i controlli, in parole povere bisogna investire.
Le isole pedonali devono essere una risorsa per i cittadini e non un modo per penalizzare i residenti e gli automobilisti.
Le isole pedonali ,certamente uno delle poche scelte condivisibili di questa giunta, purtroppo “adesso sono un incubo: degrado, abbandono, risse, nessun controllo”.
Forse l’assessore “sfiduciato” invece di ridere dovrebbe ascoltare i cittadini e i commercianti che hanno creduto nelle pedonalizzazioni e che ora ……….
A proposito della sicurezza delle isole pedonali, le forze dell’ordine sostengono, come pubblicato dal GDS, che nonostante le risse, le forze dell’ ordine aggrediti e le vetrine spaccate di notte, non esiste un’emergenza sicurezza
Cioè tutto ciò fa parte di quell’insieme di «fisiologici» atti di teppismo con cui ogni grande città fa i conti.
Ma come si può affermare una cosa del genere.
Tre carabinieri picchiati in via Magliocco da un gruppo di “ragazzini” o un gruppo di poliziotti accerchiati e uno di loro colpito alla testa da una bottiglia a piazza Magione, sono un fatto “fisiologico”?
Quando, come nel passato, abbiamo visto la prontezza con cui la polizia ha bloccato un “pericoloso criminale” che con il proprio figlioletto in braccio esprimeva, un po’ coloritamente, ciò che pensava del sindaco ( bloccato, identificato e denunciato) forse c’è qualcosa che non và.
Non vorremmo pensare che …….c’è del marcio in Danimarca.