PALERMO UNA CITTA’ SENZA FUTURO
Lunedì in Consiglio comunale si discuterà la mozione di sfiducia al sindaco, presentata da 19 consiglieri.
Servirà il voto favorevole di 24 consiglieri perciò quasi sicuramente tale mozione sarà respinta.
Pur di mantenere il proprio posto i consiglieri comunali continueranno a dare fiducia a un sindaco che ormai appare inadeguato e incapace di risolvere i problemi di una città allo sbando.
L’emergenza Coronavirus ha accentuato una situazione che già era difficile prima del lockdown.
I dati di tale sfacelo sono impressionanti:
cinquecento bare accatastate da mesi al cimitero dei Rotoli. quintali di rifiuti che si trovano sparsi per le strade di Palermo, le tante criticità delle nuove ” piste ciclabili, l’incapacità di progettare e spendere i tanti finanziamenti per nuove opere pubbliche, i tanti cantieri incompiuti, i negozi e le imprese che continuano a chiudere, le decine di buche sull’asfalto che nessuno ormai ripara, l’aumento della disoccupazione e dell illegalità .
Eppure di fronte a tale sfacelo si continua a dare fiducia a un sindaco che dichiara :
““Il tram è la nostra priorità.”
Recentemente padre Cosimo Scordato, prete scomodo che per anni ha lottato per il riscatto degli ultimi e per la rinascita dell’Albergheria, è stato mandato via da Palermo,
Nel lasciare la nostra città ha dichiarato in un intervista a “ Repubblica” che:
“ Palermo è una città senza progetto”
Poi gli è stato chiesto che sindaco è stato Orlando e padre Scordato ha risposto:
«Passo. Anzi no, una cosa la dico. Ha la stoffa di un buon politico, ma forse anche lui dovrebbe passare la mano».
Forse per questo alla sua ultima messa a San Saverio, a salutarlo c’era tutto il quartiere e tanti cittadini .
Mancava, oltre il vescovo Orefice. il sindaco Orlando.
P.S. I migliori se ne vanno o vengono mandati via ( nella fretta si sono “dimenticati” di nominare un sostituto ) mentre Orlando rimane.
COMPLIMENTI !!!!
Forse per questa città non c’è più un futuro.
Per me non c’è speranza .. cosa potrà fare un altro sindaco, anche se fosse di destra e populista? ..
Qualcuno una volta disse qualcosa del tipo “se vuoi intravedere il futuro basta che guardi il passato e il presente”.
belfagor, avresti dovuto scegliere un titolo diverso da “Palermo, una città senza futuro”, perchè in realtà un futuro Palermo ce l’avrà; solo che sarà molto simile a quello che è stato il suo passato e a quello che è il suo presente.
E poco importa se il prossimo Sindaco arriverà da destra o da sinistra oppure dal centro, dal d’avanti o da dietro. E sarà praticamente irrilevante se si mostrerà alla cittadinanza con un’immagine pubblica colorata di bianco o di nero, o rosso, o verde, o rosa o arcobaleno; e neanche significativo sarà il fatto se avrà un pene e due testicoli oppure una vagina e due minne.
Palermo ha la sua natura, il suo andamento ed i suoi comportamenti intrinseci. Le città sono come le persone; ti risulta che sia facile per una persona poter cambiare le sue fondamenta mentali ed i suoi meccanismi comportamentali? E la sua routine quotidiana? E le sue abitudini? Puoi cambiare il taglio di capelli sì, puoi andare in palestra e far emergere quei muscoli che non avevi mai visto prima davanti allo specchio, ti puoi far iniettare del silicone per avere le minne più grosse, o puoi imparare a suonare uno strumento musicale ma è praticamente impossibilissimo poter cambiare la tua personalità e il modo in cui interagisci con le persone.
Credere che la natura delle nazioni, dei popoli e delle città sia il risultato esclusivo delle scelte politiche ed ideologiche dei suoi governanti è una convinzione molto, molto, molto diffusa, assai popolare e che viene adottata dalle persone in maniera quasi automatica e cieca; ma questa convinzione non è altro che un’illusione, un prodotto pre-assemblato e pronto da usare che si adatta benissimo a coprire il complesso e misterioso macchinario del comportamento collettivo la cui natura è prevalentemente incomprensibile ed invisibile.
E se non mi credi adesso se ti dico che nessun Sindaco futuro potrà mai modificare l’andazzo generale di Palermo, né quello dei Palermitani, dovrai credermi alla fine del primo mandato del prossimo sindaco. E anche alla fine del primo mandato del prossimo secondo sindaco. E pure alla fine del primo mandato del prossimo terzo sindaco. E così via.
Quando arriverai al tuo ultimo giorno di vita belfagor, realizzerai appieno che da quando eri nato a quando sei morto, Palermo è sempre stata la stessa città di sempre che non è mai riuscita ad essere quello che avrebbe voluto diventare.
Naturalmente spero che questa mia previsione sia completamente sbagliata, ma…
Detto questo, non vedo l’ora che Leoluca Orlando si tolga davanti ai nostri occhi; almeno per cambiare un tantino l’aria che siamo costretti a respirare.