LA STATALE PALERMO-AGRIGENTO RIMARRA’ UN INCOMPIUTA
La “ SCORRIMENTO VELOCE “ Palermo Agrigento costituisce la principale asse di collegamento della Sicilia nord occidentale: la strada infatti unisce il nord con il sud dell’isola. e collega i due capoluoghi di provincia .
Voluta fortemente dalla Regione Sicilia alla fine degli anni ’50, era stata pensata come un’autostrada a due corsie, ma, come capita spesso in Sicilia, le ambizioni iniziali furono notevolmente ridimensionate .
Ci si dovette accontentare di un normale S.S. chiamata pomposamente, “ a scorrimento veloce”.
Fin dalla sua inaugurazione era evidente che la strada era stata mal progettata e perciò pericolosa tanto che l’ANAS ,negli anni ’80, decise che era necessario “ ammodernarla “per garantire un maggiore flusso veicolare ma soprattutto una maggiore sicurezza.
Nel 2011, il Consiglio di amministrazione dell’Anas, approvò finalmente un progetto per i lavori di ammodernamento del tratto Palermo-Lercara Friddi, il più pericoloso e il più trafficato, che dalla rotatoria di Bolognetta si snoda ,tra valli e pianure, fino allo svincolo Manganaro.
L’intervento, su un tratto di appena 37 chilometri, che prevedeva 5 nuovi viadotti e l’adeguamento di altri 16 viadotti e ponti esistenti.
I lavori iniziarono nel 2013 e dovevano concludersi entro il 2016.
Oggi , dopo ben 2 anni di ritardi l’opera è completata al 60% . La ditta che sta eseguendo i lavori , la Cmc, colosso delle cooperative edilizie ravennate , ha buttato la spugna. Ha messo in ferie gli operai che lavorano per la “Bolognetta scpa”, la controllata che cura l’appalto, e si avvia alla recessione del contratto.
Che la situazione sia seria lo dimostra il comunicato dell’ ASAEL, l’ associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani, che chiede a Regione e all’Anas rassicurazioni in merito al prosieguo dei cantieri per l’ammodernamento della strada statale Palermo-Agrigento.
La richiesta è contenuta in una lettera inviata dal presidente dell’Asael, Matteo Cocchiara, al governatore Nello Musumeci, agli assessori alle Infrastrutture e alle Autonomie locali, Marco Falcone e Bernadette Grasso, oltre che alla direzione regionale Anas e, per conoscenza, al ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli. “Nel tratto compreso tra il bivio Bolognetta e il bivio Manganaro la strada è carente e toruosa a causa dei lavori di ammodernamento e messa in sicurezza . A questi disagi per i numerosi pendolari ora si aggiungono le notizie di stampa che evidenzierebbero lo stato di crisi della Cmc, intestataria delle commese, che potrebbe compromettere la ripresa degli interventi e il completamento dei lavori”.
Anche Il Movimento 5 Stelle chiede aiuto al ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, per scongiurare il rischio incompiuta della Palermo-Agrigento.:”Questa mattina – spiega il deputato Adriano Varrica, componente della commissione Infrastrutture della Camera – ho informato il ministro Toninelli sugli ultimi sviluppi della vicenda relativa alla società Cmc e ai cantieri sulla Palermo-Agrigento e sulla Caltanissetta-Agrigento. Mi ha garantito un intervento deciso nei prossimi giorni.”
Sono passati diversi giorni da allora ma la situazione rimane immutata, anzi è peggiorata. I lavori sono stati bloccati e non si sa se e quando riprenderanno.
Purtroppo non siamo ottimisti.
Pochi giorni fa la visita del ministro Toninelli in Sicilia si è conclusa con le solite promesse generiche e con il solito “gioco allo scarica barile” tra il ministro e il presidente Musumeci. Proprio il presidente della Regione ,a proposito della disastrosa situazione viaria della Sicilia, ha dichiarato che la responsabilità è dell’ ANAS , che insieme alle Ferrovie italiane , “ sono un cancro per la Regione Siciliana”
E così mentre i “medici” litigano il malato muore
COMPLIMENTI !!!!
Siciliani facciamoci sentire, scendiamo in piazza … manifestiamo!