LA STORIA DELL’ ECOMOSTRO DI ASPRA
La vicenda dell’” ecomostro” di Aspra è sotto molti aspetti un classico esempio in cui legalità e scempio paesaggistico si fondono .
Tutto inizia negli anni 60 quando la speculazione edilizia deturpò le coste siciliane con l’abusivismo sfrenato e con la distruzione delle coste trasformate in discariche . Il caso della Costa sud di Palermo è un esempio vergognoso.
Anche la costa di Bagheria non venne risparmiata da tale scempio. Anche se non avevano un assessore “illuminato” come Vito Ciancimino , il suo “esempio” ispirò i politici bagheresi Il mare fu “nascosto” alla vista dei cittadini dalla costruzione di ville e villini .
In alcuni casi si costruì a meno di 150 metri dalla battigia e parti delle spiagge furono “privatizzate”.
Ma sbaglia chi pensa che tali costruzioni e tali “espropri” erano abusivi. Infatti tutto avvenne nel “rispetto delle leggi”, come a Palermo. Il cosi detto “ecomostro dell’Aspra” ne è un esempio.
La struttura, dai documenti, risulta essere stata realizzata nel 1965, cioè prima del 1976 anno in cui entrò in vigore il vincolo paesaggistico. Quindi per la legge non è una costruzione abusiva.
La struttura fino agli anni 70 era un ristorante molto rinomato , il “New Orleans”. Poi iniziò il declino e la costruzione fu abbandonata al degrado. Attualmente è un rudere che deturpa la spiaggetta dell’Aspra. Sarebbe stato una buona occasione per acquisire tale rudere da parte del Comune di Bagheria e abbatterlo. Invece nel maggio del 2017 è stato acquistato, all’asta, per circa 220 mila euro, da una società denominata “Nuova Poseidonia”. Fanno parte di tale società , per Il 13 % il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque, con un altro 13% l’architetto Liborio Toia, il 7% all’on. Caterina Licatini (eletta parlamentare nazionale nel movimento 5 stelle e ….. componente della commissione ambiente alla Camera ), il 33% appartiene a Angela Coffaro e il rimanente 33% a Federica Salerno.
“Non si tratta d un ecomostro. -dice l’architetto Liborio Toia– L’idea è quella di riqualificare la costa. La struttura che non è abusiva, potrebbe diventare una casa vacanza e non certamente un albergo. Ci sono piccole porzioni abusive che saranno abbattute.
Quello che lascia perplessi e che alcuni esponenti del M5S , che quando era all’opposizione combattevano l’abusivismo ed erano per la difesa e la salvaguardia della natura e del paesaggio, quando sono saliti al potere hanno cambiato idea.
Il M5S quando era all’opposizione nel consiglio comunale di Bagheria sosteneva che quell’immobile andava abbattuto, e che bisognava ridare la spiaggia dell’ Aspra alla fruizione dei cittadini, adesso lo comprano per trasformarlo in una casa-vacanza
Il sindaco Cinque respinge tali accuse: “Anche io in passato ero convinto che sarebbe stato giusto abbatterlo, ma invece con un investimento privato si può attrarre anche turismo, diventando un’occasione di sviluppo”.
Chiariamo, tutto regolare, ciò che lascia perplessi è la scarsa coerenza.
P.S il 5/01/2019 si è svolto un sit-in, organizzato davanti al presunto ecomostro, per chiede l’accesso agli atti per fare luce “sulle strane e anomale procedure seguite dopo l’acquisto del fabbricato da parte della ‘Nuova Poseidonia srl’.
Spiega Il presidente di Lega ambiente Sicilia , Gianfranco Zanna :” Finora ci è stato impedito l’accesso agli atti e ci siamo rivolti al Tar…… Finora tutti avevano manifestato la volontà di abbatterlo, ma, evidentemente, una cosa sono i proclami fatti in campagna elettorale, altra storia è l’innata voglia di alcuni amministratori di abusivismo e di bruttezza. A Bagheria un sindaco pentastellato ha cercato in ogni modo di sanare l’insanabile e, addirittura, adesso, è proprietario dell’ecomostro, in società con altri pentastellati”.