Il COMUNE DI PALERMO E’ ORMAI UFFICIALMENTE IN DEFICIT
Il comune di Palermo è ufficialmente in deficit strutturale. La notizia tanto temuta alla fine è arrivata, così come emerge chiaramente dal bilancio consuntivo 2018 .
Una manovra che certifica, in modo ufficiale, come il Comune di Palermo è in una situazione di deficit (cioè le spese sono più delle entrate) non occasionale, ma strutturale.
Nella realtà rispetto all’ anno scorso la situazione non è cambiata, semmai a mutare sono state le nuove norme nazionali, molto più rigide, che stabiliscono quando un Comune è in deficit e quando no.
La nuove norme stabiliscono infatti alcuni parametri che gli enti locali non dovevano sforare alla fine del 2018. Il governo nazionale ha imposto otto nuovi parametri per i consuntivi proprio alla fine del 2018, cioè quando ormai l’anno era praticamente terminato , procedimento quanto meno discutibile.
Infatti tali nuove norma pongono Palermo in una condizione di deficit strutturale.
In base alle vecchie norme il Comune era in regola, anche se per un soffio, mentre i nuovi criteri hanno fatto scattare la condizione di deficit.
C’è anche da dire che Palermo è in “buona” compagnia: sono infatti moltissimi i comuni che si sono ritrovati nella stessa situazione.
Tale situazione come peserà sui cittadini ?
Purtroppo pesantemente : i cittadini vedranno aumentare al massimo le tariffe dei servizi a domanda individuale Si va dagli asili nido, alla Città dei Ragazzi, dagli impianti sportivi alle mense scolastiche, passando per musei, mercati generali e perfino i cimiteri: servizi che ad oggi sono coperti per appena il 19% dalle tariffe pagate dagli utenti (il resto lo mette il Comune), mentre dall’anno prossimo si dovrà arrivare al 36%.
Un aumento di quasi il doppio. C’è da dire che molti di tali servizi spesso sono scarsi , perciò pagheremo il doppio per avere un servizio ancora più scarso.
Ma non è l’unico problema, infatti tale situazione porterà anche al blocco dei concorsi e delle stabilizzazioni. Infatti adesso il governo centrale entrerà in azione per chiedere una riduzione generalizzata delle spese per il personale delle società partecipate e poi terrà sotto controllo le assunzioni sia del Comune sia delle ex municipalizzate.
Ciò significa che fino a quando permane questa situazione non si potrà far nulla senza il via libera da Roma. Una sorta di “commissariamento”.
il sindaco Leoluca Orlando sarebbe pronto rivolgersi al TAR.
“Non è pensabile che con un decreto del 28 dicembre, la cui pubblicazione è comunicata ai diretti interessati solo il 12 gennaio, il Governo nazionale modifichi in modo radicale dei parametri di funzionamento e di regolarità finanziaria per gli enti locali relativi all’anno precedente”
Effettivamente , in questo caso, il sindaco ha ragione.
Purtroppo , anche con le vecchie norma, il Comune sarebbe comunque in Deficit.
Infatti nel bilancio 2018 erano stati inseriti 4,7 milioni che la “Panormus 2000”, che gestisce il parcheggio del tribunale, avrebbe dovuto pagare per “occupazione del suolo pubblico” . Nella realtà la “Panormus 2000” non dovrà sborsare nemmeno un euro perché, come ha deciso la Commissione tributaria regionale, tale richiesta era “illegittima”perché la società “ha gestito il parcheggio nell’interesse del Comune. “
Tra l’altro la situazione quest’anno si è aggravata ulteriormente a causa del blocco della sesta vasca di Bellolampo che costringerà il Comune a trasportare i rifiuti , almeno fino al maggio 2020, fuori provincia., con un pesante costo aggiuntivo.
Teoricamente tale costo dovrebbe pesare sulle disastrate casse della RAP ma considerando la drammatica situazione della partecipata sarà il Comune che sarà costretta a“ accollarsi “ la spesa per poi scaricarla sui cittadini.
Salvo che la Regione non voglia accollarsi tale cifra…. ma qui siamo nel campo della….fantascienza.
….ma può essere mai che Orlando, che è sindaco da più di 7 anni continuativi, non si sia reso conto che la sesta vasca di Bellolampo si stava riempiendo? Perché ora ci troviamo nella condizione di dover pagare di più per trasportare
I rifiuti altrove? Come mai Orlando non ha programmato la costruzione di un’altra vasca in tempo? Perché ne deve pagare le conseguenze economiche l’intera città? Non sarebbe più giusto che le conseguenze economiche le paghi lui?
….considerando il punto al quale ci ha portati…. e considerando che ormai è palese che non manterrà neanche un decimo delle promesse elettorali da lui fatte 7 anni fa e 2 anni fa nelle campagne elettorali, non sarebbe doveroso da parte sua, per il Bene di Palermo, dimettersi?
Qua ci vorrebbe scendere in piazza e manifestare, protestare … ma seriamente! Ma i palermitani, si sa, sono dei poveri fessi, dei beoti .. che si “assuppano” qualsiasi cosa … “In alto” lo sanno bene e quindi .. agiscono di conseguenza!