Ogni giorno ci lamentiamo che i mezzi pubblici non funzionano per vari motivi, non si oblitera il biglietto giustificando l’azione dicendo che gli autobus sono in ritardo o guasti. Qui si entra nell’ottica del cane che vuole mordersi la coda, io non pago il biglietto perché il bus è in ritardo, lo pagherei solo se è puntuale, non capendo che il bus si finanzia dai biglietti (anche se è una piccola parte) e che quindi non si arriva ad avere bus guasti o altri problemi. Andiamo al dunque.
Io sono abbonato Amat, pago 15€ al mese perché sono studente, ogni volta che entro sul tram o bus mi rode vedere persone che non obliterano il biglietto, come me ne accorgo? Lo noto perché le persone si mettono davanti la macchinetta per vidimare il biglietto e attendono che passi il controllore, a me sta cosa mi rode tanto. Penso: “perché io devo pagare (cosa giustissima!) e gli altri aspettano che salga il controllore? Il servizio pubblico o privato che sia, bisogna pagarlo! E’ in ritardo? Pazienza paga! I miglioramenti non si notano con lo schioccare le dita, ma tempo al tempo. Chi usa la macchina, mica non paga la benzina! Chi ha un abbonamento mensile dei minuti illimitati verso tutti e 20 gb , che fa non fate la ricarica nella vostra scheda telefonica? E’ sempre un servizio che voi usufruite e bisogna pagare come si deve pagare Amat!
Poi ci sono certe cose che vedo e mi fanno innervosire ancora di più. Alcuni controllori al capolinea del tram linea 1, che fanno finta di nulla oppure basta che “ti riconoscono” e ti dicono “va bene apposto”… ma pure i controllori ci si mettono a fare certe cose? L’obiettivo è far abituare le persone a pagare il servizio pubblico e i controllori chiudono un’occhio? Tutto ciò è ingiustificabile .
Tutto questo discorso perché, perché abbiamo delle linee tranviarie che hanno una puntualità impeccabile, prima ci si lamentava che ad esempio il n250 non passava mai? Adesso vi è un tram, la linea 1, che passa ogni 8 minuti e la gente non fa il biglietto, avete un servizio che vi ha migliorato il modo di spostarvi in città? Adesso PAGATE!
dovrebbero migliorare alcune cose, però… dovrebbero permettere all’utente di poter comprare il biglietto anche sul mezzo, magari con una maggiorazione come fanno altre aziende… mi è capitato spesso di dover decidere all’ultimo momento di lasciare a causa l’auto, ma alle 06:00 non è possibile trovare trovare una rivendita… munirsi del titolo di viaggio, prima di salire sul mezzo è una strada percorribile soltanto se si realizza una rete di rivenditori capillare… i distributori automatici son presi sistematicamente di mira, e sarebbe, quindi auspicabile un ritorno delle gettoniere a bordo dei mezzi…
Dai, questa è una bella scusa.
A parte che i conducenti hanno i biglietti maggiorati di € 0,40 (ma per questioni di sicurezza spesso non possono venderli durante la guida) basterebbe tenerne qualcuno sempre dietro. Non scadono.
… nessuna scusa… monete alla mano, se chiedi al conducente, lui ti fa scendere e prendere il ticket… ti aspetta, sempre che le emettitrici funzionano
Il nuovo biglietto a banda magnetica che hanno fatto (dopo anni di attesa…..) NON FUNZIONA !!!!!
Prima di vendere questo tipo di biglietto avrebbero dovuto attrezzare TUTTI gli autobus e tutti i tram con le NUOVE VALIDATRICI! Invece l’AMAT che fa ? ti dice lo pieghi e lo timbri.In tal modo l’ORARIO della corsa e’ ILLEGGIBILE perche viene sulla banda nera !! dicono allora si timbra dall’altro lato…
SI RISCHIA COSI LA CONTESTAZIONE ! perche ‘ questo biglietto NON VA USATO COSI’ !
Al solito l’AMAT vuol fare le cose senza capire un cazzo !
In molte città europee si ha l’abitudine di far salire i passeggeri dalla porta anteriore con la macchina obliteratrice vicina alla porta anteriore visibile all’autista (e non come a Palermo alle sue spalle) basterebbe questa e la buona volontà dell’autista per far obliterare ai viaggiatori i biglietti o controllare gli abbonamenti chi è sprovvisto non sale.
Discorso diverso per i tram li sia per la lunghezza del tram che per la postazione del tramviere il controllo è impossibile.
@marimalt
Io pur non essendo un frequentatore abitudinario dei servizi Amat (ma lo sono di Trenitalia) ho l’abitudine di tenere sempre in borsa 2/3 biglietti Amat in caso necessiti l’utilizzo.
… anchio… ma non puoi imporre al passeggero di munirsi prima di fruire del servizio… ripeto… potrebbe capitare di non riuscirselo a procurare… altra storia è per l’anello ferroviario… con l’app, puoi acquistare online ed è una cosa che faccio sistematicamente… il senso è proprio questo… dare sempre diverse opportunità… purtroppo l’app di MOOVIT, che prevede l’eventuale acquisto online qui da noi non funziona, forse perché le obliteratrici, oramai obsolete… sul treno devi soltanto esporre il QR Code che genera l’app… pensa alla comodità di fare il biglietto mentre sei sul tram (magari sei in ritardo…)…
Non concordo su molte cose di questo articolo. Qui si parla di persone delle zone Sperone -Brancaccio ,Settecannoli, Cialulli Croce verde ecc ecc che non fanno quasi mai il biglietto, (cito queste zone perché palese che si parli della linea 1). Se per questo anche in moltissime altre zone della città anche quelle cosiddette “Nobili” non fanno spesso o quasi mai il biglietto, è di mentalità sbagliata dare la colpa solo a chi prenda la linea 1. LA EX 250 prima dell’entrata in funzione del tram era ridotta all’osso e si diceva perché nessuno faceva il biglietto, beh anche in altre zone la situazione e sempre stata cosi ma le linee erano frequenti lo stesso. L”autore di questo articolo,parla che gli rode che lui fa il biglietto e gli altri no(giusto) ma a me rode farlo nelle line principali o tram per poi vedere che scade perché in alcune zone si aspetta più di un’ora il bus Basti pensare le lunghe attese di un’ora /un’ora e mezza per la 100, ed è uno dei tanti esempi. Ma poi è facile dare la colpa al biglietto che non si fa (cosa sbagliata) ma perché in questo articolo non si parla del fatto che L’AMAT VANTA DEBITI DA PARTE DI COMUNE E REGIONE? COME MAI NON SI PARLA DEL FATTO CHE IL COMUNE HA TAGLIATO FONDI AD AMAT? TROPPO FACILE RIDURRE AL PROBLEMA DEL BIGLIETTO. FARE IL BIGLIETTO E’ GIUSTO MA NON RISOLVEREBBE I PROBLEMI DELL’AMAT, DAREBBE SOLO UN ‘ATTIMO DI RESPIRO MOMENTANEO. SOLO SE LA REGIONE O CHI PER COMINCIASSE AD EROGARE SOLDONI ALLE CASSE DELL’AZIENDA O SE DIVETTEREBBE PRIVATA LE COSE POSSONO CAMBIARE E NON SOLO IL FATTORE BIGLIETTO (GIUSTO MA NON RISOLUTIVO PER TUTTO).
Privata non può esistere, significherebbe il fallimento, perché privata va bene quanto si conta su un finanziamento stabile, che cresce negli anni, ed erogato sempre.
Se l’AMAT esiste ancora è proprio perché è pubblico, ovvero anche senza un euro in cassa può tranquillamente continuare ad operare e risolvere tutto dopo con i giochi di prestigio della finanza pubblica.
… guarda si generalizzava… a Borgonuovo hanno sdradicato l’emettitrice automatica, mai ripristinata… eppure ci sono parecchi lavoratori, abbonati e non (che la mattina vedo obliterare…). Non generalizziamo, altrimenti torniamo su certe argomentazioni, del tipo “… potevano metterlo al posto del 101…”
Crediti, L’AMAT vanta dei crediti, non dei debiti, da Comune e Regione (credo siano mancanze a cascata: l’ente territoriale più grande non sostenta quello più piccolo il quale non può elargire le somme che deve all’azienda). Se ben ricordo le rimesse pubbliche costituiscono il 50% degli introiti di un’azienda di trasporti, l’altra metà è data proprio dai biglietti…
Se il servizio di trasporto… pubblico…. fosse reso da un soggetto a capitale privato, il Comune ogni tot di tempo dovrebbe indire una gara di appalto per individuare il soggetto che dovesse garantire le migliori condizioni: ma siamo sicuri ci siano soggetti interessati a prestare il servizio su tutto il territorio comunale? Che abbia personale, mezzi e risorse in genere sufficienti (almeno sulla carta)? In più, un’azienda privata, che ha per oggetto generare profitti, dovrebbe inevitabilmente aumentare i prezzi, mentre un’azienda a gestione pubblica si accontenta della parità di bilancio (e l’articolo di oggi ha raccontato come ci si stia accontentando molto facilmente, dato che non mi sembra di vedere una vero interesse a conseguire l’obiettivo): sarebbe la fine della ragion stessa di esistere del trasporto pubblico, cioè garantire libertà di movimento a tutti a prezzi da tutti sostenibili.
Mi permetto di anticipare alcune obiezioni che furono già sollevate a suo tempo quando qualche anno fa si parlò in questo sito di privatizzare il servizio di trasporto urbano: il Comune non potrebbe affidare le diverse zone della città ognuna ad un appaltatore diverso, il servizio deve essere prestato con le stesse garanzie su tutto il territorio comunale e deve essere coordinato da Est ad Ovest; d’altronde i mezzi di trasporto sono fatti per collegare le diverse zone tra loro, non per circolare all’interno di ciascuna di esse!
L’unica soluzione che io vedo possibile è lasciare il controllore a bordo per l’intera durata della corsa. Come era in passato. Se c’è carenza di personale che assumi pure…
Uno solo non basta: i contollori, una bella squadra sui mezzi! 😀
Rafforzare il servizio di controllo, multe molto più pesanti, ma prevedere rimborsi se il servizio non va, con parametri obiettivi. Se io so che il tram passa ogni 20 minuti e ne aspetto 25 non è giusto pagare per intero un servizio che ha funzionato a metà.
Questo ovviamente non è possibile. I tram non ritardano, i bus rimangono bloccati nel traffico in determinate linee, e l’AMAT non può farci nulla. E’ un circolo vizioso.
Magari fosse come dici tu. Ho smesso di contare i ritardi e le corse interamente saltate dei tram.
Ovviamente senza avviso nonostante gli altoparlanti.
Ma davvero? A me non risulta, si vede che se proprio le vogliamo contare le contiamo, ma è proprio per fare un esercizio di matematica… 1, 2, 3, 4 forse… e stop.
Se hai tempo da perdere, linea 4.
Ti basta verificare da lunedì a venerdì, e dopo 3 giorni avrai bisogno della calcolatrice 🙂
Concordo con tryskeles per la linea 4.
Non sono un grande frequentatore ma una volta mi son visto saltare completamente un corsa (con annuncio) e gli altri che aspettavano mi hanno confermato che ogni tanto succede.
Dovrebbero semplicemente rimettere i bigliettai,io ricordo che quando c’erano le persone salivano soltanto da dietro e facevano il biglietto,altrimenti il bigliettaio li faceva scendere.
Volevo far notare la colossale fesseria (siamo su un sito, non è il caso di utilizzare parole più forti, traducete voi) del nuovo biglietto a banda magnetica. Va benissimo che che non si debba obliterare dall’alto, ma solo un genio poteva pensare una cosa oscena come quella che mi sono trovato oggi in mano.
La prima volta nella vita che mi capita, avendo girato numerosissime città, di dover piegare il biglietto per obliterarlo, il quanto la striscia rimovibile dal controllore è stata posta sul lato lungo invece che sul lato corto posteriore.
E non finisce qui. Hanno sbagliato il verso di convalida, che comporta una sovrapposizione dell’orario stampato con la banda magnetica. Il lato di obliterazione doveva essere quello opposto. Neanche i controllori sanno cosa dire o pensare davanti a questa scemenza di proporzioni colossali.
Davvero, no comment, e mi sorprendo, in realtà neanche più di tanto, come nessun giornalista, o persone in generale l’abbiano fatto notare. Un fatto così grave, e nessuno ne parla.
… sapevate che a breve i conducenti saranno dotati di blocchetto-multe?
Intendi multe alle automobili?
no… proprio ai passeggeri…
Guarda che i conducenti degli autobus non hanno voglia neppure di vendere i biglietti a bordo: SI RIFIUTANO SEMPRE ! figurati se gliene frega qualcosa di fare le multe ai passeggeri.Non aprono la porta anteriore perche’ gli da fastidio e aprono SOLTANTO quella centrale da dove si SALE e si SCENDE CONTEMPORANEAMENTE! Tanto vale comprare autobus con UNA SOLA PORTA CENTRALE.E il peggio e’ che non c’e’ verso di far cambiare quuesta odiosa abitudine.
…anche se il regolamento AMAT prevede che i conducenti possono vendere i biglietti a bordo.
Se solo gli autisti l’intelligenza e l’umanità di aiutare qualche disgraziato che è stato costretto a prendere il bus o il tram ma non ha trovato un punto vendita o una macchinetta funzionante:
“Acquistabile a bordo del bus, direttamente dall’autista, al prezzo maggiorato di €0,40 (più € 1,40 di biglietto ordinario) L’autista potrà procedere alla vendita del biglietto se riterrà rispettate le garanzie della assoluta sicurezza di marcia e…”
http://amat.pa.it/biglietti/
Idea impraticabile ed idiota
Tra litigata e identificazione del clandestino, redazione del verbale, fermata del mezzo e rimessa in movimento l’autista dovrebbe fermare la corsa per almeno un quarto d’ora . Gli altri passeggeri infuriati lo sbranerebbero.
La fonte è attendibile… chi me lo ha detto è un tranviere, il quale ha partecipato ad una riunione sindacale, fatta proprio per contrastare l’idea balzana… 🙁
Quindi le tasse che pago vanno a finire nello stipendio di uno che impiega le sue ore lavorative per produrre queste iniziative? E vanno a finire nello stipendio di quello sopra di lui che glielo richiede?
Ma come potrebbero fare? Il dovere di un autsita è guidare in sicurezza un mezzo di trasporto; come potrebbero contemporaneamente girare tra i passeggeri a verificare che ciascuno abbia il biglietto opportunamente obliterato?
Tra l’latro credo che gli autisti non siano affatto felici di avere biglietti con sè (per non dire dei soldi per l’eventuale resto): ricordamoci che spesso sono stati oggetto di pestaggi e violenze da parte di certa gentaglia…
Non so chi si sia inventato questa cosa dei conducenti che fanno le multe, è più falso degli autovelox sotto il ponte di via Giafar.
Ed a proposito di conducenti, la carenza di personale colpisce anche qui. Sono rimasti solo in 550, che non sono sufficienti, difatti il pomeriggio ci saranno disagi fin quando non assumeranno un centinaio di persone.