I CONTI IN ROSSO DELL’ ISTITUTO CASE POPOLARI
IACP di Palermo pur vantando crediti per oltre 80 milioni rischia il fallimento .
L’incredibile situazione è emersa dalla relazione che nel mese di giugno il direttore generale Vincenzo Pupillo e il commissario straordinario Ferruccio Ferruggia hanno inviato al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, al presidente della Regione Nello Musumeci, ai magistrati del Tar e della Corte dei conti.
Infatti tali crediti non possono essere riscossi.
Il motivo è molto semplice : dagli anni sessanta ad oggi migliaia di famiglie non hanno mai pagato i consumi di acqua e gli affitti.
Il solo debito nei confronti dell‘AMAP, è di dieci milioni a cui ne vanno aggiunti sette per gli interessi.
Per esempio ,fino al 2014 era lo IACP a pagare le bollette a chi occupava le case all’interno delle quali non c’era neppure il contatore. Nessuno ha pagato: in un lotto di 320 case, di proprietà della Regione, nel rione Zen da decenni nessuno paga la bolletta.
Ora si rischia il fallimento . Infatti attualmente l’istituto ha un debito di oltre 60 milioni e uno dei creditori ,cioè l’AMAP ha chiesto la restituzione dei soldi sulla base di una condanna in un procedimento in cui l’Istituto non ha impugnato il decreto ingiuntivo.
E poi c’è il capitolo del mancato pagamento degli affitti.
Milioni e milioni di euro che nessuno in questi anni ha cercato di incassare. Infatti , oltre agli occupanti abusivi anche quelli regolari non pagano l’affitto perché nessuno in questi anni ha cercato di incassarlo.
La situazione è resa ancora più complicata dal fatto che non c’è solo la Regione fra i proprietari, ma una galassia di Enti, molti dei quali disciolti (Ina Casa, Icogap, Gescal, Incis), oltre al Demanio dello Stato.
Di chi è la colpa ?
Nella relazione la responsabilità sarebbe da imputare alla “maldestra gestione” dei precedenti vertici dell’istituto.
Cosa fare?
I nuovi vertici dello Iacp hanno stilato un piano di risanamento dell’Istituto che passa da una transazione con l’Amap e le banche, dalla definizione agevolata dei carichi tributari di Imu-Ici e dal pagamento dei 4,5 milioni che il Comune di Palermo deve all’Istituto.
La logica vorrebbe che ha pagare fossero i vari dirigenti responsabili di tale “ maldestra gestione” di questi anni. Cioè coloro che a causa della loro negligenza non hanno richiesto e incassato il dovuto. ( affitto, acqua, luce ecc.ecc).
Purtroppo siamo sicuri che alla fine saranno i “ soliti fessi” a pagare . Si spalmerà il debito su tutti i cittadini aumentando le varie tasse e addizionali comunali e regionali o scaricandolo sulla bolletta dell’AMAP.
COMPLIMENTI !!!!!
P.S. Più di due anni fa , l’allora presidente dell’AMAP dichiarava che ben il 30 % della fornitura idrica si perdeva per “ allacci abusivi che persistono anche in piantagioni vicine alla città. Pesa inoltre fortemente la situazione delle case popolari dello Iacp, occupate abusivamente e che non possono per legge avere un regolare contratto con l’ Amap . Ho fatto fare degli studi per regolarizzare questa situazione.
Eroghiamo così acqua che non possiamo conteggiare . Non voglio aggiungere altro, ma so che in certi quartieri gli utenti l’acqua la pagano, ma…. non sappiamo a chi»