LA SANITA’ SICILIANA AL TEMPO DEL “CONONAVIRUS”
La signora Graziella Accetta, madre del piccolo Claudio Domino , il bambino di 11 anni ucciso dalla mafia il 7 ottobre 1986, è stata ricoverata per 13 giorni , in terapia intensiva presso la Cardiologia dell’ospedale “Cervello”, per una grave polmonite (non legata al Coronavirus) proprio nei giorni in cui vi si trovavano ricoverati anche i due turisti bergamaschi , i primi contagiati individuati a Palermo
Ora è a casa guarita ma la sua esperienza non l’ha certo dimenticata .
Dal suo profilo Facebook: la signora scrive;
“ Voglio ringraziare i nostri eccellenti medici e i nostri professionali infermieri del reparto di terapia intensiva della Cardiologia del Cervello e del pronto soccorso che lavorano instancabili in condizioni drammatiche. NON MERITANO TUTTO CIO’ ”
E qui la signora Domino fa un analisi e impietosa della sanità pubblica siciliana :
“Mancanza di medicine, mancanza di mascherine in reparti pieni di ammalati anche nei corridoi, il vecchio reparto di terapia intensiva che non viene ristrutturato da almeno 50 anni e che ha un solo bagno dove vanno tutti gli ammalati del reparto e anche i familiari che li vengono a trovare, oltre che essere schifoso .
Trovo vergognoso che in un Paese civile, nella “Palermo città di cultura e di bellezza”, possa ancora esserci un ospedale in queste condizioni, dove è facile prendere qualsiasi malattia infettiva, figuriamoci il Coronavirus”
Poi la signora invita :
” il presidente della Regione Nello Musumeci e il sindaco Leoluca Orlando di farsi una bella passeggiatina nei nostri ospedali: “.
P.S, Ciò che ha raccontato la signora Accetta è la fotografia spietata della sanità pubblica siciliana, spesso guidata da assessori e manager incompetenti e per anni vittima di ruberie e tagli indiscriminati da parte di quella stessa classe politica che oggi fa “ annunci” e chiede maggiore responsabilità ai cittadini e più fondi dallo Stato.
Sapete da quanto tempo non si fanno più concorsi pubblici e che l’età media del personale medico e paramedico supera i 55 anni?
Quando vediamo dei “ geni” che guidano l’automobile con la mascherina e i medici e gli infermieri costretti a lavorare senza ( perché mancano) anche noi proviamo rabbia e disprezzo per questa gente che ha ridotto la sanità pubblica siciliana.”da terzo mondo”-
COMPLIMENTI !!!!!!
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