Un’altra vergogna: il PALAZZETTO DELLO SPORT
Avete letto questa notizia, risalente circa ad un mese fa?
https://palermo.repubblica.it/cronaca/2020/10/08/news/palasport_di_palermo_ultima_beffa_manca_una_firma_riapertura_tra_1570_giorni-269908154/
La quinta città d’Italia senza il suo palazzetto dello sport da 12 anni … 12!!!!!! E adesso … a che punto siamo? Qualcuno sa niente di queste vergognosa vicenda? Quanto dovremo ancora aspettare?
….sì, è vero… è una situazione paradossale… è assurdo che in 12 anni non siano stati capaci di trovare una soluzione per aggiustare il Palazzetto dello Sport… oltretutto spero che abbiano fatto delle varianti al progetto per evitare che certi episodi si possano ripetere in futuro, ma guardando questa amministrazione comunale ho i miei dubbi… navigano a vista, non sembrano progettare il futuro…
Tempo fa scrissi un articolo sul Palazzetto dello sport di Palermo ( che non fu pubblicato)
Lo ripropongo sperando che serva a fare chiarezza su questa vergognosa vicenda di mala amministrazione cittadina
CHE FINE HA FATTO IL PALAZZETTO DELLO SPORT DI PALERMO?
Forse qualcuno ricorda che Palermo ha, ma forse dovremmo dire aveva, un Palazzetto dello sport.
Era stato Inaugurato il 3 ottobre del 1999 ( durante il sindaco Orlando). Era costato ben 20 miliardi di lire al Comune.
Come ricorda un articolo di BALARM “ Finalmente Palermo aveva un signor Palazzetto dello Sport da usare in ambito sportivo ma anche (e soprattutto) per i concerti di nomi importanti di gruppi musicali e cantanti che arrivano sull’isola per i loro tour.”
Certamente era un bel palazzetto dallo stile avveniristico, un vero gioiello architettonico. Probabilmente l’opera più significativa dell’amministrazione Orlando. Purtroppo era forse più bello che resistente.
Infatti solo dopo pochi anni , a causa di forti raffiche di vento, il tetto fu danneggiato. Occorreva intervenire subito, la spesa non sarebbe stata eccessiva, invece…….si preferì chiuderlo. Infatti il danno al tetto causava continue infiltrazioni d’acqua che lo avevano reso inagibile.
La nuova amministrazione comunale (quella del sindaco Cammarata) non solo non fece nulla ma si “dimenticò” pure di riscuotere l’assicurazione per eventuali danni al Palasport che ammontava circa 95 mila euro che forse avrebbe permesso di risolvere il problema delle infiltrazioni.
Francamente questo comportamento dell’allora amministrazione rimane un mistero.
La struttura fu perciò abbandonata è lasciata nel degrado .
Nel 2013, con il ritorno della nuova Giunta Orlando, fu predisposto un piano di recupero.
La cifra stanziata era di tre milioni e duecento mila euro per i lavori. Il bando di gara europeo doveva essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale i primi mesi del 2013.
L’allora vice sindaco Cesare La Piana dichiarò :
«Sui tempi per riavere la struttura è difficile fare calcoli. Se riuscissimo a riattivarlo nel 2014, sarebbe davvero un trionfo».
Ma come capita spesso nella nostra “felicissima” città , agli annunci non seguirono i fatti. Infatti non se ne fece niente
Nel frattempo Palermo nel 2013 si candido a……… “Capitale europea dello sport”.
In quell’occasione il sindaco Orlando dichiarò:
“Diventare Capitale Europea dello Sport significherebbe per la città un’occasione di ribalta internazionale e un riconoscimento del valore delle politiche pubbliche a sostegno dello sport” .
Nel 2015 durante una conferenza stampa il sindaco Orlando dichiarava:
«Nell’ottobre del 2017 Palermo avrà una Cittadella dello Sport. Nascerà dall’unione di due strutture esistenti che saranno rimesse a nuovo grazie ad una somma complessiva di 14 milioni. Il progetto prevede, innanzi tutto, il ripristino del Palazzetto dello Sport e del ‘Diamante’» per il baseball ,la costruzione di un pattinodromo e di una piscina scoperta
Nell’ arco di due anni la cifra era lievitata notevolmente , da tre milioni e duecento mila euro a 14 milioni.
Ma anche della “cittadella dello sport si sono perse le tracce.
Finalmente la gara per il palazzetto dello sport fu svolta
.L’appalto per il rifacimento del tetto fu vinto dalla TecnoArt di Santa Flavia con un bando di gara da un milione e quattrocento mila euro circa, e i lavori dovevano concludersi nel febbraio del 2018.
Nel 2017 vi fu un “inaugurazione simbolica” da parte del Primo cittadino, accompagnato dall’assessore alla Riqualificazione, Emilio Arcuri e il presidente del Coni Sicilia, Sergio D’Antoni.
Ma eravamo in campagna elettorale .
A seguito del rifacimento del tetto il Coni doveva presentare un progetto esecutivo per la riapertura del Palazzetto, ma pochi giorni dopo l’inaugurazione dei lavori una delle ditte ausiliarie dell’appalto, riceveva una interdittiva antimafia da parte della Procura della capitale.
In seguito a questo provvedimento, il Comune fu costretto a rescindere il contratto .
Ora sembra che la situazione si sarebbe “sbloccata” . Palermo potrebbe avere il suo Palazzetto dello Sport entro la fine del 2020, sempre che non ci siano altri intoppi.
Entro questo mese (febbraio 2019) dovrebbero essere consegnati i lavori per il rifacimento del tetto e poi serviranno circa sei mesi per tutti i collaudi.
Il CONI nazionale ha stanziato sul palasport di Palermo ben cinque milioni di euro ,provenienti dal Fondo “Sport e periferie”, istituito dal Governo per realizzare interventi edilizi per l’impiantistica sportiva.
In totale sono attualmente undici i milioni stanziati per farlo risorgere dalle sue ceneri: oltre ai soldi del Coni ci sono tre milioni del Comune di Palermo più altri tre dai fondi del CIPE( Comitato interministeriale per la programmazione economica).
I primi tre serviranno per il tetto, i restanti otto saranno spesi tutti per gli interventi sulla struttura.
Adesso INVITALIA ( l’agenzia italiana per lo sviluppo del territorio) su incarico del CONI dovrebbe trovare la società che rediga il progetto che tra sei mesi sarà bandito e a quel punto si individuerà la società che farà tutti i lavori interni: dalla pavimentazione agli impianti.
Come si vede, nonostante i soldi ci sono, l’iter è ancora lungo e tortuoso
Entro il 2020, se tutto va bene, il Palazzetto dovrebbe essere completato in tutte le sue parti e restituito al Comune che deciderà come gestirlo.
«La cosa più logica – dice Sergio D’Antoni, presidente del Coni Sicilia – sarebbe affidarlo alle federazioni e alle società sportive che ne usufruiranno. Ma non spetta a noi decidere».
P.S. Purtroppo non siamo ottimisti. Dopo i primi danni al tetto bastavano meno di 100 mila euro , pagati dall’assicurazione, per riparare il danno : ora dopo decine di anni si dovranno spendere ( se tutto va bene) 11milioni di euro.
COMPLIMENTI!!!!!
Come avevamo previsto il Palazzetto non è stato riaperto e ancora siamo in alto mare.
Grazie belfagor del chiarimento …
Solo a Palermo può succedere tutto questo!
Sbaglio, oppure ad ottobre avevo letto una notizia per cui la questione era in mano ai magistrati che stavano accertando il fatto che la figura di un “responsabile” era stata non responsabile, che erano state acquistati euro di materiale in più rispetto le necessità, materiale che comunque non era mai stato non solo montato, ma nemmeno ordinato (vedi la responsabilità del responsabile)? Ricordo che ne parlai proprio poco tempo fa con amici… Sono l’unica a ricordare questi particolari?