CARRAMBA CHE SORPRESA: PALERMO HA GIA’ IL COLLETTORE NORD OCCIDENTALE E’ NON LO SA’
Le immagini di Partanna e di Mondello sott’acqua dopo ogni pioggia sono ormai una costante e a nulla sono valse, negli anni, le proteste dei residenti.
La responsabilità è della Regione Sicilia che dal 2005 non riesce a sbloccare l’appalto del cosiddetto “ Ferro di Cavallo”, ovvero la bonifica del collettore creato in epoca borbonica per gestire il naturale deflusso a mare delle acque piovane, che negli anni si era trasformata in una …..fogna.
Finalmente nell’ aprile del 2017 l’ Assessorato all’Energia della Regione, comunicò che il progetto relativo alla messa in sicurezza e bonifica del ferro di cavallo era stato inserito nell’elenco dei progetti finanziabili dal Patto per il Sud. Ma da oltre un anno i soldi ci sono ma non sono stati ancora utilizzati.
Recentemente sembra che la Giunta regionale, è riuscita a “ sbloccare” tale appalto, “rimodulando ” l’intervento – per circa 5,5 milioni di euro e assegnando la competenza alla struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico.
Se tutto va bene da qui a sei mesi si potrebbe assistere alla ripresa dei lavori, lavori sospesi dieci anni fà a causa dell’individuazione, sembra, di una forte presenza di ……. idrocarburi.
Francamente, considerando “ l’efficienza” della macchina burocratica regionale non ci facciamo molte illusioni. Inoltre il “ ferro di cavallo” non è certo la soluzione a tutti i problemi . Infatti, tra le cause principali degli allagamenti c’è l’abusivismo edilizio, che in oltre 40 anni ha stravolto il territorio.
Ma a “ sorpresa” è arrivata una notizia “ sconvolgente”:
Il Collettore nord occidentale, che risolverebbe il problema dei frequenti allagamenti di Partanna e Mondello, già esiste.
Si tratta di una delle tante opere incompiute di cui …… si erano perse le tracce ( sob!!!!).
Tale collettore, la cui costruzione fu iniziato circa 30 anni addietro, si sviluppa al di sotto del viale Venere, via dell’Olimpo, via Rosario Nicoletti e via Sferracavallo.
Il manufatto sotterraneo, avrebbe dovuto raccogliete le acque piovane dell’area nord occidentale di Palermo per condurle nel tratto di mare tra Sferracavallo ed Isola delle Femmine. Ma tale opera non fu completata perché lo scarico di tali acque piovane sarebbe avvenuto nell’area marina protetta di Capo Gallo.
Secondo i tecnici dell’AMAP, che lo hanno ispezionato, per metterlo in funzione non ci vogliono grandi lavori e in poco tempo potrebbe essere attivato.
Tutto bene: non proprio.
Il grosso problema è autorizzare, almeno in deroga, lo scarico di tali acque piovane nella riserva marina di capo Gallo e isola delle femmine. Cosa non facile perché, al di là della difficoltà burocratiche ………..chi lo spiega agli ambientalisti?
P.S Al di là della battuta, il problema esiste. Effettivamente autorizzare lo scarico di tali acque piovane in una riserva marina non è semplice. Inoltre chi ci dice che tali acque piovane col tempo non si trasformano in….. acque fognarie ?
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bottarisali, il collettore nord-occidentale è stato bloccato a seguito delle protestedei cittadini di sferracavallo e isola delle femmine. questo collettore avrebbe pompato in riserva le acque bianche e nere non depurate di circa 200.000 abitanti.
già la situazione attuale del pennello a mare è pessima. il nuovo collettore, per fortuna scongiurato, avrebbe reso non balneabile tutta la fascia costiera da sferracavallo a isola.
quindi lascia stare gli ambientalisti.
semmai è prevista una nuova vasca di raccolta a fondo verde (zona marinella-zen), da cui dovrebbe partire una condotta diretta al depuratore di acua dei corsari. quindi niente più scarichi e pennello a mare.
Dire “ambientalisti” è una di quelle tante pericolose scorciatoie verbali da tempo di moda e che, come tante altre (comunisti, radical-chic, catto-comunisti, no-global etc etc), serve solo a sterilizzare il dibattito pubblico “etichettando” e quindi ingabbiando chiunque esprima qualche pensiero critico.
Che poi in sè l’ambientalismo è un valore positivo, sfido chiunque ad ammettere il contrario.
Gli effetti perversi di questo “etichettare” chi discute, da decenni, si vedono.
Punteruolorosso ha ben evidenziato che non è un problema astratto, né che può risolversi ribaltandolo su altri e che non serve “etichettare” la gente. Altro che “ambientalisti”.
giusto rimarcare che l’ambientalismo è un valore. se non sbaglio, era una delle cinque stelle. ora chissà che fine ha fatto. fra condono e autorizzazione allo sversamento di fanghi industriali nelle campagne, l’albergo è diventato uno scopatoio di quinta categoria.