Per il Presidente Musumeci l’ANAS e le Ferrovie italiane “ sono un cancro per la Regione Siciliana”
Il Governo regionale di Musumeci compie un anno e il presidente Nello Musumeci ha fatto un bilancio.
Naturalmente si è “auto assolto”. Se le cose continuano ad andare male , anzi peggio ,la colpa e del precedente governo regionale, delle partecipate o di qualche altro..
Per quanto riguarda la disastrosa situazione viaria Il Presidente Musumeci non ha dubbi , la responsabilità e dell’ANAS e delle Ferrovie italiane che“ sono un cancro per la Regione Siciliana”
Al di là dell’affermazione e del linguaggio “discutibile”, soprattutto per la massima carica regionale, che l’ANAS e FS hanno delle gravi responsabilità non c’è dubbio.
Però il Presidente Musumeci ci deve spiegare perché mesi fa ha stipulare una convenzioni con ANAS per monitorare i ponti , i viadotti e per occuparsi della manutenzione, ordinaria e straordinaria, delle strade provinciali se “ non ci piace come lavorano e sono un….. cancro”.
Il presidente Musumeci dovrebbe spiegarci inoltre perchè tali strade provinciali sono ridotte a trazzere, quando ancora non sono franate. Chi si doveva occupare di tali strade?
Eppure il presidente Musumeci rimpiange le Province, tanto che vorrebbe farle “rinascerle” e “restituire loro l’identità di cui hanno disposto per oltre 160 anni”
Comprendiamo che il Presidente Musumeci, che è stato nel passato anche presidente della Provincia di Catania, le rimpianga ma non può scaricare solo sull’ ANAS e sulle Partecipate regionali la responsabilità della disastrosa situazione delle strade provinciali.
Possiamo anche concordare che tali Partecipate regionali sono “la spina nel fianco di questo Governo” e sono “il risultato di anni e anni di criminale politica clientelare perché non servivano a fornire servizi alle Province, ma ad assumere ‘galoppini’ e amici del giaguaro con procedure senza evidenza pubblica”. Inoltre non possiamo che concordare che “le partecipate sono quasi tutte in passivo con migliaia di unità assunte senza concorso” , però il Presidente non può negare che anche le province erano in passivo o con migliaia di dipendenti assunti senza concorso.
L’associazione è troppo forte e forse inopportuna,ma che le ferrovie e le strade siciliane siano da quarto mondo e rimaste ferme ai tempi dei borboni è una dato di fatto,che ci siano voluti 15 anni per passante e anelletto e ancora non si sa quando finiranno questi sono dati oggettivi.Incominciamo a dare le giuste responsabilità a tutti e non solo alla mafia per ricominciare ad avere una sicilia europea (chissà in quale millennio)?
La domanda che farei al presidente, se ne avessi l’occasione (dubito che avverrà) è questa:Va bene che le FS e l’anas siano corresponsabili del disastro,ma la regione sicilia con tutto l’esercito di direttori in dotazione che possiede e che prendono sempre il massimo perchè sono bravissimi e sono grandi manager, ma uno straccio di piano delle infrastrutture regionale è stato capace di partorirlo?Lei lo ha commissionato a qualcuno? Quella cosa aliena per i politici siciliani in cui si fa una programmazione e si considera l’hub di augusta gli interporti di catania bicocca e palermo (termini imerese) una linea ad alta velocità palermo catania almeno per le merci,il ponte sullo stretto eccetera?Insomma tutto quello che volevano fare i cinesi per far passare la via della seta in sicilia e loro (non noi) naturalmente erano troppo impegnati a mangiarci inutilmente i fondi europei e gli abbiano detto no?E adesso l’italia propone i porti di trieste e genova bypassando la sicilia?Quindi ha ragione sui maledetti ferrovieri ma estenda anche in casa sua le cause del male che per la sicilia è incurabile perchè stiamo sempre appresso a rivoluzionari che poi, quando sono eletti, non cambiano assolutamente niente e gli anni anzi i secoli passano inutilmente e in sicilia si discute,si discute,si discute.